Locanda Carafilia, Capriglia Irpinia (AV) di Fabio Fiorillo
Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione Ristorante
Abitare in una città che non si concede in alcun modo dal punto di vista della ristorazione, con recenti tragicomiche esperienze, mi costringe a vagare con e senza meta per la regione, per la nazione e oltre alla ricerca di una buona tavola.
L’avellinese è vicino e, di tanto in tanto, non disdegno qualche puntata nell’avversa provincia, invero prodiga di indirizzi golosi.
A Capriglia Irpina, sebbene a pochi km dal capoluogo, arrivateci con un navigatore..il rischio di perdersi, vista la penuria di indicazioni, è elevato.
Qui Gioì Della Bruna da pochi anni ha iniziato la sua carriera da solista, dopo essere stato per lungo tempo nelle cucine di “Martella” storica insegna di Avellino, come suo padre e suo nonno.
Ha rilevato il Carafilia, lo ha reso accogliente, ed ha continuato il suo percorso gastronomico iniziato nel lontano 1978. Una trentina o poco più i coperti, con tavoli ben distanziati in un ambiente luminoso dove prevalgono i toni lignei e rossi.
La carta dei vini non regala gioie, qualche etichetta discreta dal territorio e poco altro a prezzi tutto sommato onesti.
Il servizio, in compenso,è gentile e professionale, anche se, con il locale pieno, va in leggero affanno con tempi che si allungano inesorabilmente.
Le soddisfazioni, non temete, arrivano nel piatto grazie ad una cucina di territorio sapiente ed equilibrata eseguita ad arte con prodotti di stagione.
Se la bruschettina iniziale, invero tristanzuola nella presentazione, con pomodorino, lardo e scaglia di tartufo nero, non eccelle,
buonissimo è il tortino di finocchi con pane aromatizzato alla pancetta e caciocchiato, saporito, morbido e suadente. La leggera gratinatura con panatura a grana grossa dona una piacevole croccantezza.
Più ordinaria la noce di vitello con vellutata, capperi e alici di Cetara, che sconta una leggera eccedenza in cottura.
Molto interessanti sono i salumi ed i formaggi, frutto di attenta ricerca e selezione. Lombo di maiale affumicato, culatello di Venticano, guanciale di Gesualdo all’Aglianico, ed ancora Caso Peruto di Sessa Aurunca, caciocavallo di Calitri stagionato in grotta, pecorino di Bagnoli Irpino con erba medica.
Siamo in autunno inoltrato, non lo dimentichiamo, ed i primi sono sostanziosi. Buoni, ma si faranno sentire in fase digestiva, i maltagliati di farina di castagne, in gran quantità anche nel condimento, verza e maiale (fritto) su crema di cipolle.
Notevoli nella loro semplicità i ravioli ripieni di setosa ricotta manteca di Montella, ben lavorata, con spinaci al burro, salvia e tartufo nero di Bagnoli Irpino.
Ben fatte anche le linguine “Gentile” con carbonara di carciofi e prosciutto crudo.
Tra i secondi le carni giocano un ruolo predominante. Per palati allenati il brasatoPreparazione di carne cotta lentamente con vino, spezie e brodo. La lunga cottura del brasato privilegia le parti fibrose associate ai muscoli dell’animale, rendendole morbide e succulente.... Leggi di cinghiale all’Aglianico con mele di Grottolella, reso tenero da lunga e lenta cottura.
Saporiti i bocconi di agnello con riduzione di Fiano e crema di cipolle.
I dolci di semplice ideazione, ma ben fatti, seguono il corso delle stagioni. In questo periodo potrete gustare la crostatina con crema di castagne, salsa di cachi e clementine, davvero golosa
e la ricotta mantecata con pistacchi croccanti e scaglie di cioccolato fondente, “minimal”, seppur buona.
Discreta, infine, la sfogliatina con crema chantilly ed amarena.
Stona un po’ il coperto a 2,50 euro, peccato venale/veniale che non macchia il rapporto qualità prezzo invidiabile di un locale che vale la visita se siete in zona.
il pregio: Buona cucina della tradizione irpina.
il difetto: L’eccesso di condimento di alcune preparazioni.
Locanda Carafilia
Via S. Sebastiano 13/17
Capriglia Irpinia (AV)
Tel 0825.702774
32 euro per quattro piatti alla carta + 2,50 euro per il coperto
chiuso la Domenica sera ed il Lunedì
Visitato nel mese di Novembre 2010
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Fabio Fiorillo