Valutazione
Pregi
- La versatilità del locale.
- Una tranquilla Calle a pochi passi da Piazza San Marco.
Difetti
- Ricarichi importanti sui vini.
Un angolo gourmand a pochi passi da San Marco
Nel dedalo di Calli a ridosso di Piazza San Marco, la storica insegna dello Chat qui rit non passa inosservata, sembra sospesa in aria e nel tempo. Abbassando la sguardo, le ampie vetrate del ristorante rivelano invece un locale moderno ma informale con alcuni bellissimi dettagli del passato abilmente armonizzati. Un po’ come la sintesi della cucina in questo angolo di Venezia, che propone piatti moderni anche interessanti che si lasciano ispirare dalla tradizione lagunare, facendo leva su prodotti eccezionali che in alcuni casi non hanno bisogno di troppe contaminazioni.
Originale interpretazione della cucina Lagunare
La cucina dello Chat qui rit è oggi affidata al duo Davide Scarpa e Leonardo Bozzato; nei loro piatti colpisce la tecnica e la rotondità dei sapori, cercata anche con gli abbinamenti più spigolosi. I gamberi scottati, ad esempio, di pregevole qualità sono nascosti nella spuma di patate al tartufo, con i funghi pioppini all’aceto che sgrassano il boccone e ben si abbinano al pistacchio alla base del piatto. Meno celebrale il baccalà mantecato, abbinato alla salsa di nduja, leggermente piccante, e agli asparagi.
Tanta tradizione sapientemente rimodulata si riscontra nei mezzi paccheri con salsa di seppie in “tencia”; sulla base c’è una fresca crema di piselli in contrasto con la salsa al nero, che condisce la pasta. Croccantezza e spinta iodata arrivano dagli zotoi, piccoli calamaretti fritti, e dalle erbe spontanee che crescono in riva al mare. Con poco mordente nelle linguine agli anemoni di mare e scampi crudi, dove nonostante la nobile materia prima, al palato il gusto è fin troppo delicato.
Molto originale il dessert sapori e profumi di una passeggiata nelle Langhe, ovvero un biscotto alle nocciole con gel ai porcini e un fresco gelato al rosmarino.
Il servizio è puntuale e professionale, sebbene a volte fatichi a trovare l’empatia col cliente. Importante (anche nei ricarichi) la carta dei vini, che risulta originale e ragionata, senza disdegnare grandi, blasonate etichette italiane e non.