Passione Gourmet Quod Libet, Nocera Inferiore (SA), di Fabio Fiorillo - Passione Gourmet

Quod Libet, Nocera Inferiore (SA), di Fabio Fiorillo

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

12/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 12-2024

Recensione Ristorante

Non è facile fare ristorazione in un territorio economicamente non florido. Non è facile fare ristorazione quando un tiepido venerdì sera di inizio Aprile alla fine della serata avrai occupato si e no dieci coperti.

E’ difficile, non lo scopriamo oggi. Eppure il titolare, tra l’altro esperto barman, Francesco Cibelli, in sala, ed il cuoco Raffaele Pappalardo, in cucina, sono due trentenni con una discreta esperienza e tanta voglia di fare, di dare un’alternativa non scontata ad un panorama locale omologato.

Il Quod Libet è un laboratorio culinario in cui, almeno nelle intenzioni, si cerca di fare ricerca valorizzando i prodotti che l’agro nocerino-sarnese sa offrire. La realtà, però, è distante dalle, crediamo, rosee aspettative dei titolari. C’è ancora tanto da migliorare, le materie prime sono selezionate, ma è l’esecuzione dei piatti a lasciarci in alcuni casi interdetti. Terra e mare sono egualmente presenti in un menu che alla lettura ispira. Fiduciosi selezioniamo numerose proposte, così da avere una chiara panoramica dell’offerta gastronomica. La crema di ceci con scuncigli pastellati al nero e maruzzielli piccanti risente di un tocco eccessivamente gentile nella dosatura del sale, che non fa apprezzare in pieno la pur interessante idea.

Stesso problema lo evidenzia la seppia cotta a bassa temperatura in olio extravergine d’oliva con maionese di patate su macedonia di verdure.

Discreto, invece, il carpaccio di fassona piemontese marinato alla birra, con uovo croccante (non propriamente tale) e crema di ricotta salata.

Poco sapida (tre indizi fanno una prova) è la cicoria di campo ripassata con gamberi bianchi avvolti in finocchio selvatico ed “espresso” del suo brodetto.

La pasta e patate “Pappalardo”, che evidenzia una certa sicumera dello chef, sarebbe anche buona se non vi fosse la pancetta croccante, decisamente ridondante.

Il risotto vialone nano al peperone crusco, alici salate, stracciata di bufala e carbone di cipollotto nocerino, sufficientemente mantecato, non ha un sapore ben definito. Fatta eccezione per la stracciata di bufala, abbiamo difficoltà ad identificare gli ingredienti al palato.

Il raviolo ripieno di scarola e conciato romano su vellutata di pomodoro di Corbara, non lo abbiamo gradito, sia per la cottura non felice della pasta, sia per il non perfetto dosaggio degli ingredienti, con pomodoro decisamente invasivo.

Buono il baccalà con broccoli, cigoli e peperone crusco gratinato, la cui cottura in carta fata preserva tutti gli umori, senza intaccarne la delicata consistenza.

Il boccone di ricciola, di discreta qualità, è annichilito, purtroppo, dalla pancetta croccante che lo avvolge in una morsa letale, e non di certo ingentilito dalla frittata di broccoli che funge da piedistallo e dalla salsa a specchio di pomodori gialli.

La trilogia di agnello con triade di patate è apprezzabile, anche se la presenza del pomodoro corbarino non è di facile intelligibilità.

I dolci non lasciano il segno. La rivisitazione della pastiera, con il solo ripieno servito a mo’ di polpetta fritta e salsa al cioccolato aromatizzato ai fiori di arancio, fa rimpiangere la versione originale. Il variegato di arancia di S. Egidio del Monte Albino, viene presentato in versione mousse, di gusto poco concentrato, gelatina, ben fatta, e gelato, trascurabile, dal forte sentore pannoso.

E’ evidente che soprattutto in cucina si debba lavorare, e non poco, per riuscire a trovare il bandolo della matassa. Le idee ci sono, ma i difetti di esecuzione sono evidenti. Diamo spazio a questi ragazzi, il Quod Libet è aperto da poco meno di un anno, crediamo e speriamo che con il tempo riusciranno a far tesoro degli errori, per offrire un’esperienza gastronomica più adeguata alle loro possibilità.

Il pregio: utilizzo e promozione di materie prime del territorio dell’agro nocerino-sarnese.

Il difetto: palesi incertezze nell’esecuzione dei piatti

Quod Libet

Via Vescovado 27

84014 Nocera Inferiore (SA)

tel: +39.0810130822

cel: +39.3347378580

Chiusura: Lunedì

prezzo medio: 40 euro per un pasto completo alla carta

info@quod-libet.eu

http://www.quod-libet.eu
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Fabio Fiorillo

1 Commenti.

  • jhonwatson7 Agosto 2012

    ciao, E’ evidente che soprattutto in cucina si debba lavorare, e non poco, per riuscire a trovare il bandolo della matassa. Le idee ci sono, ma i difetti di esecuzione sono evidenti. Diamo spazio a questi ragazzi, il Quod Libet è aperto da poco meno di un anno, crediamo e speriamo che con il tempo riusciranno a far tesoro degli errori, per offrire un’esperienza gastronomica più adeguata alle loro possibilità.

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