Il miglior bianco di Bordeaux
La location era sufficientemente sfarzosa per ospitare una verticale eccezionale. Era venerdì 8 novembre e le mura storiche di Villa d’Este incorniciavano il Wine Symposium: un evento che vede sfilare ogni anno degustazioni e verticali di mostri sacri cari a Bacco, di fama planetaria o di storia lunghissima. Fra queste pietre miliari dell’eccellenza vinicola, non si poteva certo trascurare il mito di Haut Brion Blanc, considerato da sempre uno dei grandi bianchi di Bordeaux. Ha dato sfoggio di sè in sei annate, scelte fra le migliori degli ultimi 40 anni. A presentare i vini c’era Philippe Delmas, attuale direttore di Haut Brion subentrato a suo padre Jean-Bernard nel 2003.
Chateau Haut Brion è sito a Pessac Leognan, pochi chilometri a sud dal centro urbano di Bordeaux, dove il terreno è ricco di ciottoli e di ghiaia. Da questa zona – chiamata più ampiamente “Graves” – nascono i migliori vini bianchi di Bordeaux, oltre ai noti grandi vini rossi tra cui l’Haut Brion. Dei 51 ettari di proprietà, solamente 2,9 sono destinati alla produzione di vino bianco secco, in perfetta linea con il trend produttivo caratterizzante la ripartizione del vigneto di Bordeaux – ad eccezione della zona di Sauternes – dove la porzione di terreno dedicata alle bacche bianche si limita a una piccolissima percentuale. Le uve maggiormente impiegate per tale scopo sono il Semillon e il Sauvignon Blanc, presenti nell’Haut Brion Blanc rispettivamente per il 52% ed il 48%.
Haut Brion Blanc 2009
Giallo paglierino scarico. Al naso introduce i fiori bianchi, la verbena, la buccia di limone, il miele di acacia, il burro ed una nota iodata. È un vino ricco e dall’attacco morbido, sostenuto da buona acidità che dona equilibrio e freschezza. È un vino voluminoso e succulento ma nello stesso tempo fragrante, elegante e setoso. Finale lunghissimo per un vino che potrebbe avere una longevità eccezionale. Voto 96.
Haut Brion Blanc 2003
Giallo dorato con riflessi ancora più dorati. Il naso si compone di fiori bianchi, nocciola, fichi, melone e un accenno di buccia di mela. Vino ricco, controbilanciato da sufficiente acidità. Finale persistente per un vino che comincia a dare qualche segno di stanchezza. Voto 91
Haut Brion Blanc 1999
Giallo dorato e naso di fiori bianchi, albicocca, mela verde, burro e una nota iodata. Attacco morbido, sostenuto da buona acidità che dona freschezza. È un vino ricco ma elegante. Finale persistente con retrogusto di mandorla. Voto 95
Haut Brion Blanc 1989
Colore dorato con riflessi dorati. Naso complesso di fiori bianchi, pesca bianca, buccia di arancia, miele, mandorla e una vaga nota fumè. Un vino di grande volume, sostenuto dalla perfetta acidità che dona freschezza. È un vino fresco ed elegante, con un finale persistente e un retrogusto di miele. Voto 97
Haut Brion Blanc 1985
Colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. Naso straordinariamente ricco di fiori bianchi, albicocca, miele di acacia, buccia di arancia, salvia e una nota affumicata. Vino denso e voluminoso, sostenuto da una fresca acidità che rende il vino perfettamente equilibrato e vibrante. Il finale è persistente su un retrogusto di miele e pompelmo. Voto 99
Haut Brion Blanc 1976
Colore giallo dorato con riflessi ambrati. Attacco morbido, sostenuto da una buona acidità che equilibra il vino. È un vino denso e voluminoso, di cui non si sente l‘età. Finale lungo e persistente . Voto 96
Credit photo evento: Giulio Ziletti