Passione Gourmet Addio, Gianluigi - Passione Gourmet

Addio, Gianluigi

10-12-2020
di Adriana Blanc

Il dandy della ristorazione

Questo triste 2020 ci costringe a salutare un altro grande protagonista della gastronomia italiana: Gianluigi Morini, iconico volto della ristorazione romagnola e indiscusso fautore dell’arte del ricevere.

A pochi giorni dalla dipartita di Marc Meneau, colonna portante della cucina francese, se ne va anche Gianluigi Morini, uomo di rara eleganza che più di tutti ha sottolineato l’importanza di quel luogo spesso sottostimato che è la sala di un ristorante. Due inamovibili stelle Michelin per il suo San Domenico, fondato ad Imola nel lontano 1970, dopo aver coraggiosamente abbandonato quel lavoro in banca che serviva a compiacere gli altri più che se stesso.

Quindi la grande idea di Morini che emerge dal coro come una voce solista: completare il momento di puro edonismo offerto da un pasto raffinato, con una cornice che fosse finalmente all’altezza del suo immaginario. Il ristorante viene così impreziosito con i motivi floreali delle carte da parati William Morris, l’argenteria di Buccellati e le porcellane di Richard Ginori, ben disposte sulla tavola. Tavoli sui quali non possono mai mancare i fiori freschi ma, soprattutto, la discreta e allo stesso tempo intima accoglienza da parte del personale di sala, perfettamente ton sur ton con il contorno raffinato.

Il San Domenico diviene presto il punto di riferimento per gli esteti e tutti i nostalgici dei fasti della Belle Époque e, con l’arrivo di Nino Bergese, per i palati più raffinati della nazione. Il cuore del San Domenico, infatti, Morini lo voleva fatto da persone fuori dal comune: come il già citatoBergese, “il re dei cuochi, il cuoco dei re”, Valentino Marcattilii, allievo instancabile, chef intuitivo poi formato anche in Francia a New York al fianco del fratello Natale Marcattilii, capo sala fin dai primi tempi e complice di sempre; fino a Massimiliano Mascia, oggi alla guida del Ristorante.

Persone che hanno scritto il nome del San Domenico sulle pagine della Storia della gastronomia, dove piatti come l’iconico Uovo in raviolo con burro di malga e tartufo rimarrà impresso nella mente di molti in quanto puro “lusso confortevole”, unione di calore ed eleganza, di cui Gianluigi Morini è e sempre sarà il punto di riferimento.