Assinatura

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

13/20

PREGI
Servizio professionale.
Possibilità di cenare al “tavolo dello chef”.
DIFETTI
Una cucina senza guizzi.

La crescita del Portogallo, ed in particolare di Lisbona, post Expo ’98, è evidente.
Avamposto estremo dell’Europa, ai margini, non solo geograficamente, del vecchio continente, da sempre patria di naviganti e baccalà, sta vivendo un rinascimento, anche gastronomico.
Influenzata, senza ombra di dubbio, dal confinante movimento spagnolo, anche la cucina portoghese cerca di muovere i primi passi in direzione di uno sdoganamento socio-culturale, che la vede senza alcun dubbio ancorata fortemente al territorio.
La tradizione, con i suoi riti, la fa da padrona, ma non si può negare che alcuni lampi di modernità si scorgano nei millanta locali della capitale.
Assinatura ne è chiaro esempio.
Lo chef, dopo aver fatto gavetta nei migliori ristoranti del Paese, ha deciso di apporre la propria firma (assinatura) su questo locale, facendolo, in breve tempo, assurgere agli onori della cronaca come uno degli indirizzi più ambiti dai gourmet portoghesi.
Il suo è uno stile di cucina piuttosto personale, c’è uno studio dietro le sue preparazioni, che non hanno i tratti dell’istintività, del genio, sono razionali, ma non per questo sono poco buone.
L’utilizzo di prodotti sia del territorio che “internazionali” consente un approccio più aperto, ma si scorge, a tratti, la volontà di uscire dagli schemi.
Né è esempio la composizione di gamberi, zampe di vitello e tartufo nero, dove il collagene amalgama le diverse consistenze senza confonderle.
Non tutte le portate sono centrate, però. Non comprendiamo la necessità di affogare l’ostrica nel formaggio, così come di presentare un dolce composito dove i tre elementi non dialogano in alcun modo tra loro.
Mirabile, invece, il tentativo di proporre un menù tutta caccia, che denota attenzione verso un settore sempre più bistrattato nell’alta ristorazione.
La nostra esperienza ci ha dato l’idea di una cucina tutto sommato discreta, lontana dall’eccellenza, ma che può regalare una piacevole serata, soprattutto se si considera che l’ambiente è accogliente ed il servizio professionale e, il che non guasta, ferrato con la lingua italiana.
La luce soffusa favorisce la frequentazione alle coppie più che alle famiglie, anche per la privacy, garantita da tavoli ben distanziati.
Per coloro che amano vedere la brigata all’opera da non perdere il tavolo dello chef, al piano inferiore, praticamente in cucina.
Non aspettatevi, quindi, la cena della vostra vita, ma consigliamo la visita come una delle tappe di un vostro tour gastronomico della città.

Consommé di fagiano, uovo di quaglia. Note vegetali, non solo animali. Brodo ben sgrassato, l’ovetto di quaglia impreziosisce.

Ostrica gratinata con formaggio. Com’era facilmente prevedibile il formaggio da comprimario è divenuto elemento preponderante. Abbinamento migliorabile.

Caldo verde rivisitato (patate, cavolo portoghese, chorizo, sgombro affumicato). Un classico della cucina portoghese con un tocco personale.

Gamberi, zampe di vitello, tartufo nero. Forse il migliore della serata.

Riso, zucca, guance di baccalà. Una zuppetta brodosa, leggermente slegata.

Pescespada, topinambur, caviale. Ben fatto, con il caviale che ha un ruolo importante, spinta sapida a bilanciare il topinambur.

Pernice flambata al cognac, con vellutata di castagne, erbe di campo. Buono, anche se l’impiattamento è decisamente da rivedere.

Cervo, patate, funghi, mirtilli. Ottima la cottura, abbinamento che più classico non si può.

Coulis di lamponi e sorbetto d’ananas. Rinfrescante, prepara le papille al dolce.

Macaron rum e cioccolato, bavarese alla banana, sorbetto al mango. Non abbiamo compreso il senso di presentarli nello stesso piatto.

Sala vista dal separé all’ingresso

Stramberia: tavolo capovolto ed incollato al soffitto

Ingresso visto dalla strada

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Picture of Fabio Fiorillo

Fabio Fiorillo

Avvocato ed edonista. Da sempre siede ai tavoli dei migliori ristoranti d'Italia. Amante del bello e convinto sostenitore della ricerca del piacere terreno in tutte le sue forme. Ha collaborato alla guida Gourmet 2009.

3 Comments

  1. Paolo ha detto:

    Il dessert mi sembra un pò caro! 🙂

  2. luca ha detto:

    ho provato a prenotare durante il recentissimo soggiorno a lisbona
    ma non risponde nessuno..
    mah!!

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

13/20

PREGI
Servizio professionale.
Possibilità di cenare al “tavolo dello chef”.
DIFETTI
Una cucina senza guizzi.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 49€, 61€, 73€
Alla carta: 70€

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Nessuna visita precedente trovata.

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