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Warsteiner Brewers Gold

16-04-2021
di Adriana Blanc

La birra dalla pronuncia difficile, ma dalla beva facile

Uno dei settori che negli ultimi anni sta performando meglio è quello della birra. La bionda, ma anche la rossa, la mora e la bianca, nell’ultimo decennio sono state oggetto di crescente attenzione, amate da un pubblico via via sempre più competente e appassionato.

Assobirra riporta infatti come il decennio 2009-2019 abbia messo a segno numeri da record sul territorio italiano, con un consumo pro-capite passato dai 28.6 litri del 2009, ai 34.6 litri del 2019. Complice l’interesse a tutto tondo verso il mondo dell’alimentare, si è affermata una curiosità sempre maggiore tra i consumatori e un conseguente aumento della richiesta di ricerca e innovazione.

Sfida prontamente accettata da Warsteiner, una delle più grandi birrerie private tedesche, con il lancio sul mercato italiano della sua prima birra non filtrata, la Brewers Gold.

La novità più intuitiva risiede nel fatto che l’azienda, nei suoi 260 anni di storia, è sempre stata un brand monoprodotto. Fondata nel 1753 e da allora di proprietà della famiglia Cramer, giunta oggi alla conduzione da parte della nona generazione, la Warsteiner è da sempre un punto di riferimento per la produzione della Pilsner.

La Warsteiner Brewers Gold è invece una specialità Lager non filtrata, una “naturtrüb” – torbida naturale – leggermente ambrata, brassata con il luppolo amaro Brewers Gold, varietà autoctona europea in grado di contrastare la dolcezza dei sentori di miele e caramello conferiti dai malti Münchener e Pilsner. Il risultato è una birra dal grande equilibrio ed estremamente beverina, caratterizzata da ribes nero, note floreali, e accenti speziati.

Ad illustrare la seconda peculiarità del luppolo che dà il nome alla bevanda è Lorenzo Dabove, meglio noto come “Kuaska”, uno dei massimi esperti italiani in fatto di birra. Il Brewers Gold, tipicamente inglese e solitamente utilizzato in dry hopping con malti chiari in un processo ad alta fermentazione, viene qui unito a malti chiari e scuri per fare una birra a bassa fermentazione. “Mi ha stupito l’idea di Warsteiner di utilizzare questo luppolo in bollitura in una birra ambrata, per le mie conoscenze si tratta di un utilizzo inedito soprattutto per la scena birraria tedesca.

Lanciata a un anno di distanza dalla presentazione sul mercato tedesco, dove ha ottenuto un riscontro fortemente positivo, questa birra è pensata esclusivamente per il canale ho.re.ca: “Abbiamo le idee molto chiare per il futuro” commenta l’amministratore delegato di Warsteiner Italia Luca GiardielloDesideriamo che Warsteiner Brewers Gold sia il simbolo della ripartenza del nostro settore, per questo abbiamo deciso di lanciarla in esclusiva per l’Horeca. Non a caso abbiamo scelto di lanciare un prodotto nella categoria delle speciali, un trend in grande crescita, in linea con le esigenze dei consumatori, sempre più alla ricerca di birre sorprendenti nel gusto ma equilibrate e di facile bevibilità. Warsteiner Brewers Gold è disponibile in fusto 20 litri slim, bottiglia 33cl e lattina 50cl. Supportare significa innovare non solo nei prodotti, ma anche nei servizi, per questo abbiamo sviluppato l’innovativa piattaforma Warsteiner Lovers, per guidare i nostri consumatori, intercettati sui social network, alla scoperta dei nostri locali, dove poter consumare la Warsteiner”.

Un’occasione per rinnovare il patto di filiera, dunque, e per sancire simbolicamente la rinascita e il rilancio di uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia.