Passione Gourmet Aspettando… CheeseART - Passione Gourmet

Aspettando… CheeseART

25-05-2022
di Alberto Cauzzi

Tre giorni dedicati al futuro della filiera dei formaggi

I formaggi siciliani, italiani e stranieri sono gli assoluti e grandi protagonisti di Aspettando… CheeseART, la manifestazione promossa dal CoRFiLaC tenutasi a Ragusa dal 13 al 15 maggio all’interno della Cacioteca Regionale. La tre giorni dedicata alle produzioni lattiero-casearie di qualità, tra convegni scientifici, degustazioni e laboratori del gusto, quest’anno ha proposto uno sguardo nuovo sulla tradizione mirando all’innovazione ed in particolare alla neuro-scienza come strumento di valorizzazione e marketing.

In attesa di CheeseART, il primo “Brain Lab” siciliano

Con l’inaugurazione del “Brain Lab” Sicilia, preceduto dal convegno “Strategie di vendita e di promozione dei prodotti dell’agroalimentare” aperto dal prof. Vincenzo Russo, coordinatore del “Behaviour and Brain Lab IULM”, grazie all’uso di dotazioni tecnologiche applicate al neuromarketing si potrà coinvolgere maggiormente la parte emotiva dei consumatori al fine di realizzare campagne di marketing sempre più performanti ed efficienti. Il “Brain Lab”, inaugurato il 14 maggio scorso, cercherà dunque di approfondire e misurare gli elementi che maggiormente operano sull’attivazione del sistema limbico per migliorare le performance delle campagne pubblicitarie ma non solo. Capire come il nostro sguardo reagisce ad una specifica immagine, comprendere il flusso di azioni che vengono svolte all’interno di un sito web o semplicemente calcolare il tempo che il consumatore impiega per leggere una determinata etichetta sono tutti dati utili che, studiati ed elaborati tramite competenze multidisciplinari (dal marketing alla psicologia passando anche per la bioingegneria) sono applicabili nel marketing e nel mondo della pubblicità.

L’analisi, sviluppata utilizzando più attrezzature collegate tra loro e in grado di offrire dati e tracciati, attraverso un casco che permette l’elettroencefalogramma, restituisce un quadro della valenza emotiva del soggetto. Se si attiva la parte prefrontale destra del nostro cervello siamo dinnanzi ad un’emozione negativa, se al contrario si attiva il prefrontale sinistro, significa che è stata suscitata un’emozione positiva. Per misurare l’intensità emotiva si fa invece ricorso al battito cardiaco, alla sudorazione delle mani, alla respirazione. Infine con il visore eye tracker, che è un misuratore del movimento oculare, si riesce a comprendere cosa si sia osservato di un’immagine. Queste misurazioni, supportate anche dal calcolo dell’indice di WTP (Willingness to pay), dalla misurazione del battito cardiaco e delle espressioni facciali, sono stati e sono gli strumenti del nuovo centro di ricerca scientifica della filiera lattiero-casearia siciliana aperto grazie ad un accordo con lo IULM – Università di Milano.

Avere nel nostro territorio il primo centro studi attrezzato per ricerche di neuromarketing non può che rappresentare un valore aggiunto per le numerose attività di produzione lattiero-casearie che puntano alla commercializzazione di prodotti di qualità – spiega il prof. Giuseppe Licitra, presidente del CoRFiLaCIn Sicilia siamo bravi a saper produrre, ma con questo nuovo laboratorio inizieremo a curare con attenzione gli aspetti relativi alle strategie di marketing che mettiamo a disposizione dei piccoli produttori che altrimenti non avrebbero le adeguate risorse economiche per poter affrontare il dialogo con i grandi mercati globali”.

I formaggi e i produttori di Aspettando…CheeseART

Partecipatissimi anche i quattro laboratori del gusto programmati durante l’evento Aspettando…CheeseART che ha puntato l’accento sui formaggi storici siciliani di produzione di piccoli artigiani, come il Ragusano Dop, il Piacentino Ennese, il Pecorino (che fanno parte della selezione Ager) ma spazio anche ai formaggi inglesi come il Cheddar Montgomerty Dop e il Blu Stilton Dop, ai portoghesi erborinati Queijo de Azeitao Dop, Queijo Serra da Estrela Dop, Queso de la Serena Dop, senza dimenticare i particolari formaggi francesi come il Roquefort Dop. In abbinamento, i vini del Consorzio Cerasuolo di Vittoria Docg, della Strada del Vino del Val di Noto e con le birre artigianali dell’isola, ma anche le confetture di fichi, di fragola, di mirtilli o con le marmellate d’arancia o mele cotogne.

Agli stessi produttori, il CoRFiLaC, ha dedicato un momento con la consegna di riconoscimenti e targhe, afferma dunque il prof. Giuseppe Licitra, presidente del CoRFiLaC – Il rapporto con i consumatori è stato esaltato dalle varie iniziative, dai laboratori del gusto alle degustazioni itineranti che hanno consentito di conoscere e assaggiare da vicino formaggi che non sono certamente comuni o facili da reperire. Ma su tutto l’evento resta il messaggio principale che riguarda la forza di queste produzioni di qualità, che nascono dal lavoro costante dei produttori, seguendo un cambio generazionale aperto a nuove prospettive anche sotto l’aspetto della comunicazione, così da far meglio comprendere la differenza delle produzioni, ad esempio quelle a latte crudo, diverse da quelle a latte pastorizzato. Una differenza che molto volte non è nemmeno percepita dal consumatore. Attraverso le degustazioni guidate abbiamo aiutato a comprendere meglio differenze e particolarità con l’obiettivo di rendere più informati e consapevoli i consumatori nell’acquisto futuro dei formaggi”.

Un evento che ha raccolto degustazioni itineranti, prodotti tipici del territorio e laboratori del gusto con protagonisti i formaggi del Meridione d’Italia ma anche produzioni di rinominata fama internazionale, restituendo uno spaccato di gustosa Sicilia e non solo.