Passione Gourmet Laite, Chef Fabrizia Meroi, Sappada(BL), Norbert - Passione Gourmet

Laite, Chef Fabrizia Meroi, Sappada(BL), Norbert

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

17/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 12-2024

Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui

 

Recensione ristorante.

Il paese di Sappada è lontano da tutto ma il Laite non può non essere nei cuori di chi ha avuto la fortuna di andarci.

Il numeretto, cui diligentemente ci atteniamo, esprime la cifra della pur considerevole cucina, che lo pone comunque tra i primissimi esercizi italiani.

Un ristorante talvolta, però, è anche, e soprattutto, ben altro. Armonia, umanità, piacevolezza, in parole povere il benessere cui noi tutti aspiriamo in questo luogo qui è una garanzia.

Il buon Veronelli aveva saggiamente istituito la categoria dei ristoranti del cuore, e, francamente, non saprei proprio dove altro mettere questa piccola bomboniera che per me, ma so di non essere solo, è costantemente in cima alle mete immaginarie. Sempre.

Descrivere la sapientissima umiltà e affabilità con cui Roberto Brovedani fa gli onori di casa e propone percorsi enologici mai banali, mai scontati, mai superficiali(a mio avviso uno dei pochi sommelier cui affidarsi tranquillamente e quasi doverosamente)è impresa davvero ardua. In tali situazioni possono venire in aiuto gli episodi per rendere l’idea e allora, ad esempio, mi ricordo di lui nel gennaio o febbraio 2009 col polso rotto da poco e ingessato, destreggiarsi amabilmente fra i tavoli a dispensare bontà e spiegazioni come nulla fosse. Che Iddio ce lo conservi per cento anni.

O Fabrizia Meroi, furetto della cucina, praticamente autodidatta, toccata dal sacro fuoco del talento, capace di una grandissima cucina territoriale, dalla quale è capace di tirare fuori il meglio di ogni elemento per proporlo, amplificato ed esaltato nelle proprie caratteristiche, ai suoi clienti.

Una formidabile accoppiata col dono di creare sempre nuove aspettative, ogni volta puntualmente soddisfatte.

E come i tipici Gerschtemendlan, gli spaventapasseri in paglia della tradizione sappadina, rappresentano, ognuno con la sua peculiarità ben sottolineata, personaggi, più o meno reali, dell’immaginario collettivo di questo lembo delle dolomiti, non dubito che anche questa magica coppia possa ritagliarsi il giusto spazio nella memoria storica degli appassionati di alta ristorazione e non solo.

Nelle magnifiche due salette di questa piccola stube pluricentenaria amorevolmente riadattata ad antro di delizie ecco in rapida successione il menù mano libera che ho assaggiato a luglio:

Zucchina e sgombro affumicato con tuile ai peperoni e salsa al taleggio

Kebab di salmone ricoperto di sesamo, divina maionese integrale di senape, fagiolini di soia

Parmigiana alla sappadina: millefoglie con melanzane, pomodori, crema di formaggi freschi e maionese alla maggiorana

Tutte pietanze accostate alla mineralità del Pouilly-Fumè del Villa Paulus 2008 di Masson-Blondelet

Si prosegue con le animelle di vitello con funghi porcini, salsa agli spinaci e foie affumicato

E gli squisiti tagliolini di riso venere con porro, curry e trota affumicata

entrambi accompagnati dal più aromatico Les Terres Nouvelles 2008 di La Prèceptoire de Centernach, grenache e macabeu dei Pirenei orientali

Gli gnocchetti di salmerino in brodo di zucchine e funghi gialletti

accompagnati dal Gamla 2008 elegante Pinot Noir israeliano

Perfetti gli gnocchetti all’uovo con bieta, parmigiano, pancetta croccante e burro fuso

associati al Pinot Noir, stavolta friulano, de Le Due Terre

A chiudere il classico cervo cotto a bassa temperatura(sic) con punte di abete e verdure grigliate

e la Sopa coada, eccellente pasticcio di piccione cotto a lungo, rivisitazione della Meroi di uno storico piatto trevigiano

accompagnati dal Montepulciano d’Abruzzo 2008 di Torre dei Beati

Dopo la macedonia di zuppa e verdura con gelato all’olio di oliva

Ecco gli assaggi di dolci col canederlo di meringa con salsa al pistacchio e croccante di fragole, zabaione al sambuco con frutti di bosco e biscotto alle mandorle, cheesecake di yogurth con marmellata di pesca e tiramisù

che precedono il prato delle dolomiti, con base di yogurth, granella di biscotti e yogurth stesso, cioccolato, gelato di menta ed ortica e fiori eduli, dolce di chiara matrice spagnola, la cui versione sappadina è piacevolmente convincente.

Si va via in una già fredda domenica di luglio con un senso di malinconia non disgiunta dall’ebbrezza che regala il pensiero della prossima visita.

il pregio : un pendio erboso(laite)nel nostro cuore.

il difetto : Un luogo lontano.

Ristorante Laite

Borgata Hoffe 10 Sappada(BL)

Tel. 0435469070

Chiuso mercoledì e giovedì a pranzo.

Carta 80 euro menù degustazione 100 euro.

Visitato nel luglio 2011

 

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Norbert

4 Commenti.

  • Caporalgourmet6 Settembre 2011

    Il mio posto del cuore. Due persone straordinarie. Il posto dove le solite discussione che leggo in questi lidi, tra chi ama la cucina cerebrale e chi la denigra, non hanno senso. Io amo Lopriore, forse è la cucina che mi entusiasma di più in questo momento, ma non posso fare a meno di andare almeno una volta all'anno al Laite e se abitassi nel raggio di 100 km da Sappada invece che 550 ci andrei almeno una volta al mese. E' il posto dove sentirsi a casa e chiaccherare con un amico appassionato di Tex Willer come me (Roberto). L'unico ristorante che io conosca in cui prima della fine del pranzo si chiacchera amabilmente con i vicini di tavolo, questo sempre grazie a Roberto. Per quanto sono sempre stato bene da loro, gli darei anche 18 ma so che non è obbiettivo, comunque in qualsiasi parte d'Italia abitate trovate la maniera di andare al Laite perchè è un'esperienza unica. Saluti.

  • Tito6 Settembre 2011

    Bella recensione. Ha scatenato una voglia irrefrenabile di visitare questo posto incantato!!!

  • Andrea Federici6 Settembre 2011

    Per il suo pregio è sul podio dei miei ristoranti d'Italia. Per il difetto ... ahimè ci sono stato solo 1 volta :-(

  • Luca28 Febbraio 2013

    Descrizione perfetta! Soprattutto di Roberto, ma vorrei ricordare anche Fabrizia che a fine cena è passata a parlare con tutti i commensali e non per due battute rapide: è deliziosa quanto il cibo che prepara. Il mio unico errore - oltre a non esserci ancora tornato! - è stato non affidarmi a Roberto per il vino se non a fine cena: non per arroganza, non conoscevo il ristorante e ci sono capitato quasi per caso. La prossima volta non sbaglierò!!!

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