Osteria pizzeria Pepe, Caiazzo(CE), Norbert
Valutazione



Pregi
Difetti
Recensione Pizzeria
Il sacro fuoco della passione, se presente, è possibile rilevarlo anche in periferie sperdute dell’impero culinario.
E, senza dubbio, Franco Pepe, e i suoi fratelli, ne sono posseduti.
Arrivare in questo paesino dell’alto casertano, a cavallo delle provincie di Caserta e Benevento, lontano da rotte gourmet è sintomatico di altrettanto grande determinazione ma, una volta varcate le soglie del locale dotato di due spartane sale, l’alto magistero nella produzione della vera e genuina pizza napoletana apparirà in tutta la sua succulenza e ricompenserà dei chilometri percorsi.
Il nonno Francesco e il padre Stefano hanno seminato saggezza e conoscenza della nobile arte della lievitazione e Franco ha continuato sfruttando tale patrimonio di sapere sviluppandolo ulteriormente.
L’impasto è esclusivamente lavorato a mano e utilizza farine che, di volta in volta, soddisfano la voglia di perfezione di Franco (in questo momento quella del molino MR di Rovato) con l’aggiunta di materie prime ultralocali di genuina e indiscutibile qualità: il conciato romano del caseificio Le Campestre di Castel di Sasso, la mozzarella di bufala e il fiordilatte del caseificio Il Casolare, le olive di Selvanova, fino ad arrivare alla birreria Karma di Alvignano sono all’insegna del territorio circoscritto e del buono.
La conseguenza? Una pizza di leggerezza assoluta e, oserei dire, di salutare bontà che io e Fabio Fiorillo, con me al tavolo, ancora stiamo festeggiando.
Insieme a Salvo di San Giorgio e la Notizia di Napoli un paradigma imprescindibile della pizza napoletana.
“mise en place”
Crocchette di patate.
Il tipico soffritto o zuppa forte.
la “completa” tradizionale.
Ripieno con scarola riccia, olive caiatine, capperi e acciuga di “Mastro Stefano”.
Particolare del ripieno e, soprattutto, della pasta significativamente sottile.
“Vera pizza napoletana”.
La mastunicola “conciata”, la prima pizza del ‘600(schiacciata con strutto, pepe, basilico, origano, conciato romano “le Campestre” presidio slow food).
Ortolana.
La “nero casertano” con salume di maiale nero casertano.
Ricotta e pere.
Onesto “sospiro d’angelo”.
Particolare.
Insegna.
il pregio: uno dei vertici del triangolo dell’eccellenza della pizza napoletana.
il difetto: Non saprei, forse i dolci, non prodotti in pizzeria, o il mio ritardo nell’esserci venuto per la prima volta.
Pizzeria Osteria Pepe
Piazza Porta Vetere 4 Caiazzo(CE)
Tel +39.0823.868401
Pizze fra i 3,30 e gli 8 euro.
Visitato nel mese di Aprile 2012
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Norbert
Che pizza spettacolare...
AZZ.... CHE PIZZE...
mi sono fatto 600 km per andarci la prima volta e devo trovare il verso di tornarci. al primo boccone a me vennero le lacrime agli occhi,
un locale di cui non ne avevo mai sentito parlare a Caiazzo...ma a vedere dalla recensione e poi alle foto bellissime e invitanti delle prelibatezze dell'osteria, non vedo come non poter andarci. Anzi è d'obbligo. Mi segno l'indirizzo e si va in compagnia della mia allegra brigata.
Assaggiata a Paestum mercoledì scorso quella ripiena con scarola, acciughe e olive: una delizia ! Franco non è certo mediatico come Gino Sorbillo o Gabriele Bonci ma come pizzaiolo ha pochi rivali :-)