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Parigi … Restaurant Sola

Avviamo con questo reportage la collaborazione con “il nostro inviato speciale nella ville lumière”. E’ un italiano giovanissimo e appassionato di cucina che vive oltralpe e che sfrutta la grande occasione di vivere in una delle capitali mondiali dell’alta cucina. A dargli supporto redazionale il francofilo Orson. In questa sezione, denominata “Radio Casserole. Saranno Famosi ?” ospiteremo gli interventi di alcuni amici lettori che contribuiscono costantemente con un gran numero di segnalazioni da ogni parte del mondo.

A Parigi la collaborazione con il Sol Levante è cominciata da molto tempo, con precursori come Tateru Yoshino dello Stella Maris e Yoshimasa Watanabe del poco noto Les Cartes Postales a iniettare rigore nipponico in una cucina francese di impronta classica. Oggi però il fenomeno non è più una curiosità di nicchia, ma assume dimensioni sempre più significative se è vero che si contano nella sola capitale una buona decina di recenti aperture di interessantissimi ristoranti in cui avviene con successo questo incontro (e numerose ce ne sono nella ben più piccola Lione). Tra le più promettenti va inserito senz’altro questo Sola, sul cui avvenire stellato è facile scommettere.

Situato nel 5° arrondissement, vicino all’elegante hotel Colbert, vede in cucina una riuscitissima abbinata tra lo chef Hiroki Yoshitake, che ha alle spalle collaborazioni con Pascal Barbot e William Ledeuil, e il pasticciere Hironobu Fukano, che ha studiato alla scuola di Pierre Hermé. Ambiente molto essenziale, pietra e travi a vista, sala principale con mise en place essenziale, piano sotterraneo “alla giapponese”. Servizio discreto e professionale, teso a lasciare tutto lo spazio alla cucina.
Questa, è di chiara matrice Barbot nella estrema pulizia dei piatti: nessuna sbavatura, nessuna ridondanza, cotture perfette. Solo menu carta bianca a prezzi decisamente onesti (€ 35 e € 50 a pranzo, € 45 e € 60 la sera) e carta dei vini con belle scelte a prezzi stimolanti. Bella anche la carta dei saké, curata dal proprietario Youlin Ly, già a capo dello Youlin, il primo “Izakaya” (una sorta di saké bar) parigino (e titolare di un interessante blog ).

Una rapida successione dei piatti degustati in una visita di marzo, accompagnati da una cuvée Frédéric Emile 2002 di Trimbach:

Vellutata di cavolo cinese, foie gras laccato al miso

Gioco di verdure crude: taccole, mela verde, uovo poché e succo di piselli con aceto di yuzu

Tempura di scampi e jus cedrat

Cappasanta, sedano, gel dashi

Branzino con purea di cavolo, farro, broccoli, rape e cicorie

Guancia, il suo brodo patate

Variazione di the earl grey, gelato, tuille e gel arancio e mango

Restaurant Sola
12, Rue de L’hotel Colbert
Paris
TEL: +33.0143.29.59.04

www.restaurant-sola.com

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