Passione Gourmet Abbruzzino, Chef Luca Abbruzzino, Catanzaro - Passione Gourmet

Abbruzzino

Ristorante
viale Fiume Busento, Località Santo Janni, 88100, Catanzaro
Chef Luca Abbruzzino
Recensito da Claudio Persichella

Valutazione

16.5/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • La tavola di una famiglia e di un giovane chef, pietra miliare della ristorazione regionale.

Difetti

  • Alcuni piatti non lasciano intravedere pienamente tutto il talento dello chef.
Visitato il 07-2021

Abbruzzino una certezza a Catanzaro

Nel panorama dell’offerta gastronomica calabrese di livello il ristorante Abbruzzino rappresenta da tempo uno di quelle punte d’eccellenza la cui fama ha risolutamente oltrepassato i confini regionali.

Il lavoro iniziato da papà Antonio è stato continuato e perfezionato dal talentuoso figlio Luca che, nel corso degli anni, vi ha profuso linfa vitale e grande personalità, proiettando il ristorante in una dimensione che non si è risolta solo nell’esaltazione di quel territorio che, storicamente, aveva pochi esponenti degni di nota. Perché il lavoro degli Abbruzzino, infatti, ha portato alla creazione di una grande tavola tout court, dove la ricchezza di idee e la loro felice applicazione hanno trovato per anni pieno diritto di cittadinanza diventando motore ed esempio di quella rinascita gastronomica regionale che ora può pienamente contare su diversi e valorosi epigoni.

La tragica esperienza del Covid ha mischiato molte carte in tavola provocando in alcuni casi chiusure più o meno temporanee accompagnate, talvolta, da positivi e produttivi momenti di riflessione, e, in altri casi, innescando delle fasi di riflusso, in cui la diversificazione degli impegni resasi necessaria per far fronte alle conseguenze della calamità ha influito sull’offerta gastronomica.

Il ristorante Abbruzzino appare proprio essere in quest’ultima condizione: la qualità naviga sempre su livelli alti anche se la brillantezza appare essere un po’ offuscata da una sorta di ondivaga semplificazione, adottata inevitabilmente a scapito di quella complessità che conoscevamo e che tanto prediligevamo.

Ottimi gli amuse bouche, degni di una grande Maison, e il gambero con merendella e salsa di cetriolo, un inno alla freschezza e alla modulata dolcezza, come pure lo spaghetto, dalla cottura comme il faut in cui il brodo di cozze si arricchisce felicemente delle nuance di zenzero e zafferano, in un gioco di sponde che si sussegue in modo assai convincente e sintomatico della grande sensibilità di cui Luca Abbruzzino è fortemente dotato.

Più basilare la ventresca accompagnata da un gelato di peperoni e fragole, che non ne sviluppa appieno la potenziale versatilità, o lo sgombro il cui accostamento alla mousse di albicocca lo vede in posizione piuttosto succube.

Di livello l’anatra con salsa di ciliegie e nocciole che evoca grandi classici d’Oltralpe e fresca, se pur non particolarmente sofisticata, la proposta dei dessert che chiude un pasto in un indirizzo che è già storia della ristorazione calabrese e che, siamo sicuri, ne rappresenterà uno dei capisaldi anche del futuro.

La galleria fotografica:

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *