Passione Gourmet Da Gigi, Crandola Valsassina (LC). Azazel - Passione Gourmet

Da Gigi, Crandola Valsassina (LC). Azazel

Trattoria
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Valutazione

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

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Recensione ristorante.

La pianura si scalda in fretta, e non è necessario il transito per un ascensore per ricordarsi che le mezze stagioni ci hanno lasciato da un pezzo. Da casa mia le montagne non sono lontane, ed è una fortuna che vi si possa sempre trovare un sollievo dall’appiccicume padano, oltre che un riparo dal carciofesco logorio della vita moderna. Rapida consultatina alla rossa perché in fondo, una volta abbassata la temperatura esterna, non c’è ragione per mangiarsi mozzarella e pomodoro (e poi quando si sale di quota viene appetito), e risalendo da Lecco la sottovalutata Valsassina raggiungiamo Crandola, non senza qualche meritevole sosta fotografica.

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Il locale è di una piacevole rusticità montana, e nonostante l’insegna reciti “ristorante” ci troviamo in una trattoria, termine che va inteso, in questo come in molti altri casi, nell’accezione più positiva possibile. Questo perché siamo stati davvero bene, gustando piatti realizzati con ingredienti, nessuno escluso, di ottima qualità, e serviti con puntualità e cortesia da un personale di sala competente quanto coerente con la cucina e l’ambiente. Solo un inizio titubante ed una cantina non eccezionale hanno frenato il mio entusiasmo lanciato verso le vette più alte della categoria. La carta dei vini, dicevo, è un po’ limitata nella proposta, ad occhio un’ottantina di etichette, e non spicca neppure per presenza sul territorio. E’ possibile tuttavia bere delle dignitose bottiglie, soprattutto scegliendo fra i rossi, presentate con ricarichi molto bassi. La nostra scelta, dopo aver traccheggiato il tempo degli antipasti con una bottiglia su cui è giusto stendere un’etichetta pietosa, ricadrà sullo Sforzato 2004 (ordinato 2003) di Rainoldi. Due i menù degustazione in carta, uno dedicato ai prodotti della valle e l’altro sempre rustico ma più allargato all’acqua, con pesce del vicino lago ed un misterioso salmone che ha l’aria di essere più un “trova l’errore” da Settimana enigmistica. Ordinando alla carta accettiamo la provocazione. Fedeli alle promesse, i cornetti di salmone con uova di quaglia ed aceto balsamico sono stati in effetti l’unico piatto non convincente del pranzo. Le uova, strette fra il buon salmone e l’elemento acido, si perdevano completamente, rimanendo solo come consistenza.

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Molto meglio, soprattutto per la qualità della verdura, il tortino di cime e formaggi locali, non bellissimo cromaticamente ma di gusto definito per quanto delicato.

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Buone le tagliatelle con pesto d’ortica e pinoli, rustiche quanto basta nonostante la pasta un po’ “leggera”, e notevole lo strudel di asparagi e bacon su fonduta di taleggio, ben presentato e piacione quanto basta, con un ottimo equilibrio a dispetto di ingredienti scorbutici quanto collaudati.

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Eccellenti i medaglioni di vitello bardati di pancetta con polenta. Carne e verdure di qualità, cottura della carne comme il faut, da libro Cuore la polenta con la nota di fumo che capita sempre meno spesso di trovare.

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Un ulteriore plauso (detesto questo vocabolo ma ho fatto voto di utilizzarlo una volta l’anno e da buon devoto, od oli, lo rispetto) per il ricco assortimento di formaggi, ovviamente di provenienza quasi esclusivamente locale, considerato che la zona vanta, oltre che numerose industrie casearie di importanza nazionale, anche un invidiabile sottobosco di piccoli produttori.

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Di soddisfazione anche la parte dolce del menù. Il gelato al fiordilatte ci ricorda la differenza tutt’altro che trascurabile tra il gusto del latte e quello dell’acqua, mentre la bavarese al ginseng (che a noi per la verità è parso caffè al ginseng) con salsa alla rosa canina, per nulla scontata per una cucina con una proposta così tradizionale, è realizzata con competenza, pur con un eccesso di dolce nella salsa d’accompagnamento.

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Un luogo che di moderno ha davvero poco, perso in un isolamento spaziotemporale che è difficile trovare lontano dai monti, isolamento che si riflette per esempio nella deliziosa ingenuità delle presentazioni. Un’evidente certezza per i locali ed i turisti che ne affollano le sale. Per una volta non mi sento proprio di biasimarli.

il pregio : Rapporto q/p estremamente favorevole.

il difetto : La cantina risicatissima.

RISTORANTE ALBERGO DA GIGI
Piazza IV Novembre 4,
23832 Crandola Valsassina (LC)
Tel. 0341 840124
Fax 0341 801710
Chiuso il mercoledì, Luglio e Agosto aperto tutti i giorni.
Menù 34/39 euro.
Alla carta 40 euro.
Visitato nel mese di Giugno 2010

http://www.dagigicrandola.it/

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Azazel

3 Commenti.

  • Fabrizio25 Settembre 2010

    L'ultima volta sono andato 12 anni fa. 2 cipolle merita il viaggio attraverso la Valsassina.

  • mariagrazia5 Luglio 2013

    seguo spesso i menu a tema. ottimi e ben impostati. non bevo e quindi non posso dare giudizi sulla cantina che pero' mi sembra sufficiente.

  • Roberta28 Ottobre 2014

    Ottobre 2014! Gli ingredienti sono di ottima qualità, genuini e puri.. Il menù notevole e ricercato.. Presentazione del tutto nuova ed in piena evoluzione.. Eccellente qualità/prezzo che dire... provare per credere!!!

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