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Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui
Recensione ristorante.
La Rei, mai nome fu più evocativo. Nella terra del Sol levante questo termine designa una delle virtù fondamentali, la riverenza, che nel mondo delle arti marziali nipponiche assume un significato profondo, il rispetto per l’avversario. Termine che trova ampio rispecchio anche nella cultura cinese, dove rei (o li) si propone come chiave di volta dell’agire dell’uomo attraverso un complesso di norme che regolano i rapporti ed i comportamenti, indicando la strada giusta da seguire, in ogni occasione. Il Rito, la riverenza, la cerimonia in ogni atto, che nel suo significato più profondo manifesta il tentativo di attivare il contatto con gli dei basandosi essenzialmente sulla perfezione formale dell’azione. In questo modo la tensione verso il perfetto si estrinseca attraverso la ricerca del giusto movimento psico-fisico, frutto (ma anche causa) del corretto atteggiamento interiore. Ogni gesto, ogni passo ed ogni movimento, anche il più banale, è codificato e fa parte di un rito, di un processo complesso ed articolato nella spinta al superiore.
Come sarebbe facile banalizzare attraverso gli occhi e la cultura di un occidentale questo concetto. Ed invece no, proprio immersi nelle vigne di Serralunga d’Alba, ci troviamo di fronte ad un cuoco di origini cinesi che sta tentando, siamo solo agli inizi, di perseguire ciò che questo nome evoca. Nomen Omen dicevano i Latini. E qui a la Rei, ci piace credere che il motivo e la scelta di questo nome sia dovuto a questo, si tende alla perfezione. Dalla gestione in sala, affidata ad una certezza, quel Davide Ostorero che è, seppur giovane, già tra i più grandi maestri di sala italiani. E’ attento, meticoloso, premuroso Davide. Qui, nella sua terra ed in un contesto che la proprietà gli ha reso adeguato, sta esprimendo tutto il suo talento. Affiancato da un altro gioiellino, che soprannominerei il Pato de La Rei, il bravo sommelier Matteo Toso. Giovanissimo ma già maturo, con un radioso futuro davanti. Davide con il suo fare discreto ed attento sovraintende ad ogni dettaglio, Matteo gioca e diverte, provoca ma al contempo asseconda i gusti e le preferenze dei clienti. Noi abbiamo giocato con lui … il risultato ? Un barolo di Luigi Oddero 2004 ed un interessante Ginestra 1993 di Conterno, provocatorio per via dell’annata ma decisamente intrigante. E poi c’è la cucina di Chen Shiqin, classe 1980, da dieci anni alla corte dei Vivalda a Cervere, oggi consulenti in questo luogo, da cui ha imparato tutto ciò che c’è da sapere della cucina di Langa, e non solo.
Chen propone una cucina raffinata, elegante, concreta e golosa ma al contempo fine e persistente. Come non può avere margini di miglioramento un ragazzo di appena trentanni ? Certamente, ma questo ci fa ancora più compiacere di ciò che abbiamo trovato lungo il nostro percorso durato due pranzi ed una cena. Una cucina già matura, già molto piacevole, già compiuta. Le preparazioni a base di pesce possono certamente crescere, anche se già sono di ottimo livello. Difettano solo un pochino di finezza, a tratti, ma la sostanza e la centralità gustativa è già ampiamente rispettata. Vi potrete imbattere come me in un Piccione di Sante in insalata al profumo di agrumi di Sicilia, barbabietola e Pain d’Epices, piatto in cui il dettaglio della dadolata di barbabietola acidulata e di pan d’Epices ha fatto la differenza. Quantità e proporzioni fanno di un buon piatto un grande piatto, e questo è il caso di quest’insalata.
E poi l’imperioso uovo di Parisi, qui abbinato ad una finissima salsa di scalogno e al subric di topinambur, simile ad un blinisPiccola pasticceria. Leggi per consistenza, con il tutt’altro che inutile caviale in accompagnamento. Per farvi capire poi il possesso della tecnica di questo giovane d’oriente abbiamo avuto il piacere di degustare uno dei migliori risotti allo zafferano degli ultimi mesi, neanche a Milano, in Langa ! Golosi è filologicamente ineccepibili i plin della tradizione, stupendi nel loro genere.
Stupende le tagliatelle al mattarello nella loro finanziera di fegatini al tartufo nero pregiato di Norcia, un piatto da doppio olà carpiato assieme all’intenso e pervasivo Capretto da latte allo spiedo, la sua costoletta finemente panata e fritta, flan di cime di rapa e cipolla ripiena. Sicuramente il piatto del viaggio. Ottimo e correttamente eseguito il soufflé al passion fruit con gelato di cioccolato bianco, in cui Chen mostra tutta la sua tecnica da manuale.
Ottimi anche i mezzi paccheri di Nola, scorfano di scoglio del golfo ligure al profumo di zafferano d’Abruzzo ed un pochino greve, anche se buona e golosa, la Rana Pescatrice di Gallipoli in cottura lenta, verdure cotte nel sale con il suo Consommè. Comprensibile la presenza di alcune preparazioni più semplici e più codificabili, siamo pur sempre in un ristorante di albergo, ma siamo sicuri di poter affermare che ci troviamo davanti ad una vera e propria novità in Langa, luogo già ricco di stimoli ed in cui questo la Rei, siamo certi, saprà dire la sua … E voi amici non perdete tempo, andateci, di corsa !
E per chiudere, una vera photogallery:
Uovo di parisi in salsa di scalogno di Riolo su subric di topinambur e Asetra imperial.
Baccalà in doppia cottura : mantecato con polenta di langa croccante, il suo filetto in tempuraLa tempura è un piatto tipico della cucina giapponese a base di fritto misto di molluschi, crostacei e verdure. Gli ingredienti vengono intrisi, prima della frittura, in una pastella di farina di riso, acqua gasata e ghiaccio.... Leggi.
Scampi e mandorle.
Tortelli alla burrata di Battipaglia, mousse di ricotta fresca e Parmigiano croccante.
Mezzi paccheri di Nola, scorfano di soglio del golfo ligure al profumo di zafferano d’Abruzzo.
Maltagliati di grano saraceno al cipollotto, alici fresche liguri e finocchietto selvatico.
Triglia e cappasanta con crema di carciofi.
Rana pescatrice di Gallipoli in cottura lenta, verdure cotte nel sale con il suo consomméIl consommé è un brodo ristretto di carne bovina o avicola, appartenente alla tradizione culinaria francese. Si prepara aggiungendo a un brodo di carne freddo: ritagli di carne tritati, verdure e un albume sbattuto per litro di brodo. Viene fatto sobbollire per circa un'ora, al termine della quale viene filtrato. Il nome deriva dal francese consommer, ovvero restringere, "consumare" letteralmente. Nella cucina francese è un piatto annoverabile... Leggi.
Piccione di Sante in insalata al profumo di agrumi di sicilia, barbabietola e Pain d’Epices .
Capretto da latte allo spiedo, la sua costoletta, flan di cime di rapa e cipolla ripiena.
Ossobuco di vitella da latte stufato in casseruola, al profumo di limone, orzo perlato e capunet di verdure d’inverno.
Qualche vino…
… e un paio di dessert:
Souffle al frutto della passione e gelato al cioccolato bianco.
Sablè bretone con mela caramellata e gelato di mela verde.
il pregio : Una squadra sia in cucina che in sala già ben rodata ed affidabile.
il difetto : Le preparazioni di mare qualitativamente inferiori a quelle di terra.
ll Boscareto Resort & Spa
Ristorante La Rei – Chen Shiqin
12050 Serralunga d’Alba (CN)
Strada Roddino, 21
Tel. +39 0173.613036 – 613601
Fax +39 0173.613041
E-mail : info@ilboscaretoresort.it
Chiuso : mai
Menù degustazione 80 Euro
Alla carta 85 Euro
Vistato nel Marzo 2010
http://www.ilboscaretoresort.it/
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Alberto Cauzzi
Sembra proprio un posto da non perdere.
a parte qualche impiatto incasinato mi pare proprio che qui ci siamo!
Emozionante .Per Azazel : a quale impiatto incasinato ti riferisci?Ciao e buona giornata a tutti.
Mi fa molto piacere questa rece, ci sono stato a dicembre e avevo avuto le stesse impressioni
triglia (sbrodolato) e rana pescatrice (incasinato), ed in generale ad una tendenza ad impiattare "per accumulazione" che non mi piace più di tanto, anche se trattandosi (mi pare) di piatti alla carta è più difficile, con porzioni più abbondanti che in degustazione, mantenere eleganza e linearità. detto ciò avevo in altra sede già commentato lo stupefacente impiatto dell'uovo, qui penalizzato dall'ombra proiettata.
...ovviamente dettagli a cui non farei caso se non vedessi (e non leggessi) una qualità altissima del rancio.
Ci sono stato qualche settimana fa, una domenica a pranzo. Non male ma ancora tanta strada da percorrere, piatti un po' troppo elaborati per i miei gusti. Io avrei dato 15,5. A parte l'ottimo D. Ostorero servizio da rivedere.
a me sembra un gran bel andare
Finalmente si mangia. Complimenti, bellissimo posto.
Mi sembra un ottimo ristorante. Complimenti
@Azazel La foto dell'uovo è una foto creativa!Siemo :-) Per ciò che riguarda l'impiatto hai evidenziato qualche deficit, già annunciato in rece, maggiormente evidente sulle preparazioni ittiche. In effetti la rana pescatrice, più del resto, non è molto bella da vedere. Per fortuna però che i piatti sono fatti per essere mangiati, non visti e fotografati :-) E in questo ambito la Rei ha molto da dire .. A tal proposito, in risposta a Luca, il mio voto è la media di 3 pranzi. Se avessi dovuto dare un voto ad un ipotetico pranzo composto da piccione, tagliolini e capretto con soufflè finale avrei assegnato un 18 pieno. Con la rana pescatrice e i paccheri sarei stato più vicino alla tua valutazione, anche se un filo superiore.
Alberto, lo so che sono posti diversissimi. Ma come collochi La Rei rispetto alla "casa madre" di Cervere?. Mi riferisco all'impatto del singolo pranzo, non alla storia, alla continuità, al ruolo nel territorio ecc ecc Io ho avuto la netta impressione dell'allievo che supera il maestro (almeno nella mia unica cena)
Ciao Antonio, No so sinceramente quanto la cucina di Chen sia autonoma da quella dei Vivalda, questi meccanismi di backstage non li conosco. Posso solo dire che la cucina a La Rei è più ardita, nel rispetto dello stile, e a tratti più raffinata. Insomma è un filo meglio. Sarà forse suggestione, sarà lo stimolo diverso del luogo ... chi lo può dire. Secondo me, per dirla tutta, se si continua su questi passi il trasferimento in questo luogo dei riconoscimenti presenti a Cervere non la vedo come un'eresia. Non dimentichiamo poi, sempre per questo aspetto, a chi è affidata la sala ... il Pato ed il Mourinho della situazione, a La Rei, fanno decisamente la differenza :wink:
considerato che uno è infortunato e l'altro ci sta facendo perdere uno scudetto vinto in partenza non mi suona come un complimento...facciamo il Messi e il Guardiola?
trovo un polemici gli impiatti..a parte questa piccolezza\non piccolezza davvero il candidato ideale per una fuga domenicale..colgo l'occasione di fare i complimenti agli autori delle recensione..ci danno la possibilita ogni giorno di migliorare il nostro lavoro..
ma i piccioni di Sante qualcuno sà come si possono trovare? in internet nn trovo nessuna info!
Complimenti Albuz. Segnalazione molto intigante, compresa la visione di alcuni piatti. Tuttavia non mi è chiaro da quando ha aperto codesto luogo di tentazione golosa.
tanto di cappello, sicuramente tecnica e conoscenze non si discutono, però nelle Langhe mi sembrano troppi prodotti del Sud, mi sembra che stiamo un pò dimenticando il territorio
ho sentito tanti pareri contrastanti sul Boscareto... oramai in Langa si ha una sovra concentrazione di locali di profilo alto e muoversi in questo mercato sta diventando un pò caotico. Comunque a mio avviso sono poche le mani che si distinguono, Crippa e Camia su tutti.
Se non ricordo male l'hotel è stato inaugurato nel settembre 2009
di Massimo Camia si parla poco ma in Langa, PER LA CUCINA LANGAROLA, è probabilmente il numero uno...certo Crippa gioca in un'altra categoria, e fa un'altra cucina.
oramai manco l'assaggio da Camia da circa un anno, ma mi ricordo ancora bene il suo riso con anguille...da Crippa sono passato domenica ed è in continua crescita, incredibile ! Fatto da sottolineare, oltre che due grandi dei fornelli sono anche persone di una cultura e modestia infinita... averne tanti così!
Grande ristorante la Rei, posso dire di essere d'accordo con Alberto, un ristorante che lascia il segno veramente! Mi sembra un locale impressionante, con un livello altissimo già da subito. Cucina a base di grandi materie prime all'insegna del gusto e della sostanza, servizio in sala da standing-ovation! Hai ragione caro Albuz, il maitre Davide Ostorero e il giovane sommelier Matteo Toso hanno una marcia in più, attenti, gran tatto col cliente e professionalità pura. Se siete d'accordo mi sembra una dele migliori sale della Langa.
Ci son tornato di recente… sempre bravi! questa volta però i complimenti son per lo staff coordinato dal “pilastro” Davide, visto che lo chef era assente, come anche il sommelier. Fantastico l’uovo di Parisi con asparagi e scalogno, superba la faraona di Bresse (?) con inserite sotto pelle delle scorzette di limone. Ottimo accompagnamento vini, ma per questo, sta volta dobbiam dir grazie al nostro commensale Santostefano89 che ha saputo scegliere degli ottimi vini con un buon q/p. BRAVI!!!
[...] Resort & Spa, Serralunga dAlba (Cuneo) chef Chen Shiquin [Altissimo Ceto, 18-12-2009] - La Rei, Boscareto Resort & Spa, Serralunga dAlba (Cuneo) [Passione Gourmet, 11-4-2010] I piatti dellanno: Rognone al gin di Davide Scabin. Perfino le [...]
Provato in agosto, delusione totale anche in ragione delle aspettative nate dalla lettura della vostra recensione. Nulla di piu' della cucina di un grande albergo con patate modello nutrificio piemontese in accompagnamento alla pietanza. Vale a mio avviso non piu' di 14. Anche il servizio corretto, na nulla di piu'.