Paolo Teverini

VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
La splendida carta dei vini
DIFETTI
La poca tensione positiva in cucina

Bagno di Romagna è il luogo ideale per chi ha voglia di concedersi qualche giorno lontano dallo stress e dal traffico e lasciarsi sedurre dalle coccole delle sue acque termali, ma anche per chi ama i piaceri della tavola.
Il paese ha, infatti, ben due ristoranti conosciuti a livello nazionale e ben recensiti dalle principali guide.
Uno di essi è senza dubbio quello di Paolo Teverini, ospitato all’interno dell’Hotel Tosco Romagnolo, una bella struttura dotata di ogni comfort: piscina con acqua termale, rilassante beauty farm, camere di design e non ultimo tre interessanti proposte gastronomiche.
All’interno dell’albergo è possibile usufruire di tre differenti percorsi: un ottimo buffet, il ristorante Prèt a Porter giovane ed informale, oppure il ristorante gourmet vero e proprio, la nostra meta.
Il menÚ è equamente diviso fra proposte di terra e di mare, fra piatti tradizionali e moderatamente creativi.
La cucina è molto attenta alla salubritĂ  degli alimenti, alla leggerezza e viene infatti proposto un menĂš ad hoc dedicato alla cucina naturale con l’indicazione delle calorie di ogni portata.
La carta dei vini, ben redatta e molto interessante, è l’estratto di una cantina che vanta ben 2200 etichette proposte a prezzi piĂš che convenienti.
In questa nostra ultima visita però è stata proprio la cucina a non convincere e abbiamo riscontrato qualche problema nella progettazione dei piatti, nella loro realizzazione, ma anche nelle presentazioni stesse, in alcuni casi veramente naïf.
Prendiamo ad esempio l’uovo meringato al parmigiano con polvere di funghi trombette, piatto dall’aspetto estremamente barocco, piuttosto greve al palato e difficile da terminare per l’evidente squilibrio fra quantitĂ  di albume, tuorlo e parmigiano.
Qualche difficoltĂ  l’abbiamo riscontrata anche nei primi, dove i tortelli verdi farciti di amatriciana e salsa al pecorino, piacevoli nel ripieno e nel condimento, scontavano il difetto di una sfoglia troppo spessa che ci è arrivata in tavola in pratica cruda, soprattutto nel nodo di chiusura.
Non diverso il caso dei cubetti di pasta fresca cucinati come un risotto con ragÚ di lepre, penalizzati da una dadolata di verdure troppo invadente, in particolar modo il peperone, che è risultato alla fine il vero protagonista del piatto.
Sulla stessa linea (di delusione…) anche i secondi, con un germano asciutto e stoppaccioso, e un rombo al vapore di ottima qualitĂ , ma penalizzato da una cottura eccessiva, da una salsa troppo coprente e da una presentazione esteticamente modesta.
In conclusione una cucina stanca, poco attenta alle cotture, alle presentazioni e forse anche un po’ a corto d’idee.
C’è la speranza di aver imbroccato una serata storta in tutti i sensi. Ma i numerosi segnali negativi insinuano il legittimo dubbio di una pesante involuzione del locale, che forse sta vivendo una fase di profonda e tormentata trasformazione.
Il tempo probabilmente ci darĂ  le risposte, nel frattempo non possiamo che augurare a Paolo Teverini e alla sua brigata di ritrovare lo smalto e l’entusiasmo di un tempo e di ritornare presto ai livelli che gli competono.

Pane e olio

Il saluto della cucina.

L’uovo meringato al parmigiano con polvere di funghi trombette.

Prosciutto Gran Riserva di Spigaroli e il Casentino di cinta senese di Fracassi, accompagnati da pane al pomodoro.

Cubetti di pasta fresca cucinati come un risotto al ragĂš di lepre.

Tortelli verdi farciti di pomodoro, pancetta e cipolla con crema di pecorino.

Trancio di rombo al vapore, salsa alla pelle di rombo, bruschetta al cavolo nero.

Il germano: il petto alla griglia, la coscia con salsa alle prugne e carciofi.

Il vino.

Torrone morbido fatto in casa con salsa al panforte e vin santo.

Piccola pasticceria.

Cioccolatini.

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Luca Canessa

Commerciante, con la passione per la buona tavola e per il buon vino, sempre pronto a partire per provare un posto nuovo alla ricerca di nuove emozioni, di nuovi sogni, di nuovi personaggi che lo facciano viaggiare stando comodamente seduto a tavola.

1 Comments

  1. Raffo ha detto:

    Carino il rombo col pilipili della sua pelle,di solito il Teveraccio sul pesce si siede sempre un po’ rispetto all’opulenza di carni e selvaggine.
    E che la sua sia una cucina un po’ desuettamente Boteriana è innegabile,ma forse è proprio questo il suo bello.
    Per dire,in Romagna le donne “cun e cul indrĂŹa,da spòusa” ovvero dal fianco largo e le natiche pasciute han sempre riscosso e continuano ancor oggi,in tempi non sospetti,a riscuotere molte piĂš attenzioni rispetto a fattezze piĂš asciutte e rifinite…

    Su cotture e presentazioni mi trovo ineluttabilmente concorde.

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
La splendida carta dei vini
DIFETTI
La poca tensione positiva in cucina

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 44€, 88€
Alla carta: 100€

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