Passione Gourmet L'Asino d'Oro , Roma . By Orson - Passione Gourmet

L’Asino d’Oro , Roma . By Orson

Trattoria
Recensito da Presidente

Valutazione

Pregi

Difetti

Visitato il 12-2024

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Recensione ristorante.

Si attendeva da tempo l’apertura di Lucio Sforza, già tre gamberi in quel d’Orvieto, in una tranquilla stradina di un quartiere residenziale di Roma Nord. E se il locale è spiazzante, perché dove ti aspetti tovaglie quadrettate trovi invece tavoli di Saarinen e sedie di Jacobsen, in un quadro tutto ispirato al moderno design scandinavo, la cucina è invece rassicurante: piatti classici della ristorazione popolare, preparati come si deve, con ingredienti d’eccellenza e fatti pagare il giusto.
Senza troppi complimenti (il menù è già sul tavolo, i cappotti si appendono per conto proprio) si propone una carta molto ampia, soprattutto nei secondi, e stimolante, per appetiti robusti.

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In attesa dei primi, un buon crostino con passata di fave e guanciale. Poi, le tagliatelle al baccalà, “callose” comme il faut e sposate a una salsa di notevole golosità, sono un piatto che ameremmo fosse lo standard di ogni trattoria. Buoni e parimenti gourmand anche gli gnocchi con salsa di pollo alla pizzaiola:

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I secondi sono leggermente meno convincenti: le salsicce con uva e castagne ( in apertura )si gioverebbero di una presenza più forte della castagna per sfumare la nota dolce dell’uva un po’ troppo presente, e anche le costine caramellate, cotte perfettamente, sono un po’ troppo dolci per non stancare un po’ .

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Al dolce, riletture in chiave rustica del tiramisù (con le castagne) e della zuppa inglese, ben eseguite e in carta a prezzi davvero inusuali a Roma (4 €).

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Piccola ma pensata carta dei vini incentrata su Umbria e Lazio, con una limitata scelta al bicchiere, e servizio “essenziale” ma cortese.
Un approdo sicuro, insomma, che potremmo associare alle operazioni parigine di maggior successo di Christian Constant.
Con questa trattoria di quartiere moderna nell’aspetto e giustamente rispettosa della tradizione nel piatto, si arricchisce l’offerta della capitale in quella fascia che è già oggi più felice di un tempo e che, unica alternativa a pizzerie e modesti “etnici”, riesce a interessare un pubblico generalmente poco ricettivo a operazioni più innovative.

il pregio : Una vera osteria senza inutile folklore

il difetto : Qualche preparazione un po’ “troppo carica”.

L’asino d’oro .
Via Valsavaranche, 81 – Roma
Tel: 06 64491305
Info: lasinodoro@live.it
Sempre aperto
Numero coperti: 50
Prezzo medio alla carta: 30 €

http://www.trattorialasinodoro.it/

Visitato nel mese di Novembre 2009

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orson

5 Commenti.

  • Fabrizio7 Dicembre 2009

    che bello vedere una sequenza di trattorie, fa molto famiglia e compagnia.

  • Daniela di SenzaPanna17 Dicembre 2009

    ci vado ora!!! :-)

  • orson17 Dicembre 2009

    Poi dicci la tua.

  • Silvia18 Dicembre 2009

    Ero con Daniela ieri sera. I fegatini non perdeteli! Ottima anche la trota con guanciale, in generale grande sapienza e materie prime curate. Bel locale, prezzi onesti, menu di territorio (orvietano), scordatevi i soliti menu tutti uguali..: una perla a roma!

  • Jerry31 Gennaio 2010

    Prima volta, su suggerimento di Orson. 2 coppie di amici. Io ho provato le animelle al vin santo + contorno di verza. Molto buone. Poi gli altri commensali baccalà, accompagnati da carciofi e un di piatto capocollo brasato. Poco convincente i baccalà e i carciofi. Buono il capocollo. Vini al bicchiere: tutti molto buoni. Dolce: cassola alla nocciola e ciambellone con crema allo zabaione: buoni. Prezzo circa 140 euro. Impressione: da riprovare gli altri piatti soprattutto i primi per potere dare un giudizio a tutto tondo.

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