Gourmet ad alta quota: la cucina solida e armonica di Croatti nel relax delle Dolomiti
Madonna di Campiglio non è solo una delle località sciistiche più belle e mondane delle Dolomiti, è anche un luogo in grado di ritemprare la mente ed il corpo, tanto in inverno quanto in estate.
Tra le numerose attrattive turistiche e il fascino dei paesaggi circostanti, si nasconde anche un avamposto gourmet: il Dolomieu del bravo chef Enrico Croatti.
Situato all’interno dell’Hotel DV Chalet (ma non è l’unico ristorante dell’albergo), il locale si sviluppa in una piccola stanza, arredata con gusto e semplicità, secondo lo stile tipico degli chalet di montagna.
Pochi tavoli per un’atmosfera rilassante e piacevole, resa tale anche dalla cortesia del personale in sala, competente e mai affettato nei modi, e dalla simpatia, di matrice inconfondibilmente romagnola, dello chef, nelle sue visite ai tavoli.
Nei piatti, che si originano da una selezione maniacale delle materie prime, si ritrova il percorso evolutivo di Croatti tra Italia, Stati Uniti, Spagna e Francia. Uno stile che riassume le esperienze formative del cuoco: dall’incontro con Gino Angelini, nell’omonima Osteria di Los Angeles, passando per Pedro Subijana all’Akelare di San Sebastian e Paul Bocuse a l’Auberge du Pont de Collonges. Basi solide, che hanno contribuito a caratterizzare la proposta gastronomica originale del Dolomieu.
Un’idea culinaria che parte dalla tradizione e valorizzata con tecniche di cottura attuali, sfruttando accostamenti ragionati e mai banali, alla costante ricerca dell’armonia, anche percorrendo strade inusuali.
La carta dei vini è ben articolata e, cosa affatto scontata, decisamente ben fornita.
Una tavola interessante, fatta di passione, competenza e sana sperimentazione. Sapori puliti e ben riconoscibili, anche nei piatti più complessi, convincono e conquistano senza cercare di sbalordire ad ogni costo. Una valida esperienza da provare, specie se posta a 1500 metri.
-
- Trippa all’orientale, croste di grana trentino, foglie e seppie nere. Un omaggio dello chef al suo primo maestro, Gino Angelini.
-
-
Tartare
La bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o più comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi, Trentingrana 36 mesi cremoso, tartufo, lattuga di mare e piselli al lime.
-
- Agnolotti ai profumi di primavera: sugo di manzo e lumache di terra (nell’agnolotto) su crema di asparagi bianchi e prosciutto iberico croccante.