Valutazione
Pregi
- La possibilità di gustare, a prezzi molto ragionevoli, la cucina di uno dei più grandi chef di Francia.
- La boulangerie griffata Gagnaire, piena di leccornie, di fianco al ristorante.
Difetti
- Nessuno di rilievo.
“La concessione francese”
Nella sterminata offerta gastronomica di Shanghai una posizione di rilievo viene occupata, in misura sempre maggiore, dagli avamposti della cucina occidentale. Una delle “ambasciate” del gusto più nobili e affermate è quella del sommo Pierre Gagnaire, ospitata nel vivace quartiere di Yueyang, all’interno del Capella Shanghai, uno degli hotel di design più belli della città.
Qui, oltre al nome del grande chef, altrettanto degna di attenzione è apparsa l’offerta del pranzo, che consta di due piatti a 328 yuan (circa 42€) o tre piatti a 378 yuan (circa 48€); una proposta in cui, a stagliarsi netta, ancor più dello stile poliedrico e originale, è la solida e impeccabile classicità che rappresenta l’altra anima di questo immenso chef, il quale offre la possibilità di scegliere dalla carta alcune preparazioni che, sebbene meno appariscenti delle celebri variazioni sul tema gagnairiane, non ledono minimamente la sensazione di appagamento. Inoltre, la maggiore essenzialità dell’offerta sottolinea in modo ancora più efficace, crediamo, il valore di questa tavola presidiata da Romain Chapel, alter ego a Shanghai dello chef francese.
Così sarà possibile apprezzare la grandezza di una salsa tirata come si deve, la perfetta cottura di una costoletta o la consistenza da manuale di un babà che resterà impresso nella memoria.
Il tutto in un ambiente ovattato, un’autentica enclave francese dove la distanza dalla casa madre viene annullata e dove concedersi 90 minuti di relax, nella splendida e tumultuosa metropoli cinese, appare un’irresistibile opportunità.