Ristorante Roscioli, Roma, di Alberto Cauzzi

VALUTAZIONE

Cucina Classica

15/20

PREGI
DIFETTI

390

Recensione Ristorante

Ma perché i fratelli Roscioli non aprono una succursale a Milano ? questa è più di una preghiera, vi avviso che è una minaccia. Caspita! avessi un posto così nella mia città avrei già dilapidato 5 patrimoni. La sera che vuoi fare un aperitivo accompagnato da due sfiziosità di grande qualità, la sera che vuoi cucinare alla tua amata un pranzetto prelibato fatto di stratosferiche materie prime ed eccellenti vini in accompagnamento, il pranzo in cui ti senti materico, primario e vuoi toglierti lo sfizio di una grande matriciana con un gigantesco guanciale, o un carpaccio di waghyu con parmigiano 36 mesi, o un imperioso hamburger di chianina, o degli eterei tortellini alla bolognese in brodo di pollo di Bresse.

390
E’ l’ultimo avviso che vi faccio, Fratelli Roscioli, o venite a Milano o vi boicotterò in tutti i modi. Non farò altro che parlar male di voi, dei vostri infimi prodotti, della vostra infima cucina, della vostra assurda selezione di vini … Lo sapete che non riuscirò a fare nulla di tutto questo ma io ci proverò lo stesso, con tutte le mie forze. Perché non è giusto che rinunci ad un luogo così solo perché sta a 3 ore di treno da me, devo averlo sotto casa …
Roscioli è un punto di riferimento, Roscioli a Parigi avrebbe già una stella, Roscioli mette d’accordo tutti gli amici a cui l’ho consigliato, dall’accanito gourmet, al cuoco in carriera, al banchiere in cerca di un punto di ristoro. Roscioli sembra aver scoperto l’acqua calda, cura la materia prima, la seleziona sapientemente, la presenta semplicemente, la fa pagare il giusto prezzo. E quindi ha vinto la sfida qualità-sostenibilità. Bravi Fratelli Roscioli. Venite a Milano, vi Prego !

Insalata di carciofi cotti e crudi con rucola selvatica, pinoli, noci e carote

390

Linguine di gragnano con salsa di porri e gamberi e lamelle di carciofi fritti

390

Carpaccio di bresaola Wagyu beef, parmigiano 36 mesi ed aceto balsamico tradizionale di modena

390

Costolette di agnello di carpineto alla griglia con tortino di cime di rapa al peperoncino e salsa al caprino langarolo agrodolce

390

il pregio: La grandissima materia prima.

il difetto: I tavoli angusti e poco distanziati, nonchè il pagamento del pane, seppur quest’ultimo fantastico.

Ristorante Roscioli
Via dei Giubbonari, 21
00186 Roma
Tel: +39 06 6875287
Ci si diverte da 30 euro in su 🙂

www.anticofornoroscioli.com

Visitato nel mese di Novembre 2010

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Alberto Cauzzi

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43 Comments

  1. ilbeonefotografo ha detto:

    … io ci passo davanti un giorno si e un giorno … pure… devo sempre resistere nel non cedere in tentazione dal sedermi al tavolo (confermo però la piccola distanza che li divide) o dal comprare. Spesso mi oriento al suo forno… a due passi. La pizza bassa e croccante è eccezionale.

  2. Norbert ha detto:

    Eh eh eh materico all’ennesima potenza…..
    Un must assoluto a Roma…
    Per non parlare poi della cantina.

  3. Antonio Scuteri ha detto:

    Lo adoro. Ma quasi mai riesco a prendere piatti cucinati. Mi lascio troppo intrippare dai fantastici formaggi e affettati

  4. leo ha detto:

    Per me la migliore carbonara di Roma. Ecco l’ho detto…

    Dice: >e l’hai assaggiate tutte ?no, ma quelle reputate migliori sì !< :-))

    • The Dark Knife ha detto:

      Anche Felice al Testaccio non scherza. Anche se usa il rigatone (considerata la pasta per la carbonara), io preferisco lo spaghettone.

      • leo ha detto:

        Per quello che vale my opinion (cioè poco o niente 🙂 ) Felice al Testaccio a Roscioli e a Arcangelo non gli lega nemmeno i cintoli delle scarpe, sia come qualità e preparazione del piatto sia come rapporto q/p. Per carità, buona sia la carbonara che l’amatriciana ma credevo meglio.. sostenuti poi i prezzi dei secondi piatti (banalotti, oserei dire)

    • alberto cauzzi ha detto:

      Invece la più famosa e la migliore per me è quella di Arcangelo Dandini. Ma temo tu non sia d’accordo vero ?
      Comunque le paste in genere di Roscioli sono di ottimo livello, anche quella al pomodoro. Per mia figlia molto superiore a quella di un noto tristellato della capitale 😉

  5. paulbert ha detto:

    Nulla da dire sulla qualità e la ricerca delle materie prime. Il trattamento però, per tutti, è da ignaro turista americano o giapponese: prezzi molto alti e servizio sbrigativo.

  6. Luigi Cremona ha detto:

    Ma come, Alberto, vieni sotto casa mia e non me lo dici? Comunque mettiti l’ animo in pace Roscioli ce lo teniamo stretto

    • alberto cauzzi ha detto:

      Ciao Luigi … il fatto è che ho la fortuna di avere clienti romani che mi ascoltano, pertanto i miei pranzi di lavoro sono spesso svolti qui 😉

    • Carlo ha detto:

      ci son stato settimana scorsa, il ragazzo che ci ha serviti era preparato sopra la media degli stellati italiani, e anche molto più simpatico. che poi non ci debba aspettare il servizio salameleccoso è evidente anche solo osservando il locale dall’esterno. Vero che è costosetto, ma è vero anche che la sera prima in un altro locale romano NON stellato ho speso esattamente il doppio mangiando una cucina certo più elaborata ma non (dal punto di vista del punteggio) migliore.

      • Antonio Scuteri ha detto:

        Beh, Carlo, difficile che un ristorante aperto da due mesi sia già stellato:-D
        Comunque secondo me i due locali non sono paragonabili utilizzando la stessa scala di punteggio. Ma questa è una mia opinione

        • Carlo ha detto:

          apposta ne sono state create 2…non stellato era riferito al fatto che a mio parere troppi ristoranti aprono con prezzi in linea con locali che hanno già determinati riconoscimenti

          • Antonio Scuteri ha detto:

            Sì, questo è vero. C’è anche da dire che i piatti del locale al quale riferimento più o meno costano quanto quelli della pizzeria nella quale sei andato il giorno dopo 😀

        • Carlo ha detto:

          grrrrrrr che fai giri il coltello nella piaga?

  7. Luigi Cremona ha detto:

    beh la prossima volta ci faremo almeno un aperitivo, con un pezzo di pizza rossa al forno Roscioli (accanto a 20 metri) , buona da morire!

    • Tuna ha detto:

      nooooo, quanti ricordi! Sono una romana che vive a Milano da diversi anni e la pizza bianca o rossa di via dei Chiavari di quando avevo 16 anni m’e’ tornata davanti tutta d’un botto. Grazie per avermi fatto saltare rapidamente all’indietro e mi unisco alla preghiera di avere i Roscioli anche a milano, che qui, di tentativi di robe romane … brutte robe!

  8. marco ha detto:

    la miglior carbonara della mia vita! e poi ci si potrebbe perdere curiosando tra gli scaffali e il banco di prelibatezze gastronomiche. da andarci assolutamente con i soldi contati!

  9. mario fanfasi ha detto:

    un giorno qualunque a pranzo

    seduti sui trespoli del bancone vicino alla cassa
    passaggio di persone con cappotti e abbigliamento invernale umidiccio…

    piatto di pata negra (non quello top) + acqua + cestino di pane + 2 bicchieri di rosso princic (da una magnum a portata di mano) = euro 53 euro

    w chateaubriand avenue parmentier

    mario

  10. giancarlo maffi ha detto:

    veramente grande. fra carbonara e cacio e pepe non mi so decidere. infatti le prendo entrambe. e comunque è forse l’unico posto dove si puo’ accettare a cuor leggero di pagare il pane

  11. Lorenzo linguini ha detto:

    Carbonara, cacio e pepe, matriciana… Ok tutto vero…
    Ma provate lo spaghettone Burro & Alici o il Baccalà nero al foie gras… Là si comprende la potenza dello chef! 😛
    Roscioli thats ammmorre! <3

  12. Piperita Patty ha detto:

    Secondo me Roscioli non è un ristorante ed il 15 non gli rende giustizia, merita 3 delle vostre bombe a mano 😛

    • Antonio Scuteri ha detto:

      Ma tu chi sei, l’amica di Gianluca? 😛

    • Carlo ha detto:

      i prezzi non sono proprio da trattoria….

      • Piperita Patty ha detto:

        Non è che nelle trattorie segnalate regalino proprio il cibo, mi sembrava sbagliato indicare come difetto i tavoli angusti quando dovremmo solo dire grazie perchè esistano questi pochi coperti. Volendo potremmo definirla una gastronomia con cucina, non c’è intento polemico ma solo che fa ridere vederlo a pari punti con veri ristoranti, tutto lì.

        ps. Gianluca “il salentino” lo tirerei sotto in auto 😛

        • Carlo ha detto:

          e se cucinano da buon ristorante vogliamo fargliene una colpa? D’altronde se vai a spiluccare tra fegato grasso salmone ostriche, alla fine c’è tutto l’armamentario di “alti cibi” proprio più dei ristoranti che delle trattorie..poi il confine a volte è labile. Dillo a Cauzzi che sta aspettando la mia scheda di un locale, pensa te, proprio salentino, che non so decidermi se piazzare tra le trattorie o i ristoranti 😉 .
          Credo che per questo Gianluca ci sia la fila come al McDrive…

        • alberto cauzzi ha detto:

          Dalle nostre parti un 15 è un signor voto, chiedere a Scuteri info in merito 🙂
          Detto questo non molto tempo fa scrissi un pezzo provocatorio, ma neanche troppo, sul forum del Gambero Rosso intitolato “Roscioli, il miglior ristorante di Roma”. Prendetela come volete ma Roscioli è ancor oggi, per un insieme di fattori, tra le prime mie scelte nella capitale … a voi la palla ora 😉

          • Antonio Scuteri ha detto:

            Confermo che, soprattutto a Roma, ll 15 è un signor voto. Diciamo che equivale al 17 in altre parti d’Italia 😀

            PS: Alberto, aspetto dal 14 settembre scorso (ne ho mail di prova) il tuo invito in un locale culto al quale mi devi convertire 😀

  13. paulbert ha detto:

    nessuno gli ha risposto,
    ma il sig. mario fanfasi ha centrato il punto della discussione

    • Norbert ha detto:

      Caro Paulbert
      Il Pata Negra, anche quello non al top del top( parliamo del bellota de bellota da almeno 180-190 euro al kg), comunque costa diverse, ma molto diverse, decine di euro al kg.

      Senza nulla togliere all’ottimo Chateaubriand e Co. in cui è la mano dello chef a regnare sovrana, ma dove col cacchio che ti mettono materie prime alla Joselito altrimenti i loro allettanti menù non potrebbo attestarsi sui 50 euro circa.

      Informazione si.
      Superficialità no, grazie pliiis….

      • Orson ha detto:

        E sul servizio dello Chateaubriand ci sarebbe molto da dire.
        Sbrigativo no, in effetti se c’è una ragazza carina al tavolo, i camerieri cercano di “dragarla” con grande dedizione…;)

        Sulla carta dei vini, poi, non c’è confronto. Piccola e ben fatta (molto nell’air du temps) quella di Inaki, ma strepitosa quella i Roscioli.

        A scanso d’equivoci, da queste parti siamo fan di entrambi i locali, ma per una volta che non abbiamo da invidiare i cugini ci teniamo a dirlo;)

        • alberto cauzzi ha detto:

          Aggiungiamo che in Avenue Parmentier si mangia quello che decide Inaki ogni giorno, punto a capo. Da Roscioli c’è una carta, una ampia carta con tante scelte. Differenza non trascurabile. Due cose diverse, imparagonabili.

      • paulbert ha detto:

        ciao norbert

        lo sappiamo tutti che il locale dei bei barbuti francesi non ha nulla a che vedere con quello dei due fratelloni romani

        la qualità si trova solo a via dei giubbonari
        ma il ricarico…
        e ti assicuro che il bellota al tavolo ha un salto esponenziale di prezzo

        tutto qui, solo informazione

    • Antonio Scuteri ha detto:

      E’ un dato di fatto: Roscioli è caro, molto caro. Se lo si ritiene troppo caro basta non andarci

      • Carlo ha detto:

        in effetti con 30 euro ci si diverte pochino….1 piatto. pane e un bicchiere di vino. meglio precisare che andando alla carta non si scenderà sotto i 60-65. Precisando che il mio vicino ha ordinato l’hamburger di mozzarella, l’amatriciana e l’hamburger di carne, ricevendone gli auguri del cameriere. Le porzioni sono molto abbondanti. Uno dei pochi locali dove 2 piatti e dolce bastano (io e mia moglie anche abbiamo oltre a primo e secondo smezzato un antipasto, ma l’antipasto erano 3 etti di bufala, con i condimenti oltre le 1000 kcal!) .

  14. Michele ha detto:

    Non economico ma posso anche capirlo.
    La qualità dei piatti è passabile e non esaltante come descritto.
    Ciò che non capisco proprio è il “vizio” di appoggiare lo scontrino delle pesate della bilancia direttamente sul cibo impiattato. Un altro sistema no eh?

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