Valutazione
Pregi
- Cucina non legata a doppio filo al territorio, che potrebbe imbrigliarla, ma che intelligentemente trae spunti anche oltre regione.
- Il costo davvero basso dei menu degustazione.
Difetti
- I bagni avrebbero bisogno di una rinfrescata...
Osteria solo di nome.
Questo antro del buon gusto, a pochi passi dal Tribunale di Potenza è un ristorante, un signor ristorante.
I prezzi, però, quelli sì, sono da osteria.
In pochi altri locali in Italia potrete spendere 29 euro per un menu (dedicato alla Basilicata) di cinque piatti preparati magistralmente o 45 euro per ben sette piatti a libera scelta dalla carta. Incredibile davvero.
La cucina, lanciata su questi livelli dall’indimenticabile Frank Rizzuti, ha saputo mantenere alti i giri, governando con invidiabile coraggio quello che è senza dubbio uno dei migliori locali della regione.
E la clientela lo premia con il tutto esaurito in un tranquillo pranzo infrasettimanale.
La sala, anche nei momenti di maggior affluenza, è gestita egregiamente, con garbo e professionalità.
Siamo in bassa montagna, largo quindi agli agnelli dei pascoli lucani, al pecorino di Moliterno o ai funghi dei boschi circostanti, ma l’orizzonte del Marconi spazia ben oltre gli Appennini, giungendo sino al mare, con splendidi gamberi rossi, per approdare oltre confine con fegato grasso e baccalà. Il territorio, specie se non particolarmente generoso, dà le direttive, ma potrebbe anche imbrigliare gli spunti creativi. Bene così.
Una cucina moderna con cotture brevi e accostamenti sempre centrati ci ha titillato il palato, rinfrescandolo saltuariamente con indovinatissimi contrappunti agrumati e acidi, che, seppur in piccole dosi, concedevano tregua alle papille, donando loro nuova linfa.
Perfetto il filettone di baccalà in leggerissima e suadente pastella, che del fritto ha solo la croccantezza, maritato abilmente con porro, caffè, rafano e limone candito. Da ordinarne ancora.
Ed ancora i mezzi paccheri (rectius calamarata) con cime di rapa, gamberi rossi, fiordilatte e sentori di arancia: sintonia e proporzione di ingredienti.
Rustiche solo all’apparenza le squisite orecchiette con carciofi, agnello croccante, maggiorana e pecorino di Moliterno ed il coscio ovino con patate, cavolfiore e liquirizia.
Dolci ben fatti. Godibile la millefoglie: la sfoglia non raggiunge le vette parigine, ma la crema alla vaniglia merita altri palcoscenici.
Si sta bene all’Antica Osteria Marconi, in ogni stagione. La vetta forse in estate, quando nel dehors si può godere anche della piacevole frescura potentina.
Mise en place.
Salmone marinato in casa, cavolfiore, limone e wasabiEutrema japonicum, conosciuta comunemente come wasabi o anche con il nome di ravanello giapponese, è una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Crocifere). La pianta cresce spontaneamente in vicinanza dei fiumi in zone fredde del Giappone, come per esempio in montagna o nelle valli in quota. Dal rizoma di Eutrema japonicum si ottiene una pasta di... Leggi. Il buon giorno si vede dal mattino. Boccone prelibato.
Baccalà in pastella, polvere di caffè, crema di porro e rafano e limone candito.
Foie grasIn francese significa letteralmente "fegato grasso" ed è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata”. È uno dei prodotti più famosi e pregiati della cucina francese. Esistono tipologie di 'foie gras' non derivate da animali sottoposti ad alimentazione forzata. Spesso il fegato grasso è associato all'alta cucina francese e internazionale per... Leggi, peperoni, cicoriella di campo e riduzione di passito di Pantelleria. Molto interessante il contrasto dolce, amaro, grasso. Si vola alti. Grue di cacao a conferire croccantezza nonché profondità alla cicoria.
Mezzi paccheri (rectius calamarata) con cime di rapa, gamberi rossi, fiordilatte e sentori di arancia.
Orecchiette fatte in casa, agnello croccante, maggiorana e pecorino di Moliterno.
Coscio di agnello, crema di cavolfiore, patate al forno e liquirizia.
Pre dessert con menta, lamponi e granella.
Millefoglie e crema alla vaniglia.
Sala.
Riuscire ad offrire una cena per due, in compagnia di una buona bottiglia, rimanendo sotto la soglia psicologica e non di una banconota verde, è la strada che molti dovranno percorrere, i più giovani potrebbero avvicinarsi ad una cucina che pur evolvendosi propone e mantiene in carta, fortunatamente, splendide orecchiette, che mi ricordano quelle che giunsero sulla mia tavola da Rionero in Vulture.
Pacchero e crema millefoglie da 10, anche i pixel lo dimostrano!Ottimo angolo di terra gastronomica il Sud ultimamente. TMC