Passione Gourmet Bagno Bandito 211 - Passione Gourmet

Bagno Bandito 211

Ristorante
lungomare Gabriele D'Annunzio 211, 48015 Cervia (RA)
Chef Ivan Milani
Recensito da Alberto Cauzzi

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Cucina d'autore in un bagno sulla spiaggia.
  • Servizio giovane ma preciso e attento.

Difetti

  • La scarna carta dei vini, per ora non all'altezza della cucina.
  • La struttura per ora non prevede l'apertura invernale.
Visitato il 08-2021

Un progetto “bandito”, a Cervia, di cui sentiremo ancora parlare

Questa terribile pandemia ha creato anche i presupposti per storie casualmente interessanti. Ivan Milani, cuoco di talento conosciuto prima al Piano 35 a Torino e in seguito al Pont de Ferr a Milano, durante il lockdown si è trasferito con la moglie in Romagna.

Prima a San Marco di Ravenna e poi a Cervia, con un progetto importante pronto a decollare. Ma il periodo è quello che conosciamo, il progetto abortisce prima di nascere e Ivan, grazie all’aiuto di Omar Casali del Marè di Cesenatico conosce Alessandro Fanelli, noto imprenditore della ristorazione della zona. Imprenditore illuminato, che cerca di creare format diversi, a oggi questo Bandito 211 è il quinto, ma tutti sulla base di un unico intento: proporre buoni numeri coniugando la qualità della proposta. Suo è il progetto del gin Bandito e della vodka Bandita, due prodotti nati e pensati con il genio dell’alchimia Baldo Baldinini.

E proprio dall’unione del numero civico del lungomare di Cervia dove si trova il bagno che ospita il ristorante e i prodotti gin e vodka bandita, prende forma Bandito 211, un progetto sperimentale nato quest’estate ma che, dopo i risultati molto incoraggianti, potrebbe avere uno sviluppo non solo stagionale. Perché il connubio tra Alessandro e Ivan pare proprio funzionare a dovere proponendo, per ora, una soluzione duale, diversa tra pranzo e cena. Il pranzo leggero, tutto sommato semplice, la cena più ricercata. In entrambe le occasioni però troverete molte preparazioni realizzate maison, dai formaggi al pane, qui tutto è pensato e proposto all’insegna della qualità, su cui né Ivan né Alessandro transigono.

Bandito, ovvero a mano libera totale

Se a pranzo la scelta alla carta è centrata su poche ma concrete preparazioni, la sera il bagno si mette l’abito da sera, seppur informale proponendo, a fianco di una carta più articolata, due menu degustazione, uno da 8 l’altro da 14 portate, rispettivamente a 48 e 65 euro. Il menù da noi scelto è il più spinto e incisivo e prevede un dialogo con lo chef per sincerarsi di eventuali intolleranze o ingredienti poco graditi: da qui nasce un percorso completamente personalizzato e, soprattutto, a mano libera totale.

Ebbene, dobbiamo ammettere che Ivan Milani ci ha davvero stupiti. Considerando la situazione, comunque provvisoria, e una cucina certamente non attrezzata come quella dei ristoranti veri, lui e la sua squadra ci hanno fatto divertire con preparazioni originali e intriganti in cui si respirano le contaminazioni orientali e lo studio sui fermentati che lo chef ha approfondito nientemeno che col mago delle fermentazioni, Carlo Nesler. Splendido, per dire, il carpaccio di anguria con garum di sarde e bottarga, ottima l’ostrica rosa perla del Delta con scalogno, aceto di riso e tapioca, così come molto interessante la pleonastica pasta condita al miso di pasta con burro e olivello spinoso dai sentori acido-caseari. Ottimo il racconto attorno alle interiora di rana pescatrice, così come molto divertenti e riusciti anche i dolci, poco dolci e contrappuntati di un tocco sapido, acido e umamico.

Va da sé che ancora molto resta da sistemare e benché si tratti, come detto, di un esperimento, ancorché riuscitissimo, ora il duo Milani/Fanelli dovrà ora programmare tutti gli interventi necessari per rendere stabile e concreto un progetto per cui noi, sin d’ora, tifiamo già davvero.

La galleria fotografica:

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