Sant’Uberto Le Carni del Bosco
Dal bosco al piatto
Tra le colline bolognesi, nella valle dell’Idice, direzione Monterenzio, a Pizzano, nasce una realtà che dal 1963 ha lo scopo di valorizzare un territorio unico e le specie animali che abitano la riserva protetta di cui si compone. Un ambiente vocato, un’azienda faunistica venatoria, nata a carattere amatoriale, mossa dal desiderio di salvaguardare una tradizione insita in un luogo e che da essa ne trasmetta il massimo rispetto della natura e di chi la abita: “se il bosco lo abbiamo occupato, dobbiamo occuparcene”.
Siamo nei territori del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, dove vivono molte specie animali tra cui cervi, daini, cinghiali e caprioli. Circa quindici anni fa, su questi possedimenti della famiglia Aleotti, Roberto, sua moglie Lucia Santini e Salvatore Arcidiacona scelgono di puntare proprio sulle carni degli ungulati selvatici presenti nei boschi che circondano la tenuta riconoscendone il valore della lavorazione consapevole, corretta e certificata dal bollo CE. Nasce dunque “Sant’Uberto Le Carni del Bosco”, che in collaborazione con l’Azienda Sanitaria di Bologna “dà il giusto valore” a circa 3 tonnellate di carne a settimana, proveniente esclusivamente dall’attività venatoria su territorio italiano e garantendone una macellazione ottimale per preservarne le eccezionali caratteristiche intrinseche.
Le qualità di queste carni deriva dall’ambiente naturale in cui vivono gli animali: il continuo movimento e la possibilità di nutrirsi di ciò che il bosco offre è garanzia di carni sempre magre, compatte e salubri, con proprietà organolettiche uniche. Ricche di proteine e ferro, vitamina B12 e B3 e povere di grassi, Le Carni del Bosco, provengono da animali controllati e tracciati, lavorati nel massimo rispetto delle norme igieniche, dai tempi e dalla temperatura di conservazione e frollatura fino al confezionamento sottovuoto del prodotto. Inoltre la carne di selvaggina è etica e salubre: non subisce infatti trattamenti farmacologici e garantisce una riduzione della produzione di CO2 limitando così l’impatto ambientale negativo dovuto alle produzioni zootecniche.
La gamma di prodotti spazia da vari articoli freschi come molteplici tagli di carne a salumi come la bresaola, la mortadella e il salame, fino ai vari preparati, come il ragù di daino o di cinghiale, i bocconcini di cinghiale o di cervo alle bacche di ginepro.