Trésind Studio

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

18/20

PREGI
L’india in cucina come non l’avete mai vista.
I pairing, pensati assieme al grande Dom Carella.
Il servizio, splendido e puntuale quanto la cucina.
DIFETTI
Con i pochi coperti a disposizione sarà ancora più difficile prenotare.

Il nuovo vessillo dell’alta cucina indiana

Non è certo una novità affermare che, da alcuni lustri, i riflettori della gastronomia contemporanea si siano spostati verso oriente. Ma è una novità, invece, il nuovo traguardo raggiunto dal noto Trésind Studio, primo ristorante indiano a conquistare il terzo macaron della Guida D’Oltralpe.

Un riconoscimento che non arriva di certo per caso. E che non arriva, soprattutto, per folklore o per esotismi da catalogo. Qui, a Dubai, chef Himanshu Saini non rivisita l’India, tuttalpiù la smonta e la ricostruisce con una sintassi culinaria autonoma, capace di narrare tecnica e memoria in un racconto coerente e ben strutturato.

Un quadrante del mondo che trova il suo vertice gastronomico nel cuore della Palm Jumeirah, dove il locale si ritaglia un rifugio misurato in una città che ha fatto dell’eccesso la sua firma. Ad accogliere, interni dai toni blandi, legni caldi, un soffitto ondulato che richiama le dune, e una cucina a vista che comunica con la sala.

Un percorso teatrale

Uno dei piatti che più fa da vettore alla visione dello Chef è la Coda di astice con carota in agrodolce e curry di Alleppey: un’eleganza marittima tout court. La coda è adagiata in un olio profumato alle foglie di curry, poi leggermente affumicata. La carota in agrodolce crea un contrappunto acido e ben nitido, mentre il curry – ispirato alle tradizioni del Kerala – non invade, ma accompagna con quella precisione che contraddistingue un cuoco brillante.

C’è poi spazio per incursioni più giocose, come nel Kushiyaki di cocco tenero con spezie del Nilgiri e rasam allo yuzu, dove gli aromi  dell’India meridionale si intrecciano con la rigorosa tecnica che contraddistingue il Sol Levante. Il cocco grigliato è un boccone quasi ascetico, che il rasam – in questa versione acida e agrumata – trasforma in qualcosa di spiazzante.

Folgorante la Tartelletta di noci pecan con carciofo arrostito alla cenere, caramello e gelato ai frutti neri. Il vegetale – anziché sfigurare – dà profondità, spinge il dolce nel territorio della complessità vera, quella che si gioca sul filo del contrasto.

Ma i brodi, ah, quei brodi che inebriano molte preparazioni, concentrati e persistenti, sono il vero guizzo di un talento nato per cucinare.

Il servizio diretto da Vipin Panwar tiene il passo: preciso, garbato, informato, ma senza quella patina di sacralità che spesso accompagna i riti dei ristoranti d’alto livello.

Trésind Studio è un’insegna che non copia l’alta cucina globale, ma che si inserisce a gamba tesa nella scena con la voce propria. La terza stella non sancisce solo un primato storico: segna un punto di svolta nella maturazione della cucina indiana d’autore. E ci ricorda che il futuro, spesso, parla lingue che l’Occidente non ha ancora imparato a tradurre.

IL PIATTO MIGLIORE: Kushiyaki di cocco tenero con spezie del Nilgiri e rasam allo yuzu.

La Galleria Fotografica:

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Picture of Alberto Cauzzi

Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

18/20

PREGI
L’india in cucina come non l’avete mai vista.
I pairing, pensati assieme al grande Dom Carella.
Il servizio, splendido e puntuale quanto la cucina.
DIFETTI
Con i pochi coperti a disposizione sarà ancora più difficile prenotare.

INFORMAZIONI

PREZZI

Unico menu degustazione a 850 AED (circa 210€)

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