Il cibo e il vino, due argomenti spesso accomunati dal termine a noi caro enogastronomia, in realtà due mondi spesso slegati, talvolta molto distanti.
Non di rado si incontrano persone che spendono veri e propri capitali in vino, ma che ritengono giusto non discostarsi troppo dalla cena in trattoria, “…tanto è giusto per accompagnare la bevuta, a me la nuvelcusin non mi piace mica, roba da fighette, fammi giù un bel piattone che andiamo d’accordo…”
Di contro, ben folta è la schiera dei gourmet per i quali è del tutto normale saltar sull’aereo per andare a provare una tavola di cui s’è sentito parlare, ma al momento della presentazione della carta vini, la scelta viene effettuata scorrendo esclusivamente la colonna di destra, “…tanto per me è uguale, gli appassionati sono tutti fulminati, come si fa a spendere 500€ per una bottiglia, poi voglio vedere se la distinguono…”
Oltre agli appassionati, anche i locali gran parte delle volte non esulano questa regola, e sovente s’incontrano grandi tavole con carte vini poco più che mediocri, o trattorie con carte vini spaventose, talvolta chiamate “enoteche” proprio per questo sbilanciamento verso il lato tannico dell’enogastronomia. Il caso estremo è una famosa “enoteca” fiorentina che, nonostante essa sia non proprio una trattoria, mantiene questo suffisso a suon di 1er cru anteguerra o di rari Borgogna da capogiro, come bandiera del “…qui tutto ruota intorno al calice”.
Senza arrivare agli estremi di via Ghibellina e rientrando nel campo dell’umana ragione, l’Enoteca dei 100 Barolo di Cologno Monzese si schiera in questa seconda fascia, con un’offerta enologica certo non infinita ma davvero di tutto rispetto. Come suggerisce il nome la vera passione qui è il Piemonte, e ciò si riflette in una disponibilità di Barolo e Barbaresco davvero interessante per varietà e profondità, all’altezza di molti locali di langa. I produttori più interessanti sono tutti presi in considerazione, soffermandosi (leggasi, più annate e più cru disponibili) su quelli ritenuti più meritevoli. Bella la panoramica sulla Toscana, non oceanica ma nemmeno banale, così come quella su Bordeaux, sugli Champagne e sui Borgogna.
Ovviamente qualche pecca c’è (troppe le regioni italiane pressapoco tralasciate), ma l’offerta è davvero notevole e soprattutto, cosa assolutamente non scontata quando leggete (MI) dopo il comune, i prezzi sono friendly, da chapeau più che da chateau, come friendly sono il servizio e l’ambiente, nonostante Cologno non sia annoverata tra le cittadine di periferia degne d’esser ricordate.
I proprietari appassionati e competenti completano il quadro di quello che certamente deve entrare nell’elenco dei posti da prendere in considerazione quando si decide di bere molto bene giocandosi non un rene, ma solamente il fegato.
Come? La cucina?
Suvvia, questo è un posto da appassionati di vino, non ditemi che davvero vi interessa parlar di cucina in un posto che porta nel nome il suffisso “enoteca”…
Bourgogne Rouge 2009 Domaine Ramonet
Quatirolo Lombardo in pasta filloTermine derivante dal greco con il significato di "foglia", rappresenta una varietà di pasta sfoglia preparata in sottilissimi fogli separati, quasi trasparenti. La tecnica artigianale per la ricetta della pasta fillo, a base di olio di oliva, farina, acqua e sale, è quanto mai scenografica. Si utilizza solitamente ripiena, per preparazioni fritte o cotte al forno. Leggi croccante con miele di castagno
Risotto al caprino e bresaola
Pasta mista con patate, porcini e salsiccia
Cannelloni di magro gratinati al burro versato
Sformato al taleggio tartufato in crosta di Parmigiano
Roast-Beef di controfiletto tiepido con burro salato al rosmarino
Plumcake ai frutti di bosco con latte ridotto
Gelato del giorno, alla nocciola tostata
Scorcio di una parete e dei relativi “addobbi”
Pregio: Una eccellente scelta di vini, soprattutto -ma non solo- sul Piemonte
Difetto: La cucina, che certamente non tiene il passo delle bottiglie a disposizione
Enoteca dei 100 Barolo
via Romagna, 17
20093 Cologno Monzese (MI)
Telefono +39.02.26700996
Chiuso la domenica
Menu a 12.50€ (a pranzo), 25€ e 30€
Alla carta circa 25€
Visitato nel Settembre 2012
Visualizzazione ingrandita della mappa
Alessandro Pellegri
1 Comments
Terrò a mente questa recensione per quando capiterò da quelle parti 🙂