Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Ogni volta che arriva questo periodo dell’anno un desiderio irrefrenabile di andare in Langa mi pervade, saranno i colori delle colline, i profumi del mosto o più probabilmente la voglia di assaggiare i primi tartufi :-), ma non c’è niente da fare non resisto e parto.
Una delle mete classiche di questo mio girovagare è il ristorante di Massimo Camia, che frequento fin dai tempi in cui si trovava nella piazza principale di Barolo.
Oggi il ristorante si trova in mezzo alle vigne della cascina Zoccolaia sulla strada che da Barolo porta a Monforte e finalmente dispone di una bella sala e soprattutto di una splendida veranda affacciata sulla tenuta di proprietà.
La cucina è di stampo classico langarolo con largo utilizzo di materie prime locali di alta qualità, i piatti vengono però proposti in chiave moderna con un parco uso di grassi e un occhio di riguardo alle presentazioni. Il “manico” dello chef si vede prima di tutto nella pulizia e nella centralità dei sapori e nella perfezione millimetrica delle cotture che rendono questi piatti diversi dalla maggior parte delle proposte dei locali della zona.
La carta dei vini permette di spaziare agevolmente in tutto il panorama enologico nazionale ed internazionale anche se è naturalmente incentrata sui grandi vini a base nebbiolo.
Si comincia con pane e grissini fragranti
seguiti da tre piccoli stuzzichini
e dal saluto della cucina
una versione del classico vitello tonnato qui proposto con salsa di soia al posto delle uova.
La carne cruda battuta al coltello viene servita solo con un filo d’olio, ma con la possibilità di personalizzarla con aglio, grani di senape e peperoni crudi.
L’uovo basotto con fonduta di toma della Val Casotto, topinambur spadellati e croccanti è un piatto goloso e appagante che abbiamo provato anche con l’aggiunta di un poco profumato e ancor meno persistente tartufo.
I ravioli ripieni di toma hanno una pasta gialla, sottile e fragrante e un ripieno voluttuoso e appagante e scontano soltanto la troppa sapidità del burro e la solita poca personalità del Divin tubero.
La coscia di coniglio in leggera panatura, peperoni e cipolle in agrodolce, che chiude la parte salata del pranzo, è perfetta sia per la cottura che per la qualità della materia prima.
Buoni e golosi i dolci soprattutto la sablé di pesche e gelato all’amaretto ma anche la variazione di mandorle è nel suo genere un dessert piacevole e gourmandPer "gourmand" si intende una persona amante della buona tavola, in particolare delle preparazioni di stampo classico, un cultore della gola. Ghiottone.... Leggi.
Questa volta, complice il tartufo, la piacevole tavola di Camia è risultata leggermente sottotono, anche se la sua valutazione complessiva, anche in funzione delle numerose visite susseguitesi mie e dei miei compagni di viaggio, è quella riportata. Una tavola della tradizione opportunamente rivisitata che vale sicuramente la sosta.
il pregio : una tavola che dona certezze, quasi sempre
il difetto : il tartufo, a questi livelli, va servito solo se di ottima qualità
LOCANDA NEL BORGO ANTICO
Barolo (CN)
tel (+39) 0173 56355
chiuso: martedì; mercoledì a pranzo
Ferie: variabili
Alla carta circa 80 euro
Menu: la tradizione 80 euro
I piatti del cuore 70 euro
Visitato nel mese di Ottobre 2011
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Luca Canessa
Bello, di sostanza, materico e ben comprensibile negli elementi singoli. Non è arte ma sana e onesta CUCINA. LAMAX61°
Tutto giusto, ma anche per me Crippa ha almeno due marce in più :-)
Provato più volte, bravo ma discontinuo in maniera a volte sconcertante.