L’Etna secondo Frank Cornelissen
Frank Cornellissen è probabilmente uno dei più importanti pionieri della viticultura dell’Etna, assieme ad Andrea Franchetti e Marco de Grazia. È stato certamente il primo a muoversi verso una viticoltura cosiddetta naturale, termine quanto mai improprio che definisce coloro i quali non fanno altro che osservare e imparare dalla natura, dai suoi ritmi, dalle sue verità.
Eccolo, quindi, intraprendere una strada verso l’abbandono dei concimi e dei trattamenti in vigna, assecondando il più possibile il ritmo della natura, vendemmiando solo quando l’uva è matura – qui generalmente tra ottobre e novembre nei Grand Cru più importanti – e osservando attentamente tutto il processo di produzione, fermentazione ed evoluzione. Maturazione in anfora per Magma, il suo vino di punta estremo. Estremo come Frank, che non scende a compromessi, che ama visceralmente una terra, la Sicilia, in cui ha deciso di mettere radici. Come ama definirla lui – prendendo in prestito le parole del suo grande amico e mentore Giusto Occhipinti di COS – la Sicilia non è un’isola, è un continente.
Un continente ricco di profumi e poggiato su una terra rigogliosa, generosa e fertile. Ed è proprio qui, sulle pendici di uno dei vulcani più famosi ed austeri, l’Etna appunto, che nasce Magma, vino di punta dell’azienda. Le uve – 100% Nerello Mascalese – provengono dalla Vigna Barbabecchi, posta a 910 mt. sul livello del mare e popolata da viti a piede franco, con età media oltre i 100 anni e con esposizione rivolta a nord/nord-est.
Viene prodotto solo nelle annate migliori, non tutte, con una produzione di circa 1.500 bottiglie. Le fasi di vinificazione prevedono diraspatura e pigiatura leggera, follature manuali e pressatura soffice, per proseguire poi in una fermentazione innescata tramite il “pied-de-cuveé” composto da soli lieviti indigeni. Rimane a contatto con le bucce per circa 60 giorni e matura, in seguito, all’interno di vasche neutre in vetroresina da 1200 a 2500 litri e in anfora. Nessuna chiarificazione e filtrazione precede l’imbottigliamento, che avviene in limitata presenza – se non addirittura in assenza – di solforosa.
Un vino la cui prima annata prodotta risale al 2001, ma che ora vive di una allure e di un fascino estremo, dato dall’appartenenza a un territorio ormai esploso da tempo, ma dovuto anche alla rarità della produzione declinata in pochissime bottiglie, nonchè alla firma di un produttore diventato un simbolo della viticoltura locale.
La raccolta avviene tardivamente per consentire una maturazione piena e profonda, tra ottobre e novembre. Magma si connota come un grande vino, potente, strutturato, ricco di frutto e di nerbo, dal grado importante (il nostro 2013 è riportato a 15 gradi).
Vino di struttura, dicevamo, la cui espressione 2013 proviene da un’ annata che, come ci racconta lo stesso Frank, “ha vissuto un inverno molto secco con poca neve nella valle del Nord. Una stagione di crescita relativamente equilibrata senza grossi problemi, ad eccezione di molta vegetazione da gestire e colture alte da ridurre durante la raccolta verde. Mentre uscivamo dall’estate, eravamo in ritardo di circa 20 giorni in termini di maturità e questo ritardo è stato recuperato solo nell’ultima settimana di ottobre, all’inizio di novembre. I nostri vini rossi migliori, MunJebel® e Magma®, possiedono un’eleganza combinata con una struttura da buona a molto buona a causa della vendemmia tardiva. Un’annata molto difficile che porterà vini da buoni a molto buoni. Vini da bere presto a causa del loro fruttato.”
All’apertura, questa eccezionale magnum di 2013, regala note profonde di violetta, lamponi e una lieve nota fumè che ricorda il profumo di un camino spento. Prosegue e vira lentamente verso una trama speziata tessuta sullo sfondo di sasso bagnato, che mano a mano si snellisce nel bicchiere. Dopo qualche ora dall’apertura mostra i segni dell’ evoluzione, sfumando in dissolvenza la sua impressione olfattiva . Il sorso compone la sua finezza sottile, forse eccessiva, in una percezione che oscilla fra il velluto e la seta, alla quale riecheggiano in persistenza note di frutta rossa matura e sotto spirito, tendenti all’evanescenza.