Passione Gourmet Mizumi ristorante giapponese, chef Devin Hashimoto, Wynn Las Vegas, Las Vegas (NV), di Alberto Cauzzi - Passione Gourmet

Mizumi ristorante giapponese, chef Devin Hashimoto, Wynn Las Vegas, Las Vegas (NV), di Alberto Cauzzi

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

Recensione Ristorante

Dell’epopea americaneggiante ma anche un filo romantica di “viva Las Vegas” non è rimasto più nulla. Las Vegas, per carità, è tutto fuorché romantica. Ma quel film, probabilmente creato ad uno scopo puramente promozionale, trasferiva un no so che di intrigante. E ha fregato intere generazioni.
A Las Vegas è tutto finto : Venezia, Parigi, Bellagio, le tette delle signore. E’ il prototipo del modello americano pago-quindi-posseggo. L’era dell’accesso di Rifkin nella sua peggiore declinazione. E’ didattico lo strascico serale, meglio evitare i 45 gradi sotto il sole di giorno, lungo Las Vegas Boulevard.
Tra un Cesar Palace in cui l’eccesso degli architetti porta alla costruzione di forme -tutte esagerate- e concetti -le colonne corinzie sovrastate da fasci littori, tanto per no farci mancare nulla- a dir poco inquietanti. E’ l’emblema del pressapochismo culturale che vige da queste parti. In cui è arte lo zampillio delle fontane del Bellagio, come è corretto incastonare un intero palazzo in stile francese sotto -non a fianco, badate bene!- la copia ridotta della Tour Heifell (con l’H di ordinanza e doppia l, non si sa mai :-)).
E tra un palazzo e l’altro stormi di produttori di pil, sfidanti le leggi del grande sogno americano a disoccupazione zero, che per qualche dollaro passano la nottata ad inondarvi di bigliettini “20$ off” per la meretrice di turno. Caspita! 20$ di sconto e dove vi capita più un affare del genere ?
Eppure, dopo tutto questo, è anche possibile mangiare discretamente bene a Las Vegas. Pensate che nel mio albergo, il Wynn, c’è pure un ristorante italiano (Bartolotta) che ha arrivi giornalieri da Mazara del Vallo. Pare che tutto il pesce che noi non mangiamo più ce l’hanno loro a Las Vegas. E a noi tocca di mangiare le ricciole che arrivano in gel d’alga dall’Australia.
Si mangia anche bene a Las Vegas, dicevamo, ma meglio evitare pericolose e pindariche sperimentazioni verso l’italiano all’estero e dirigersi verso l’esotico est, che qui negli States insieme al Messicano è quasi una certezza ovunque. Lo chef Hashimoto ha creato una piccola bomboniera, con angolo robata (griglia giapponese), esperti giapponesi all’opera per il sushi ed un pizzico di creatività che non gusta. Tutto però molto dolcemente modulato, sia mai che qui in uno dei migliori alberghi di Las Vegas si scontenti qualcuno con voli troppo alti.
Tutto didascalico, ben realizzato, presentato, servito. Un viaggio, il nostro, tra alcune preparazioni più creative, dove le ostriche e il poke la facevano decisamente da padrone, ed un sushi che è difficile trovar in Italia di questa qualità e presentazione  (mi sbilancio). Prezzi tutto sommato onesti per Las Vegas, un indirizzo in cui almeno non vi avvelenano ! 🙂

La vista dalla sala

L’angolo Robata

Il bancone del bar

Birra giapponese …

… e fantastiche ostriche choccate in salsa piccante al wasabi e champagne e yuzu

ottime melanzane laccate alla soia

Tartara di tonno, salsa agrodolce, alghe

Ottimo sushi e spring roll

Hawaiian poke sushi. Riso, salsa yuzu e miso, sashimi di pesce (tonno, abalone, ricciola, branzino), alghe. Un piatto buono, vario e fine nei sapori e nelle persistenze

Ottimi udon

Il pregio : Una solida e ben realizzata cucina giapponese.
il difetto : il caos dispersivo della sala, poco intima.

Mizumi at Wynn Las Vegas
3131 S Las Vegas Blvd
Las Vegas – Nevada
Stati Uniti
+1.702.770.3463
Aperto sempre
Alla carta: sui 70 dollari a testa
Menù degustazione: 125 dollari

Mizumi at Wynn

Visitato nel mese di Luglio 2012


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Alberto Cauzzi

3 Commenti.

  • Luigi Cremona30 Agosto 2012

    comunque direi che Bartolotta non è pindarico ma di sostanza, e questa non manca davvero ed è di prima qualità senza troppi voli pindarici, anzi si va sul basico

  • alberto cauzzi31 Agosto 2012

    Si, di Bartolotta mi hanno parlato tutti un gran bene. Ho preferito però stare sul "classico" americano ... che pare un ossimoro, ma pensandoci bene :wink:

  • q.b.1 Settembre 2012

    ....azzz questo si che è un giardino... va che roba... altrochè provincia di Torino :-)

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