Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Lo scenario è quello mozzafiato di Ravello, terrazza naturale sull’incantevole panorama della Costiera Amalfitana. In questo contesto, magico di per sè, Villa Cimbrone è, se possibile, ancora più speciale sita com’è in posizione ideale per godere di una vista di una bellezza addirittura struggente.
In un contesto del genere è facile, naturalmente, predisporsi al meglio. Nel caso di specie aiutati da un’accoglienza calda ma impeccabile che si trasformerà nell’arco di tutta la cena in un servizio di altissimo livello come da tempo non ci capitava di incontrare (soprattutto, ahinoi, nella nostra amata Campania).
Personale di sala attento, veloce, discreto, addirittura elegante nelle movenze. Tutti sono in grado di illustrare perfettamente agli ospiti ogni piatto e mostrano una ottima padronanza delle lingue (almeno inglese e francese a quanto ci è capitato di sentire). Complimenti davvero all’ottimo Antonio Amato ed a tutta la sua squadra di sala che non sbaglia un colpo
Anche la Carta dispone al meglio: stagionalità, un occhio al territorio (che non guasta mai) ed abbinamenti intriganti.
Si parte bene con Lamelle di Anatra ai sentori di cannella con purea di mele, semola fritta all’amaretto, salsa di aglianico passito (foto di apertura). Cottura dell’anatra a regola d’arte e felice il connubio con la purea di mele, correttamente non troppo dolce. Piatto sicuramente riuscito.
Nell’Astice in pan brioche profumato agli agrumi con caviale di melanzane, colata di burrata e croccante di olive nere, l’ottima materia viene perfettamente arricchita dagli altri sapori proposti in abbinamento ed li tutto risulta perfettamente armonico.
I Tagliolini alle alghe con taratufi, ricci di mare ed erba cipollina tecnicamente ben eseguiti ci lasciano però perplessi per la presenza del tutto inaspettata della salsa di pomodoro. Che non giova a nostro giudizio né ai taratufi, né ai ricci di mare. Noi proveremmo a farli bianchi … ma non siamo cuochi, per carità!
Il Risotto, pepe di sechuan gamberi rossi e sfusato amalfitano
non convince appieno per il riso, che oppone troppo poca resistenza alla masticazione (leggi consistenza non proprio ideale) e per l’eccessiva dolcezza di fondo che rende il piatto un po’ stucchevole.
Il livello sale nuovamente con la Cernia all’olio con pesto di lattuga di mare, salsa di olive taggiasche, patate allo zafferano e caviale.
Piatto perfetto, materia prima impeccabile rispettata dalla felice mano del cuoco.
Quindi una classica zuppa di pesce ben eseguita e sufficientemente ricca.
Piuttosto classico anche il dolce, una buona Variazione di cioccolato.
Carta dei vini di ottimo livello sia sul versante italiano che estero e particolarmente ricca in tema di vini campani. Conto adeguato al contesto.
Ad Majora
il pregio : location da favola e servizio impeccabile
il difetto : alcuni piatti poco convincenti
Il Flauto di Pan
Via S. Chiara, 26
Ravello (SA)
089 857459
Aperto tutti i giorni solo la sera
Menu degustazione 70/100 euro v.e.
Alla carta 80 euro v.e.
visitato nel mese di Agosto 2011
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Giovanni Gagliardi
ma come pretendi che mi legga la tua recensione se non riesci neanche a fare una foto ai piatti. bravo giovanni, recensione impeccabile, peccato che non ci capisci niente e che il ristorante ha preso anche la stella michelin. impara a fare il tuo lavoro poi critica quello degli altri, ci vuole poco a fare critiche vuote e senza fondamento.