Passione Gourmet Kitchen - Passione Gourmet

Kitchen

Ristorante
via Per Cernobbio 41A, Como
Chef Andrea Casali
Recensito da Fiorello Bianchi

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • Ambiente di grande accoglienza.
  • Originalità piatti vegetali.

Difetti

  • Piccola pasticceria migliorabile.
  • Parcheggio sulla strada.
Visitato il 03-2023

I colori della cucina confortevole di Andrea Casali

Siamo a Cernobbio dove, di fronte allo Sheraton, c’è Kitchen, il ristorante gourmet dell’albergo, che brilla di luce propria, posizionato in una villa con un piccolo parco adiacente. Andrea Casali, giovane Chef, cresciuto nella brigata di Franco Caffara ai Tigli in Theoria, è stato capace di raggiungere, in brevissimo tempo, l’ambita stella Michelin. Casali ha indubbie capacità tecniche e conquista il pubblico, sia internazionale della struttura sia locale, con piatti belli, curati esteticamente, cromatismi avvincenti e materie prime pregiate, cotture precise e grande attenzione alla piacevolezza a tutto tondo. Una cucina di impostazione classica, con chiari riferimenti a quella francese, che si lancia in modo creativo soprattutto nel mondo vegetale, protagonista di un menù “Green“, completamente dedicato.

In the garden

Un ambiente molto accogliente, con vista sul piccolo parco, dove, nel periodo estivo, si può pranzare e cenare, con piccolo orto annesso, da cui lo Chef attinge giornalmente. Notiamo un percorso di crescita dall’apertura, già dagli amuse bouche, decisamente più a fuoco e incisivi, e la conferma che i piatti vegetali riservano sempre delle piacevoli sorprese.

Questa volta è stato il caso della Finta tartare di carne, composta invece da fettine di peperone reidratato, caviale di uovo grattugiato e Parmigiano Reggiano, interessante per texture e sapore, anche se in realtà potrebbe essere rivista nella quantità del peperone che potrebbe risultare essere un po’ stancante. L’Animella glassata, sedano rapa, lampone e zenzero è perfetta nella cottura, forse solo con una deriva un po’ troppo dolce, ma comunque decisamente piacevole nel complesso. Il piatto apice del percorso è stato lo Spaghettone con zafferano, caviale, burro acido e erba cipollina, semplicemente perfetto nel dosaggio di sapidità e acidità, incisivo, gustoso e originale. Ma lo Chef vince facile con il Petto di piccione, foie gras, cipolla al lampone e pastinaca, così come con l’Astice scottato, beurre blanc, mela e lattughino in osmosi, sempre di mela, giocando con grande sicurezza su accostamenti da manuale, ultra rodati. Perfetto il Soufflè al cioccolato Guanaja 70% Valrhona che trova uno sparring partner perfetto nel sorbetto al lampone e un infuso caldo di frutti rossi, in una solida alternanza di temperature, dolcezza e acidità.  

Ci stiamo avvicinando a un punteggio più elevato e un suggerimento potrebbe essere proprio quello di smarcarsi dagli accostamenti classici e osare di più, per dare un’impronta più personale alla propria cucina che è, comunque, super cozy e comfort, e fa felice chiunque si sieda al tavolo.

IL PIATTO MIGLIORE: Spaghettone con zafferano, caviale, burro acido e erba cipollina.

La Galleria Fotografica:

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