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La vendemmia 2020 sull’Etna

13-11-2020
di Erika Mantovan

Andamento perfetto, bilancio più che positivo

L’eclettico territorio del vino siciliano dichiara, tramite la viva voce del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC, che grazie a un andamento vendemmiale pressoché perfetto la vendemmia 2020 si è conclusa senza intoppi nella seconda parte del mese di ottobre. 

Siamo fiduciosi – puntualizza il presidente Antonio Benanti – quella 2020 è una vendemmia che ci consente di vinificare uve molto sane dotate di tutte le caratteristiche necessarie, in tutti i versanti, per ottenere vini di grande equilibrio e finezza”. 

Con una qualità evidente sin dalle prime raccolte dei grappoli e analizzando nel dettaglio i differenti versanti su cui poggiano i vigneti destinati alla produzione dell’Etna Doc, l’andamento vendemmiale si è distinto grazie a un ventaglio molto nutrito di sfaccettature. 

Nel versante sud-ovest (vigne fino a 1000 metri s.l.m.), la stagione rientra tra quelle anticipate a causa delle ottime condizioni pedoclimatiche che hanno contribuito a una lenta e perfetta maturazione del grappolo. “È certamente un’annata che ci sentiamo di definire eccellente” –  commenta Margherita Platania, produttrice. 

Nel versante sud-est, una dorsale già influenzata dalle correnti del mare,  c’è stata una maturazione per quanto riguarda le uve a bacca bianca (Carricante) in ritardo rispetto al normale tanto da vendemmiarle assieme a quelle a bacca rossa (Nerello Mascalese)“ – afferma Fabio Costantino, produttore con vigneti tra i 500 e i 600 metri sul livello del mare. 

Il versante est, tra l’Etna e il mare, caratterizzato generalmente da piovosità nel periodo tra ottobre e novembre ha visto un clima più mite e caldo, con precipitazioni inferiori alla media. “Il Carricante, preponderante in questa zona, è stato vendemmiato con maggior serenità” – dichiara Fabio Percolla, con vigne posizionate a 900 metri affacciate sul mare. 

Sul versante esposto a nord, infine, tradizionalmente riconosciuto come la zona principe per il Nerello Mascalese le parole d’ordine sono: equilibrio, profondità e freschezza. “L’annata 2020 la possiamo considerare più che soddisfacente, con punte di eccellenza assoluta nei cru” – commenta uomo dei più autorevoli player della zona: Marco De Grazia, con vigneti tra i 600 e i 1000 metri di altitudine.

L’ottimismo che ha contraddistinto il concludersi di questa vendemmia è legato alle peculiarità di ciascuno dei quattro versanti di produzione dell’Etna. Un particolare ed eloquente contribuito che enfatizza la ricchezza vegetativa della pianta, inducendo a pensare ad un annata di notevole equilibrio ed eleganza, possibile grazie a una maturazione delle uve mediamente regolare, una crescita vigorosa dell’apparato vegetativo, l’assenza di grandine, una primavera fresca, una piovosità ridotta e un’estate che ha registrato pochi casi di elevate temperature a cui è seguito un  ottobre mite.