Osteria Fernanda

Risotto, Osteria Fernanda, Davide del Duca, Roma, Lazio

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

14/20

PREGI
Location molto accogliente.
DIFETTI
Servizio in alcuni tratti distratto.

Vicino a Porta Portese, l’osteria rediviva di Davide del Duca

“Osteria”, perché i suoi cavalli di battaglia il giovane Davide del Duca li sfodera con i classici della tradizione, che sotto le sue mani ma, soprattutto, nella fucina della sua mente, prendono nuova vita non perdendo, ma guadagnando, in identità. “Fernanda”, invece, è frutto di una scommessa – pardon – di una mandrakata di gioventù di uno dei due fondatori del locale, Andrea Marini, che sulla parete a ridosso dei tavoli del locale custodisce i gioielli enoici, in prevalenza italiani, da abbinare alla creazioni di Del Duca.

Il dinamico cuoco, come molti suoi coetanei della Città Eterna, ha capito come declinare la grande tradizione locale con l’estro creativo e, così, all’Osteria Fernanda suggestioni orientali si fondono con materie prime roman friendly con l’intento, talvolta riuscito, di creare intriganti accostamenti.

Vernacolo romanesco orientale

Ecco la frattaglia, con sua maestà l’animella, vestirsi di semi di canapa. Sarebbe stato un bel piatto se solo la scottatura fosse stata meno marcata. O il signature dish, il risotto con estratto di erbe, conciato di San Vittore, timo e miso: un haiku laziale dove l’estratto di erbe a mantecare il riso richiama le 15 erbe utilizzate nella stagionatura del celebre formaggio ciociaro che, dopo un gioco di temperature, sfocia nell’umami vegetale del miso. Così, uno scenario simile alberga anche nel plin di cocco con leccia stella e brodo di dashi che diverte per temperatura e consistenza, tra la carnosità del pesce e il ripieno fondente della pasta ripiena.

In tutto, quaranta coperti dislocati su due livelli – comprensivi di un piano soppalcato – e ampie vetrate che fanno da cornice a un locale di chiaro stampo bistronomico che vuole osare e lo fa senza perdere di vista Roma e la sua maschia, virile fama gustativa.

Attenzione solo ai tempi di attesa, talvolta un po’ lunghi con locale a pieno regime. Per il resto, assolutamente da provare!

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Giacomo Bullo

Prima come cuoco, annoverando esperienze nel campo gastronomico fino al foraging nostrano, oggi come narratore amante del buon cibo in tutte le sue forme ed espressioni. E’ convinto sostenitore dell’esistenza, in qualche dizionario sconosciuto, della gastrofilia: nei suoi racconti, il tentativo di definirla. Let’s do it!

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

14/20

PREGI
Location molto accogliente.
DIFETTI
Servizio in alcuni tratti distratto.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 20€ (a pranzo), 49€, 55€, 69€, 100€

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