Passione Gourmet La Brioschina - Passione Gourmet

La Brioschina

Ristorante
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

Recensione Ristorante
Chi lo dice che a Milano, per provare un’ottima cucina della tradizione sia necessario mettere piede in qualche storica trattoria o osteria? Nella defilata Piazza Carrara, a sud della città, c’è un grazioso ristorante appena sfiorato dal via vai delle automobili che sfrecciano sul naviglio pavese. Interni caldi e rilassanti, un bel camino sempre acceso in inverno e una curata cucina non soltanto tradizionale, rivisitata e alleggerita, che propone anche spunti di creatività ma, sapientemente, senza troppe pretese.
Poco tempo fa, fra queste mura c’era una trattoria in cui si consumavano momenti di spensierata libagione tra una busecca e una cotoletta, con un sottofondo di musica popolare. Della tradizione è rimasta una gran bella traccia nella cucina di Davide Ruggiero, poche esperienze degne di nota, cuoco poco conosciuto, a differenza del suo ristorante, luogo di considerevole piacevolezza e soddisfazione che piace tanto al milanese esigente. Il locale (di recente ristrutturazione) infatti, oltre ad avere una sala raffinata e moderna, è dotata anche di una saletta fumatori e di un dehor per la bella stagione, il tutto a servizio di una cucina solida ed affidabile.
Come detto, alcuni piatti della Brioschina sono saldamente ancorati alla tradizione e denotano una tecnica degna di chi sa il fatto suo in materia di ristorazione di qualità. Qui non c’è improvvisazione.
Si punta alla piacevolezza complessiva del cliente (sono tante le iniziative e gli eventi gastronomici pensati e proposti per regalare momenti romantici, all’insegna della buona tavola) che viene letteralmente preso per la gola, senza dar spazio a più complesse sensazioni. Non sicuramente tra le cucine concettualmente più stimolanti, ma senza dubbio, si sta bene e, soprattutto, si nota tanta passione da parte dello chef.
Noi abbiamo trovato buone concentrazioni e cotture corrette per una cucina comprensibilissima che vede l’utilizzo di ingredienti di qualità, e i cui sapori risultano tutt’altro che aggressivi. Addirittura, forse in alcuni passaggi si è percepita una eccessiva delicatezza: ad esempio, la casoeula necessitava di maggiore sapidità per essere perfetta. Ma è giusto parlare di pecche, normalmente, quando si riscontrano situazioni speculari a questa.
Circa la cantina, è possibile sfogliare una carta dei vini intelligente, nettamente diversa dalle, ormai omologate, carte dei ristoranti gourmet nei quali si trovano gli stessi e identici prodotti. Non aspettatevi bottiglie pregiatissime (se pur qualche etichetta blasonata non manca), bensì qualcosa di più modesto, ma frutto di approfondita ricerca.
Abbiamo avuto un unico disappunto, che però attiene più al servizio (tra l’altro buono), al momento della mescita del vino nel calice, avvenuta lontano dai nostri occhi, quanto ci saremmo aspettati, a questi livelli, che venisse fatta direttamente al tavolo. E’ sempre interessante e piacevole assistere al momento didattico in cui il sommelier, dopo la mescita, mostra la bottiglia scelta e, ancor meglio, ne descrive le caratteristiche.
Il locale è aperto solo di sera e, dopo aver pagato il conto, al momento in cui si esce, si viene omaggiati da una sorpresa golosa, direttamente dal laboratorio di casa: “Profumi di Forno”, per avere un ottimo risveglio l’indomani.

Pane, pizza e focaccia di provenienza dal laboratorio di panificazione in cui è possibile acquistare diverse golosità, dolci e salate

Accompagnati da un notevole olio siciliano (alla maniera di Aimo)

L’entrata è una zuppa di cipolle, dal retrogusto piccante. Abbastanza rischiosa, ma noi abbiamo gradito.

Bollito all’extravergine, accompagnato da diverse salsine quali senape, wasabi, salsa verde, confettura di cipolla. I classici pezzi di carne del bollito vengono cucinati in oliocottura, per una consistenza ancora più morbida. Ottimo e cottura riuscitissima (è una tecnica che se non utilizzata in modo adeguato ed esperto, ha una riuscita disastrosa).

Spaghetti alla chitarra con animelle di agnello e peperoni. Golosi ed equilibrati.

La cotoletta (alta) perfettamente croccante e asciutta fuori e rosata internamente, con patate e scalogni arrostiti.

Arriva la padella di rame con la Casoeula de lat che vede l’utilizzo di parti di un maialino da latte.

Viene servita con polenta.

Pre-dessert, panna e limone

Il semplice Tortino al cioccolato con the verde. Basico ma godibile.

Il post-dessert: la tradizionalissima Barbajada milanese.

Piccola pasticceria, sempre nel solco della tradizione (in questo caso carnevalesca).
Non perdetevi il caffè
Quello fatto con la moka..

Interni

Il pregio: Una cucina affidabile in una piazza difficile.
Il difetto: la mescita del vino del servizio a calice non viene fatta davanti al commensale

La Brioschina
Edoardo Ruggiero
Piazza Carrara 21, Milano
Tel : +39.02.89501177
Chiuso : aperto solo di sera, chiuso la domenica
Prezzo menu degustazione € 50
Prezzo alla carta € 55

www.labrioschina.it

Visitato nel mese di Febbraio 2012


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Leonardo Casaleno

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