The Luminary Series
The Dalmore, il museo V&A Dundee e la ricerca della quintessenza del Whisky
L’anno domini 2022 segna l’inizio di un progetto luminoso, portato alla luce dalla distilleria scozzese The Dalmore Highland Single Malt, di proprietà della Whyte & Mackay, assieme al Victoria & Albert Museum di Dundee. Si tratta di “The Luminary Series”, una collezione di Single Malt in edizione limitata messa a punto dalle più grandi menti del panorama contemporaneo, con lo scopo di dare risalto a ogni sfaccettatura dell’iconico distillato.
Qualsiasi appassionato sarà d’accordo nell’affermare che fare whisky, bene, è un’arte. Un processo minuzioso che si serve di materie prime purissime e della grande sensibilità dei suoi artigiani, nel quale il tempo diviene un elemento inderogabile, un’attesa che non si può abbreviare, neanche in nome del dio danaro. La creazione del whisky è un ordito nel quale si intessono i fili di tradizione e maestria con santa pazienza, finché non viene messo a punto un arazzo nel quale i singoli colori si intrecciano alla perfezione e concorrono a dar vita a un soggetto complesso, apprezzabile nella sua globalità. Il whisky è laboriosissima arte.
Da qui, probabilmente, l’idea che per apprezzare pienamente l’iconico distillato, si possa e si debba attingere anche da altre sfere. E quale contatto più immediato di quello con l’arte che appaga i nostri occhi? Dunque l’idea: proporre tre edizioni di Single Malt incredibilmente preziose; ognuna declinata nell’opera di un maestro e di un suo allievo, per vivere il presente con un occhio rivolto al futuro. Così nasce Luminary No.1, edizione 2022, il capitolo inaugurale in due bottiglie che consacrano il whisky nel panorama artistico.
Luminary No.1: The Rare
‘The Rare’ è la creazione del maestro, che in questo caso fa di nome Kengo Kuma, l’architetto giapponese più influente al mondo, che tra gli innumerevoli progetti ha curato il design del V&A Dundee Museum. Al suo fianco Richard Paterson, Master Distiller di The Dalmore e autentica leggenda vivente dello Scotch. Uomini accomunati dalla visione dell’arte come originata dal reciproco patrimonio culturale, in armonia con l’ambiente circostante e dunque tesa ad elevarlo, mai a dominarlo. Il frutto di questa visione è un whisky tanto prezioso da essere proposto in tre uniche bottiglie, una delle quali sarà battuta all’asta da Sotheby’s, a Londra, tra l’1 e il 16 novembre 2022.
Luminary No.1 – Rare – 2022 Edition (40,8%, uncoloured, unchill filtered) è un nettare selezionato da Richard Paterson dopo 46 anni di invecchiamento in botti ex Sherry della bodega Gonzalez Byass, ex Tawny Port ed ex Bourbon, a cui si aggiunge una seconda maturazione di due anni in botti di rovere scozzese Tay e di rovere giapponese. Ognuna delle tre bottiglie è contenuta in una scultura unica disegnata da Kengo Kuma, composta da 48 pezzi a forma di diamante che ne richiamano gli anni, realizzati a mano in rovere giapponese, rovere scozzese e acciaio.
Luminary No.1: The Collectible
‘The Collectible’ è la creazione di Maurizio Mucciola, pupillo di Kengo Kuma e potenziale maestro di domani. Assieme a Gregg Glass, Master Whisky Maker di The Dalmore, ha dato vita a The Luminary No.1 – Collectible – 2022 Edition (46,8%, uncoloured, unchill filtered), un’opera in 15mila pezzi che saranno disponibili per l’acquisto presso i migliori luxury retailer di tutto il mondo.
Per l’edizione Collectible Gregg Glass ha creato un innovativo Single Malt di 15 anni che mette in risalto la sua passione per il legno e i suoi aromi; un whisky custodito in un cofanetto che omaggia Kengo Kuma, presentando le stesse forme geometriche utilizzate dal mentore di Mucciola. Un tributo ai maestri e alla loro visione, che si concentra sull’elemento del legno e sull’influenza che i diversi tipi di rovere hanno sul distillato. The Collectible inizia infatti il suo viaggio in rovere bianco americano, per approdare in botti di Amarone e in botti realizzate appositamente per questa edizione limitata, composte da rovere Tay scozzese, rovere Mizunara giapponese e rovere bianco americano.
Attraverso l’arte, il whisky viene presentato sotto una luce nuova, che illumina la ricerca dell’eccellenza portata avanti dai suoi creatori. Una forma di artigianato altissima, attenta a utilizzare soltanto le risorse migliori per consacrare, e rendere così immortale, l’opera che porta con sé la dedizione profusa per una vita intera da generazioni e generazioni di whisky makers. E il whisky non è più solo da bere, è da contemplare.