Shunsaiten Tsuchiya

VALUTAZIONE

Cucina Classica

17/20

PREGI
La tempura, semplicemente eterea.
Servizio premuroso, sorridente e capace di comprendere e dialogare in inglese senza difficoltà.
DIFETTI
L’ubicazione periferica.
Sistema di areazione non efficace.
Il pagamento online anticipato e la rigida politica di cancellazione.

Una tempura esemplare nella periferia di Osaka

La tempura, oltre ad essere uno dei principali piatti del Giappone, è anche quello che difficilmente, in patria, viene eseguito senza avere padronanze tecniche all’uopo necessarie. Ci siamo così imbattuti in diverse tavole – blasonate o meno, specializzate e non – dove abbiamo avuto modo di apprezzare due principali caratteristiche di questa “frittura”: la leggerezza e la predominanza della proprietà organolettica dell’ingrediente all’interno della pastella-involucro. Nulla di nuovo e inaspettato, insomma..

Fatta questa doverosa e, appunto, scontata premessa, passiamo a Yukihiko Tsuchisaka. Figlio di un carpentiere che, lavorando da giovane al mercato ittico, è rimasto ammaliato dalla velocità con la quale i pescivendoli evisceravano e sfilettavano il pesce. Il ritmo serrato della manualità riportava alla mente i fasti in cui Yukihiko osservava il padre lavorare con le proprie mani. Da questo ricordo è partita la sua determinazione verso il perfezionamento delle gestualità e la velocità di esecuzione, nell’ambito della tempura. Il suo ristorante, Shunsaiten Tsuchiya – il termine Shunsaiten può alludere, tra le altre cose, ad un negozio specializzato nella vendita di prodotti freschi e stagionali – è a gestione familiare e si trova in un quartiere residenziale nella periferia nord di Osaka, una sorta di luogo della perdizione del cibo.

Come un kaiseki… ma monotematico

Tsuchisaka delizia i commensali con la sua tempura, preparata con olio di semi di cotone e proposta secondo un percorso gastronomico di stile kaiseki, monotematico, sì, ma in cui la stagionalità riveste un ruolo imprescindibile durante la degustazione. Approfondendo l’aspetto tecnico, abbiamo appurato con fierezza che lo spessore della pastella, con precisione chirurgica ma in una manciata di secondi, viene meticolosamente adattato a ciascun ingrediente. Sottile, quasi impercettibile, per quelli che richiedono una cottura più rapida, di maggior spessore per prodotti che necessitano di cotture più omogenee e prolungate.

Notevoli tutti gli assaggi a base di pesce, la cui carne, appena lambita dal calore, si rivela dolce e succosa, con un retrogusto di iodio che permane nonostante l’impatto con una altissima temperatura. Le specialità dello shokunin in questione? Il pesce tegola, noto in giapponese come “amadai”, l’affascinante Ayu, fritto e servito nella sua interezza, simile a una sardina, ma dalla carne più dolce e una splendida Capasanta di Hokkaido, al cuore pressoché cruda e dalla consistenza ottimale. Diversamente dall’Abalone, leggermente tenace ma al contempo con una interessante masticazione, servito con l’immancabile salsa del suo fegato, manco a dirlo, squisita. Vengono intermezzati a proteine ittiche anche degli eccellenti vegetali, tra i quali svetta l’intensa Melanzana.

Quello che resta, a distanza di mesi, è un’esperienza divertente, con il “tempura master” assoluto protagonista che interagisce con i commensali in modo affabile e persino giocoso, facendo dimenticare l’odore di fritto che inevitabilmente ci si porterà addosso. L’unico inconveniente da segnalare è la politica di cancellazione: per un massimo di quattro ospiti, è previsto un rimborso totale dell’importo versato anticipatamente per le cancellazioni effettuate almeno tre giorni prima della prenotazione. Per gruppi di cinque o più, il rimborso completo è garantito per cancellazioni effettuate con almeno sette giorni di preavviso.

IL PIATTO MIGLIORE: l’Abalone con la sua salsa di fegato.

La Galleria Fotografica:

Visited 11 times, 1 visit(s) today
Picture of Leonardo Casaleno

Leonardo Casaleno

Avvocato di professione e appassionato cinefilo, il suo cammino è stato segnato fin dalla giovane età da un sorprendente incontro con una passatina di ceci sulla via di San Vincenzo: un momento che ha acceso in lui un profondo culto per il cibo. Oggi sfugge con entusiasmo alla monotonia quotidiana per andare alla ricerca di tavole tradizionali o innovative che siano, purchè autentiche e capaci di sfamare la sua curiosità gastronomica. Nutre un altro grande amore per i viaggi che si manifesta in modo spontaneo: prenota un ristorante, quindi pianifica l’itinerario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

VALUTAZIONE

Cucina Classica

17/20

PREGI
La tempura, semplicemente eterea.
Servizio premuroso, sorridente e capace di comprendere e dialogare in inglese senza difficoltà.
DIFETTI
L’ubicazione periferica.
Sistema di areazione non efficace.
Il pagamento online anticipato e la rigida politica di cancellazione.

INFORMAZIONI

PREZZI

Ci sono diversi menù (che variano per numero di portate e qualità degli ingredienti) da 8000 (circa 50 euro) a 35.000 yen (circa 215 euro).

RECENSIONI CORRELATE

Kirazu

Kirazu

Taian

Taian

Kyoboshi

Kyoboshi

COSA DICEVAMO

Nessuna visita precedente trovata.

RECENSIONI CORRELATE

Borgia

Trattorie Visualizzazioni:458

Da Amerigo

La Trattoria da Amerigo è una classica realtà di campagna vecchia maniera, un posto dove poter...

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:394

Borgia

Il talento di un duo ambizioso Fare ristorazione gourmet di qualità è diventata un’impresa....

Wine Notes Visualizzazioni:103

Chianti Collection 2025

La sostenibilità ambientale Nella settimana delle Anteprime Toscana Chianti Collection 2025 è il...

Close