Passione Gourmet Yam'Tcha, Paris . Alberto Cauzzi e Rob78 - Passione Gourmet

Yam’Tcha, Paris . Alberto Cauzzi e Rob78

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

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Recensione ristorante.

Se decidi di proporre un menu fisso, senza nessuna possibilità di scelta alla carta, sai che qualcosa stai rischiando. Rischia il ristoratore e rischia il cliente. Menu che cambiano vorticosamente, secondo quello che ti ha offerto il mercato. E se qualcosa quel giorno non gira? Per quanto tu possa essere un pozzo di creatività, è fisiologico che a volte tu ci possa prendere di più, altre di meno.
Se poi il Tom Tom di gola ti colloca come una delle mete più interessanti della Parigi golosa, beh, non sarà colpa tua, ma ti ritrovi piazzato sotto i riflettori e aumentano le aspettative della tua clientela.

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Per venire allo Yam’tcha, poco più grande di un bilocale, dove la cucina più che a vista è proprio dentro la sala, occorre prenotare con uno/due mesi di anticipo. Tale è il successo di Adeline Grattard e Chiwah Chan, compagni nella vita e nel lavoro.
Come dicevamo, menu fisso a 65 euro, 4 piatti, formaggio e dessert. Formula già sperimentata nella Ville Lumière, in verità a prezzi più concorrenziali.
La nostra esperienza? Materia prima di ottimo livello, ma tutto troppo banale. Questa è decisamente una cucina istintiva, “wokkata” in diretta, semplice. Troppo semplice.
Non possiamo certo dire di non aver mangiato bene, è una tappa tutto sommato consigliabile, ma non è tra le migliori esperienze che ad oggi si possono fare a Parigi e il rapporto q/p, francamente, non fa sorridere.
Meriterebbe un punto in più invece l’interessante proposta di accompagnamento: niente vino per una volta, solo the da ogni parte del mondo. Originale e convincente. D’altra parte Yam’tcha, in cinese, significa proprio “ora del the”.
E’ la cosa che ricordiamo con maggior piacere. Abbiamo detto tutto.

Zucca, spaghetti, arachidi e crescione in germogli .

L’incipit è basico anche se interessante per freschezza e immediatezza. Vegetale in primo piano senza troppo spazio alla vera mano del cuoco.

Cappesante alla plancia, patate croccanti ed emulsione d’aglio .

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In abbinamento: The blu a tripla fermentazione
Piatto della serata , per la qualità della cappasanta, appena scottata e mantenuta bella turgida, per l’ottimo gioco di consistenze e la persistenza della preparazione. Ottimo l’abbinamento liquido, dallo sfumato sentore di miele. Piatto che, in tutta onestà, sarebbe risultato normale in molti altri posti di rango. Qui compitino svolto, ma nulla che faccia gridare al miracolo.

Crema di crescione, ostriche, pancetta iberica .

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In abbinamento: The verde pu-her tea (the di primavera)
Qui abbiamo iniziato a guardarci negli occhi con aria interrogativa. Di certo non un piatto sbagliato, ma l’asticella della difficoltà è piazzata davvero molto in basso. L’attenzione si sposta decisa verso il the. Tutto, dalla mise en place, all’abbinamento, alle consistenze inconsistenti … un déjà vu totale. Per carità, corretto, ma senza personalità.

Riso venere, gamberetti africani, germogli di soia e zenzero.

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In abbinamento: The rosso Lapsang souchong
Ormai il commento è unanime: “buono, ma lo facevo io uguale a casa”. Piatto anonimo, nulla da aggiungere.

Maialino nero con melanzane alla sichuanese .

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Questo è invece proprio un piatto sbagliato. Le melanzane a dicembre non sono un granché e queste non fanno eccezione. La carne presenta difetti di rigenerazione e lascia nel piatto tutti i suoi succhi. Dimenticabile e dimenticato. Come rovinare una grande materia prima, anche noi adesso sappiamo.

Si chiude con un formaggio: citeaux bourgogne cote d’or

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abbinato a un mix di the verde e the nero e un dessert che si avvicina più a una macedonia: mango, creme fraiche alla vaniglia, datteri, cialda allo zucchero di canna .

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In abbinamento: The al gelsomino. Discutibile l’apporto dei datteri.

Insomma, la scintilla non è scoccata. Probabile che la serata ai fornelli non sia stata delle più felici, ma pensiamo ci siano altri locali a Parigi dove lasciare con maggior soddisfazione i nostri soldi.
A meno che non abbiate voglia di fare una meravigliosa degustazione di the….
Ma per questo vi consigliamo Mariage Frères.

il pregio : La degustazione di the proposta in abbinamento ai piatti.

il difetto : Cucina anonima, senza personalità.

Yam’tcha
Rue Sauval 4
Paris
Chiuso lunedì e martedì
Tel. +33-(0)140260807
Menu degustazione: 65 euro
Abbinamento the: 25 euro

Visitato nel mese di Gennaio 2010

Visualizzazione ingrandita della mappa

Cauzzi & Rob78

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19 Commenti.

  • gio9 Febbraio 2010

    anche Cauzzi, nel suo piccolo, si incazza.....:)

  • Il Guardiano del Faro9 Febbraio 2010

    E te credo... prenoti due mesi prima da una delle più acclamate interpreti parigine e ti trovi proiettato in una capanna tibetana a bere tè con quattro snack a 100 a cranio ... :D Ma mi faccia il piacere!! Quel pezzetto di formaggio mi mette addosso una malinconia nepalese...

  • Monica9 Febbraio 2010

    Inoltre TRE ORE per degustare "cotanto" menù !?!

  • Kriss9 Febbraio 2010

    Il tempo in Tibet scorre più lentamente :D

  • billythekid9 Febbraio 2010

    Cucino meglio io!!!!!!!!!!!!

  • lamax61°9 Febbraio 2010

    Volevo ben dire! Mi ha già preceduto il GdiF. Il maialino, toglimi una curiosità Alberto, visto in foto sembra più una bella fettona spessa di LARDON o sbaglio? Ciao LAMAX61°

  • franco francese9 Febbraio 2010

    Scusate, ma chi è che ne parlerebbe così bene di questo posto da portare il livello delle prenotazioni a due mesi d'attesa? Ho cercato con google ma non esce molto di interessante. C'è già anche la vostra tra le prime, ma per il resto poca roba...

  • orson9 Febbraio 2010

    Uno per tutti: YAM’TCHA (PARIS 1ER) FOODING® 2009 de la meilleure cuisinière

  • rob789 Febbraio 2010

    Quello in foto è proprio cochon, purtroppo mal rigenerato.:)

  • lamax61°9 Febbraio 2010

    rob 78, sul fatto che sia porco non v'è dubbio. Io volevo sapere se trattasi di bella fettona di sottopancia di porco, lardon o come cavolo si chiama. Mia curiosità, visto che tu c'eri! Saluti LAMAX61°

  • Alberto Cauzzi9 Febbraio 2010

    sottopancia caro max :wink:

  • ilcuoreinpentola9 Febbraio 2010

    Piatti belli a vedersi ma le porzioni mi sembrano un po'... scarsine...sarà che io sono una buona forchetta! ;)

  • lamax61°9 Febbraio 2010

    Quindi volgare BAMBURIN DA PURSCEL che, se opportunamente trattato, può anche essere un buon piatto. Certo che il conto....presupporrebbe qualcosina di meglio. Grazie. Breve OT Io invece sono stato al Caminetto di Cameri. Nulla di trascendentale; direi onesto con spunti buoni. Ottima quaglia farcita al tartufo nero ed un ottimo sformatino di zucchine tra gli antipasti. Lo chef ha una impostazione classica e non da spazio alle invenzioni/provocazioni cosa che aprezzo. Ciao LAMAX61°

  • Presidente9 Febbraio 2010

    Ci fa piacere che ogni tanto passi a trovarci questa bella ragazza, come va il vostro Blog di cucina "Appassionata" ... ?

  • kingo9 Febbraio 2010

    ok Cauzzi colpito e affondato Stavo per prenotare sulla fiducia in fooding ma ci ripenso quello che più mi ha sorpreso sono i prezzi 65euro non sono pochinio per un neo bistrot perchè è qui che lo andiamo a collocare come tipologia di ristorazione o no?. Anche la proposta di Inaki è fissa e sinceramente io come cliente mi sento stimolato e non la vedo come un rischio... Certo se poi allo chef gli tremano le mani e non azzarda .... poi si vedono quei mailini li poco invitanti Comunque sempre primi complimenti alberto. per orson: inizio a dubitare che i premi di fooding siano un pò azzardati visto che anche su Frenchie sento pareri mica tanto positivi

  • sararlo9 Febbraio 2010

    Quella del "Tom Tom di gola" l'avevo già letta da qualche parte ... ;0). N' altra volta provate a calibrarlo su L' Ami Louis, c'est plus facile (forse).

  • orson9 Febbraio 2010

    Quelli del fooding hanno fatto e fanno tante belle cose. Poi, qualche sòla te la danno pure loro (mica Yam'Tcha è l'unica...), ma chi non lo fa?;)

  • rob7810 Febbraio 2010

    Infatti è assolutamente Copyright Sararlo :) Un saluto al solista del trapano

  • ilcuoreinpentola10 Febbraio 2010

    Ciao presidente! Grazie per il complimento! La cucina appassionata va bene, mi impegna ma mi rende felice. Il blog va a meraviglia e non pensavo dopo solo 2 settimane. Mi piace venirvi a trovare perchè parlate di Artisti della Cucina e mi piace guardare ai grandi per migliorare ogni giorno di più... anche se certe mete sono "irrangiungibili" ... vedi Leemann :) A presto!

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