Passione Gourmet Atelier Moessmer Norbert Niederkofler - Passione Gourmet

Atelier Moessmer Norbert Niederkofler

Ristorante
Via Walther von der Vogelweide, 17, Brunico, BZ, Italia
Chef Norbert Niederkofler
Recensito da Fiorello Bianchi

Valutazione

18.5/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Location affascinante.
  • Proposta identitaria di altissimo livello.

Difetti

  • Parcheggio interno non particolarmente capiente.
Visitato il 07-2023

La nuovissima boutique culinaria di Niederkofler

Ci sono delle similitudini fra la Moessmer, nota fabbrica di Loden di Brunico e lo Chef Norbert Niederkofler, che ha scelto la villa, di fronte all’azienda, come sede del suo Atelier. Il Loden era originariamente il tessuto dei pastori, usato come mantello da pastori, contadini e cacciatori. Ad elevare questo tessuto a rango di moda fu l’imperatore Franz Josef che commissionò alla Moessmer una mantella di loden bianco. La Moessmer iniziò a elaborare la stoffa, aggiungendo alla lana di pecora tirolese, quella di merino e il cashmere. Allo stesso modo Norbert e la sua brigata, capitanata dal bravo Mauro Siega, elaborano la materia prima, semplice e eccellente, delle montagne e dei laghi, nobilitandola a haute couture della ristorazione. Si vola davvero alto ed è incredibile che si sia già a questi livelli con i lavori che sono finiti poche ore prima dell’apertura, pochissime settimane fa. Il locale è affascinante, curato nei minimi dettagli, come, ovviamente, la proposta gastronomica.

Cook the mountain

La filosofia resta ovviamente immutata ed è quella di Cook the Mountain; nella passerella di questo Atelier appaiono come grande protagonisti trote, salmerini, coregoni, Grigio Alpina, latticelli e formaggi locali, e poi tantissime erbe spontanee raccolte in loco che si ritrovano in salse di grande intensità ed equilibrio. La partenza è sorprendente per incisività di gusto con quattro amuse bouche decisamente di spessore. L’Insalata estiva è uno dei suoi classici e sempre sorprende il palato, così come il Risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e il crescione, che porta una perfetta dose di acidità e piccantezza. Geniale il cetriolo che accompagna il Salmerino, sfilacciato per una consistenza e freschezza che ricorda quella delle alghe wakame, con uova sempre di salmerino e una salsa strepitosa. I Ventrigli di pollo sono super gustosi, un piatto che all’olfatto e al palato ricorda le lumache. La Grigio Alpina viene servita con un interessante pesto di erbe, foglie di portulaca condite con miso di lenticchie ma è lo Spiedino con cuore, fegato e stinco che ti fa innamorare, tanto che ne vorresti mangiare una decina. Decisamente di livello la parte dolce: il pre-dessert con Albicocca e latticello e un crumble, insolitamente affascinante, e poi una fantastica Tartelletta che gioca perfettamente sui registri della acidità. La Tarte tatin è uno dei piatti che si può aggiungere al percorso ed è assolutamente da scegliere, servita con un gelato allo yogurt e composta di frutti rossi mantecato direttamente al tavolo dall’affabile, elegante e iper professionale Gerges Lukas. Finale, così come per gli amuse bouche, con un quartetto di piccola pasticceria memorabile.

Una cucina che, partendo dalla semplicità e dalla materia grezza, ricava dei diamanti, da molte sfaccettature, che brillano di gusto. Per quanto riguarda la votazione andiamo in deroga alle regole, che vorrebbero non dessimo voto ai locali appena aperti, perché in questo caso, dato il livello già molto elevato raggiunto, partiamo con un voto assolutamente di eccellenza che, potenzialmente, potrebbe essere ritoccato in alto in un prossimo futuro.

IL PIATTO MIGLIORE: Risotto, robiola e crescione.

La Galleria Fotografica:

1 Commento.

  • Pietro Ferraresi1 Agosto 2023

    GLI Occhi sono soddisfatti (alla grande) non mi rimane altro che l'incontro diretto.COMPLIMENTI !!

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