Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Ci è piaciuto molto il Pomiroeu. Anche più di quanto ci aspettavamo.
Ci è piaciuto il locale, elegante ed accogliente. Caldo, con soffitto a travi e pavimenti in parquet all’interno e con un dehors estivo che, quando la stagione lo consente, costituisce un plus irrinunciabile.
Ci è piaciuta l’accoglienza che Giancarlo Morelli, chef/patron e anima del locale, insieme alla moglie Alessandra, ed il personale di sala, tra cui Samuele Zanutto e la brava sommelier Taeko Nishikawa, riservano senza distinzioni tanto al cliente abituale che all’avventore di passaggio.
Ci è piaciuta la mise en place, raffinata, con tovaglie di lino, posate d’argento, calici di cristallo e ricercati elementi decorativi
Ci è piaciuta la carta, rispettosa del territorio e della stagionalità, come sempre deve essere.
E soprattutto, ovviamente, ci è piaciuta la linea di cucina. Senza voli pindarici ma assai gustosa ed equilibrata ed in cui non mancano tecnica e talento.
A cominciare dal benvenuto della cucina costituito da dei bocconcini di vitello e guanciale affumicato su crema di castagne e olio alla vaniglia. Assai intrigante, ne avremmo mangiato una vagonata.
Quindi tagliolini di pasta all’uovo con pesto e porcini, carpaccio di funghi e sfoglie di grana. Piatto di materia prima ben eseguito, ma che ha risentito a nostro avviso della qualità dei funghi, non proprio “da capriole”.
Assai convincente, invece, il cannolo di pasta farcito alla carne morbida di fattoria con crema di foie grasIn francese significa letteralmente "fegato grasso" ed è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata”. È uno dei prodotti più famosi e pregiati della cucina francese. Esistono tipologie di 'foie gras' non derivate da animali sottoposti ad alimentazione forzata. Spesso il fegato grasso è associato all'alta cucina francese e internazionale per... Leggi e tartufo nero. Piatto golosissimo che mantiene quello che promette: succulenza, grassezza, un vero attentato alle nostre papille gustative.
Ma il meglio deve ancora venire. Riso Carnaroli selezione “Antica Riseria Motta” al petto e coscia di quaglia croccante, uva di Corinto. Cottura perfetta, mantecatura grandiosa, quaglia perfettamente integrata. Uno dei migliori risotti mangiati quest’anno. E non ne abbiamo mangiati pochi.
Il livello resta alto anche con lo stinco di maialino da latte glassato alla paprika con biete e salsa alla birra scura. Salsa perfettamente tirata, carne di notevole tenerezza e l’aroma di paprika a completare nel migliore dei modi un piatto assai riuscito.
Da 16 pieno anche il dessert, costituito da un parfaitIl parfait è una preparazione dolce di origine francese: si tratta di un gelato del tipo semifreddo, leggero, molto delicato e soffice come una spuma, confezionato con un unico composto di base (frutta secca, cioccolato o anche prodotti salati e vegetali).... Leggi di fichi e crema alla grappa, ( in apertura ) servito con accanto una golosa composta di fichi. Interessante, nuovo, fresco.
Carta dei vini ben strutturata anche se con qualche ricarico eccessivo.
Un locale molto interessante, in una parola: goloso. Si esce con la voglia di ritornare presto. E’ necessario aggiungere altro?
Ad Majora
Alcuni piatti in immagini:
Tagliolini.
Cannolo di pasta fresca.
Risotto.
Stinco.
il pregio : Il Risotto.
il difetto : Qualche ricarico nella carta dei vini.
Osteria del Pomiroeu
Via Garibaldi, 37
Seregno (MI)
Tel. ( +39 ) 0362 237973
Sempre aperto
Numero coperti : 50 – 55
Prezzi: alla carta 70 euro v.e.
Menù degustazione : 32/55/58 euro v.e.
Visitato nel mese di Settembre 2009
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Giovanni Gagliardi
Sono stato diverse volte al Pomireu e ne ho sempre ricavato un'impressione meno positiva. Tanto che dopo un po' ho smesso di andarci. Mi fa piacere sapere che la cucina si stia riprendendo, io l'ho sempre ritenuta 'un po' di maniera' ma senza molto cuore (e senza grande tecnica). Le foto comunque non è che mi incoraggino molto a tornare. Concordo sui ricarichi troppo elevati dei vini.
Ciao Luca. In effetti le foto, non ce ne voglia il buon Gagliardi, non rendono giustizia. Ma il problema, ti garantisco, è del fotografo non dei piatti :-) A parte gli scherzi io invece trovo Giancarlo Morelli un cuoco molto sottovalutato. Sforna risotti insuperabili e possiede, a mio avviso, una preparazione sulle cotture delle carni inviadiabile per molti suoi colleghi. Il suo stile è sicuramente francesizzante e classico, ma sulla tecnica nulla da eccepire. Piatti di sostanza, con ottima centralità gustativa, con una buona dose di classicismo e anche di classe. E poi ha saputo capire ed assecondare i gusti della sua clientela, facendo del Pomiroeu un ristorante spesso pieno, anche di questi tempi.
Caro Pumpkin, sulla qualità delle foto faccio pubblica ammenda. Stavolta oltre alla mia mano risaputamente non felice ha giocato anche un problema di tipo tecnico. Quanto al giudizio sul ristorante, prendo atto della sua opinione, evidentemente diversa dalla mia. Ad Majora
Domanda: la mantecatura del risotto con che cos'era fatta? La "matrice legante" mi sembra molto abbondante...
Classico burro e parmigiano. Onda perfetta. Ad Majora
Non troppo grassa?
Non direi. Poi c'erano l'uva sultanina ed il fondo della quaglia a completare l'insieme e a dare forza aromatica al tutto. Un gran risotto. Ad Majora
risotto, concordo... da acquolina in bocca. Giancarlo del Pomiroeu è davvero molto attento ai dettagli, comprese le tecniche di cottura delle carni. Chapeau comme d'habitude à vous!
mi avete riacceso la lampadina..manco da un paio d'anni. ci vado fra poco...
che bella riscoperta! ha riacquistato una direzione da quando l'avevo lasciato! non credevo fosse possibile ma confermo in pieno sia la vostra valutazione che la voglia di tornarci presto.
ho commentato prima, subito dopo, ed ora la mattina successiva..In generale argomento mantecatura a parte l'utilizzo dei condimenti è risultato leggermente eccessivo dandomi modo di leggere parecchi capitoli del circolo pickwick stanotte..è importante anche la leggerezza!
Sei giovane, si vede, mai postare a cena finita, sempre il giorno dopo :wink: A parte gli scherzi occorre rilevare che la cucina del Pomiroeu non è certo light, ma devo dirti la verità non ho mai avuto questo tipo di problema. Mi spiace azazel ...
no ma niente di grave o che comprometta il giudizio strapositivo Alberto!Ci ho guadagnato in cultura! Certo per questo tipo di esperienze il pranzo è molto meglio della cena, e probabilmente ordinare à la carte più saggio che spararsi una degustazione. Hai ragione sono stato trascinato dall'entusiasmo per la cena (peraltro ero indeciso se tornare al pomiroeu o provar la buona condotta e che ti trovo stamattina su PG?) e ribadisco, un pizzico di modernità in più del dosaggio dei condimenti nulla toglierebbe a prodotti già eccellenti-uno straordinario cotechino vaniglia dona già la sua parte grassa e non necessita di una purea di patate tanto condita ad esempio- e innalzerebbe ulteriormente un giudizio comunque coerente col vostro! comunque oggi a pranzo san daniele e insalatina!
Una buona recensione equilibrata, e non sono io a dirlo ma cito in questo caso un'osservazione storica di Enzo Vizzari, bisognerebbe scriverla il giorno dopo, quando la sedimentazione e il riordino del pensiero e dello stomaco ci consentono una visione priva da condizionamenti affrettatamente positivi o negativi. E siccome so che ci legge, ma non mi prenda per ruffiano, da un'altra affermazione rimasi più colpito e affezionato, e riguarda i vini bianchi biodinamici... L'articolo esaustivo che uscì all'epoca su Grand Gourmet terminava più o meno così: " ... e se proprio non vi riesce di trovare un bianco del Domaine D'Auvenay potrete accontentarvi di un Grand Cru di Madame Leflaive..." ... non sapevo di cosa si trattasse ma non mi accontentai ...
Che ci sia la necessita' di un forum affiancato a PG lo penso solo io ? : )
Caro Breg. Senza saperlo hai colto un mio pensiero che ho girato agli associati di Passione Gourmet poche settimane fa, e cioè la sensazione che questo blog stia prendendo spontaneamente gli aspetti di un forum. Già così sta accadendo. Anche senza il format a cui siamo abituati altrove. Con il tempo, ma a ritmo di 5 recensioni a settimana si fa in fretta, ci saranno migliaia di appigli perchè chiunque possa intervenire su temi che possano avere un minimo di inerenza con il tema principale. Un Blog come un Forum.
vai che abbiam tirato la volata a Giancarlo! Finalmente la stella!
E non solo a questo locale. Siamo qui da poco ma un poco di buena suerte l'abbiamo portata: da Vercelli al Tirolo, fino a Roma
Passando per Ischia.... Ad Majora
Vero caro Giovanni, Isole comprese! E pure promontori Toscani.
Io conosco molto bene tutto l'ambiene (essendo stato allievo di G:C.);piano piano con la loro cucina classica-moderna sono arrivati alla prima stella "MICHELIN"...ve la meritate! Daniele.
http://www.pomiroeu.it/menu.php#menu manco da circa tre mesi ed il menù non era questo. Noto un incremento dei prezzi nelle degustazioni (se non sbaglio da 65 a 80 nel menù "intermedio", ma soprattutto che ne pensate della dicitura "i prezzi non includono il servizio"?
Che dire Carlo, la sua visita è più recente rispetto alla nostra recensione che, come è indicato risale a più di un anno fa. Ma è un posto in cui torneremo. La dicitura riportata parla da sola. Non è il massimo della trasparenza. Ad Majora
che fa ragioniere, batti? che fa' geometra mi da del tu? no, batti lei ah congiuntivo ...o devo firmarmi azazel?
...te lo detto, te lo detto.....così crei solo confusione....perchè ci devi complicare la vita ;-) Anche se un caffettino aiuterebbe....
Caro Aza, prima di rispondere ho diligentemente posizionato il mouse sul nome e non mi è comparso alcun sito web collegato. Essendo Carlo un nome bello e importante ma anche abbastanza comune non puoi pretendere che uno ti riconosca sempre. Soprattutto se quell'uno è persona notoriamente poco attenta a certi particolari come il sottoscritto. Rispondo alla tua ultima domanda. Si, firmati azazel! Un abbraccio e Ad Majora
... allora è ufficiale....è ritornato AZAZEL :-)
no, è ricomparso sul gambero giusto il tempo di farsi insultare da un porschellone