Valutazione
Pregi
- L’atmosfera urban chic.
- Ottimi i gin tonic.
Difetti
- Il menu, a tratti ripetitivo.
Una cucina inusuale in una meta gastronomica già affermata
“Sì bella a specchio dell’adriaco mare”, così Carducci definiva Senigallia. Oltre alla Rotonda a mare, Nana Piccolo Bistrò costituisce un valido motivo per visitare la deliziosa cittadina marchigiana per chi, pur trovandosi nella riviera dei mille ombrelloni, abbia voglia di qualcosa di diverso dallo spaghetto allo scoglio o dalla blasonata accoppiata Uliassi/Cedroni.
Alla quarantina di coperti, nella bella stagione si aggiungono i tavoli all’aperto nella verdeggiante e deliziosa via Carducci, costellata da decine di lampadine, con un piacevole effetto d’insieme da cena in giardino in una serata d’estate.
La cucina è affidata a Michele Gilebbi mentre il servizio, puntuale e premuroso, a Valentina Greco. L’atmosfera, frizzante e carica di stile degli arredi e nella mise en place, è quella minimal di un neo-bistrot francese ma la cucina, moderna ma non modernista, strizza l’occhio alla Spagna, dove lo chef ha lavorato negli anni passati. Ecco quindi ingredienti quali jamón con pan y tomate, pimiento del padron, vaca vieja. Il menu asseconda la stagionalità, ma in carta troviamo sempre il riso con i crostacei, cucinato secco all’iberica, con la crosticina bruciata e croccantissima. Le preparazioni, alcune effettuate a vista, si caratterizzano per leggerezza, cottura veloce e qualità delle materie prime.
Piatti da bistrò italo-franco-spagnolo
Il servizio inizia con l’offerta delle Olive al vermouthIl vermut, o vermutte, oppure vermouth, in grafia francese e vèrmot in quella piemontese, è un vino liquoroso aromatizzato creato nel 1786 a Torino. È riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano ed è un ingrediente primario di numerosi cocktail. Il vermut si beve soprattutto come aperitivo ed entra nella composizione di molti cocktail, tra quali famoso è il Martini ma... Leggi, che abbiamo apprezzato insieme alle fragranti e profumatissime Patatas Nana, servite tiepide con pepe grattato al momento e lime. Due gli antipasti: un Tiradito di ombrina boccadoro marinata con lime e sale, servita leggermente fredda, in accompagnamento a una suadente salsa di pimiento del piquillo. O ancora delle ghiotte Crocchette di baccalà e fiori di zucca, delle quali abbiamo apprezzato la qualità della frittura, dorata e con una panatura lievissima, che ha preservato la fibra della verdura.
Danzano abilmente sulle note grasse i ghiotti Cappelletti di pata negraLetteralmente “unghia nera” questo attributo sta a indicare i prosciutti di porcelli spagnoli con quelli a zoccoli scuri. Non tutti i maiali iberici, da cui si ricava il comune jamòn iberico, hanno l’unghia nera né l’unghia nera è un indice incontrovertibile di qualità: sono altre le caratteristiche che distinguono un prosciutto spagnolo di qualità e sono tutte racchiuse in un decreto... Leggi, cotti nella panna e serviti con acciughe e caviale di aringhe. Da applauso il Pollo provenzale con pepe verde e tartufo estivo: la carne di prima qualità viene cotta a bassa temperatura e poi finita sulla piastra, rimanendo croccante nella parte superiore e succosa, insaporita da erbe (timo, maggiorana, rosmarino) e accompagnata da una classica salsa francese al pepe verde profumata di tartufo scorzone.
Due i dessert: la golosa Coppa spagnola, al sentore di amareneLe amarene sono i frutti del ciliegio aspro (Prunus cerasus), dalla quale derivano anche le visciole (varietà meno diffusa). Dai frutti di colore rosso chiaro, dal sapore amarognolo e leggermente acido, le amarene vengono consumate come tali, sotto forma di gelato, sciroppate o nel liquore portoghese ginjinha.... Leggi, con meringhe e latte di capra e una Crostatina con fragole fresche e una delicata crema all’inglese. Abbiamo chiuso la cena con un corroborante Gin tonic, dei quali vi è ampia scelta: nel particolare abbiamo optato per un “gil” del “vecchio magazzino doganale” al profumo di limone.
Originale la carta dei vini, incentrata su proposte biodinamiche anche straniere, dedica anche un’insolita pagina alla Georgia.
Nana, potpourri italo-franco-spagnolo, è la dimostrazione che nella provincia italiana si possono realizzare piatti originali con materie prime di qualità, in un ambiente di gusto con un servizio curato, il tutto a prezzi ragionevoli.
Da clonare!
La galleria fotografica:
Tutto vero!! Recensione perfetta nei minimi particolari
Grazie!