Ristorante Pizzeria Piuma
Valutazione

Pregi
- Leggerezza e digeribilità
Difetti
- La pasta tirata a macchina
Mangiare una pizza senza poi doversi scolare una cisterna d’acqua e senza avere visioni notturne di mostri e draghi è da sempre uno dei problemi di noi sedicenti gourmetÈ detta "gourmet" una persona di palato fine, esperto in vini e vivande. Termine combacia attualmente con un'idea creativa e avanguardista applicata al mondo gastronomico.... Leggi.
Oggi anche sotto la Lanterna tutto ciò è possibile.
Un’opportunità interessante è quella di avventurarsi alla Piuma a due passi dalla spiaggia di Sturla.
Sfruttando le sinergie con Eataly Genova per il quale sforna ogni giorno il pane, Alessandro Alessandri ha creato un locale di grande successo.
La cura dell’impasto è maniacale, sia per la qualità assoluta delle farine utilizzate (quelle del Mulino Marino) di buratto, integrale o di grano Enkir, sia per la scelta di utilizzare soltanto lievito madre e sale di Guerande, ma soprattutto per i tempi di fermentazione che non sono mai inferiori alle quarantotto ore.
Il risultato è un impasto perfettamente maturo e di conseguenza assolutamente leggero e digeribile.
Ma una grande pizza (qui viene chiamata “grisa”) non può prescindere dalla qualità delle farciture e anche in questo campo siamo al top: fiordilatte di Agerola, Prosciutto cotto Pernigotti, mortadella Favola, acciughe del Cantabrico e tutto il meglio che il mercato rende disponibile.
Come sempre accade la qualità si paga e di conseguenza i prezzi delle “grise” sono sensibilmente più alti di quelli proposti da una tradizionale pizzeria con relativi “mugugni” da parte di una certa fascia di clientela.
Ma non di solo pizza si vive è quindi possibile scegliere fra una vasta gamma di focacce al formaggio, ma del tipo senza teglia quindi molto diversa da quella di Recco, oppure decidere di concedersi un buon piatto di pasta di Gragnano o ancora cedere alle lusinghe della carne della Granda cucinata alla griglia oppure cruda e battuta al coltello come da tradizione.
E, se abbiamo ancora un languorino allo stomaco è possibile scegliere fra un buon gelato fatto in casa, rigorosamente senza basi, stabilizzanti ed addensanti, oppure una torta o un dolce cotti nel forno a legna.
Buona la selezione di birre artigianali, ma anche la carta dei vini con prodotti accuratamente scelti fra la produzione biodinamica è sicuramente ben commisurata all’offerta della cucina.
Da ricordare che il locale è quasi sempre preso d’assalto, non accetta prenotazioni e, non ultimo, non è per niente facile parcheggiare nel dedalo di viuzze che lo circondano, meglio quindi lasciare l’auto sulla vicina via V Maggio e farsi due passi a piedi.
L’ottima focaccia
Salsiccia di Bra e uovo di gallina Livornese
Carciofi, squaquerone, pachino, songino e olive taggiasche
Fiordilatte, gorgonzola e prosciutto cotto Pernigotti
Grisa con crudo di Langhirano 30 mesi
Una delle tante birre a disposizione
Torta di mele con gelato
Gelato pistacchio e crema
Semifreddo alla nocciola
Il caffè
Non male provata anche io qualche anno fa,è un buon surrogato tra una pizza napoletana ed una classica, dove però la farcitura secondo me è il punto forte,debustibus,comunque pizzeria degna di nota in città, dove il mugugno regna sempre sovrano sia dai cittadini che dagli avventori (misci),ricordo con simpatia il proprietario con cui moltissimi anni addietro ho condiviso un corso di cucina. Bella recensione. TMC
Lo andrò a provare, come alternativa al sempre ottimo Pisacane.
la pizza tirata a macchina? no ragazzi...non si può dai...