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La strada del Flor de Caña

04-10-2019
di Matteo Valerio

Da Genova al Nicaragua, con ritorno a Venezia

Nella splendida cornice dell’hotel Excelsior di Venezia, con la luna ad illuminare il mare e la brezza marina ad accompagnare il racconto di un rum leggendario, è andata in scena una serata dedicata a Flor de Caña, rum che nasce alle pendici del vulcano più alto di tutto il centro America, il San Cristobal. È quindi dal Nicaragua che comincia questa storia, creata dalla visione pioneristica di una famiglia eletta che grazie alla sua origine allaccia il racconto e lo fa intersecare con la cultura del Belpaese. Parliamo dei Pellas, che da Genova nel 1800 si stabilirono in Nicaragua, e fecero della corsa all’oro la propria fortuna. Non di pepite andavano in cerca ma al contrario, organizzarono le prime tratte veloci e sicure che collegavano la costa est con la costa ovest degli Stati Uniti. Il successo fu immediato e fulmineo, sia per la velocità con cui fu ottenuto, sia per la velocità con cui fu superato. Ferrovie e il canale di Panama furono lo stimolo per i Pellas per reinventarsi, e da qui comincia il racconto dei distillati che andiamo raccontandovi. 

I Pellas investono su di un mulino per produrre lo zucchero. In breve tempo, si accorgono di avere a che fare con una miniera d’oro, questa volta trovata sotto i loro piedi, offerta dalla terra che calpestano. A pochi chilometri dal vulcano il terreno regala caratteristiche sorprendenti per la coltivazione della canna da zucchero, grazie alla cenere depositata e alla caratteristica minerale di cui la terra si trova depositaria. Nel segno constante delle rapidità, la famiglia si trova a lavorare un prodotto di pregio che in un attimo diventa orgoglio: nasce così il rum Flor de  Caña. A livello di autenticità, Flor de Caña è il massimo: è tra i pochissimi rum ai Caraibi che possono vantare la proprietà di tutte le fasi del processo produttivo. Canna da zucchero e melassa di proprietà, fermentazione e distillazione propria, invecchiamento ed imbottigliamento in loco. Inoltre oggi la distilleria è considerata la più ecologica del mondo.
La proprietà di tutte le cinque fasi produttive significa autenticità a cinque stelle.

Durante la serata andata in scena a Venezia, lo chef Lionello Cera ha accompagnato con i sapori della laguna una degustazione di rum in purezza e di miscelati di grande pregio. Il prodotto, che va dai 4 anni di invecchiamento fino ai 25, denota una natura camaleontica, in grado di adattarsi alle esigenze più svariate. Da cocktail freschi e fruttati come il San Cristobal, a base di Flor de Caña invecchiato 7 anni, tè all’ibisco e pimento, Select in omaggio alla Serenissima, Feever-Tree, lime e pompelmo rosa, sciroppo di anguria e rosmarino; fino a miscelati più strutturati e profondi come il Rum Fashioned a base di Flor de Caña invecchiato 12 anni, tiki bitter, sciroppo di zucchero di canna integrale, seltz e scorza d’arancia. Ma è con il gioiello di casa, il Flor de Caña invecchiato 25 anni che si toccano le vette più alte, che si può apprezzare la vera preziosità di un distillato leggendario. Dal colore ambra scuro, si presenta al naso con intensi aromi di vaniglia, di cacao e di legno. In bocca è morbido e sinuoso, molto lungo e persistente, con una chiusura dolce che rievoca il tabacco, il legno e il cioccolato. 

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