Passione Gourmet Contrada Bricconi - Passione Gourmet

Contrada Bricconi

Ristorante
via Bricconi, Oltressenda Alta, BG
Chef Michele Lazzarini
Recensito da Fiorello Bianchi

Valutazione

16.5/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Esperienza incantevole.

Difetti

  • Solo un menù degustazione.
  • Strada con ultimo tratto un po' stretto.
Visitato il 01-2023

La Contrada della Bellezza

Avevamo già raccontato di Contrada Bricconi e di questa bellissima avventura, a poche settimane dalla apertura . È la “Contrada della Bellezza”, a partire dal posto incantevole, da come tutto il borgo sia stato ristrutturato, dal progetto di architettura moderna della stalla e del caseificio, alla cura nei dettagli degli interni, al servizio informale ma calorosamente accogliente. Dicevamo che qui tutto è attentamente pensato, in ogni dettaglio, per un’economia circolare: si lavora sulla sostenibilità sia economica che ambientale, qui è uno stato mentale, uno stile di vita che si allarga alla vivibilità del lavoro, che prevede ora solo sei servizi settimanali e solo sei tavoli, per lasciare più spazio ai collaboratori di prendersi i propri spazi personali. A capo della cucina c’è Michele Lazzarini, super talentuoso ex braccio destro di Norbert Niederkofler al St.Hubertus, partito in corsa all’inizio, portando alcuni piatti che aveva sviluppato proprio al St.Hubertus, eccellente punto di partenza per un percorso in divenire con piatti nuovi in continua evoluzione.

Cook the Orobic Mountains

Michele ha traslato i principi guida del “Cook the Mountain” del suo maestro nelle Valli Orobiche; è tornato a casa per continuare a fare quello in cui fortemente crede, ossia raccontare il lavoro agricolo e la cultura della montagna, il supporto ai piccoli produttori locali, portando il tutto, incluso ovviamente tutto quello che è autoprodotto, con eccellenza, nei piatti. Siamo a livelli decisamente alti di “Fine Mountain Dining” con una esperienza affascinante di inclusione che parte in una stanza in un edificio separato dal ristorante, dove viene servito un Bocconcino di cervo, cotto con del lardo colato dal flambadou (antico strumento utlizzato già nel medio evo, un cono in ghisa con una grande apertura nella parte superiore e una piccola nella parte inferiore, collegata a una lunga impugnatura di metallo) direttamente sulla carne. Si pesca nella storia della tradizione delle valli, con piatti come gli Scarpinòcc con verza e crauti, anche di “recupero” come la golosa Pasta di salame con tortilla di mais. Note di acidità appaiono nella salsa di latticello e uova di trota che accompagnano il Risotto allo zafferano e zucca, così come nella salsa Jerk che aggiunge anche una nota di piccante all’ottima Quaglia, ovviamente allevata in contrada. Unico passaggio un po’ anonimo è quello con gli Gnocchetti erbe, coste e fiurit, ma finale strepitoso con una Brioche calda di noci nere e nespole con una crema pasticcera di nespole con sciroppo al fieno, goduria a livelli altissimi. Una cucina che è sicuramente in evoluzione, ha raggiunto già un ottimo livello con un menù che piace in modo trasversale, noi ci aspettiamo sempre di più da questo giovane brillante e talentuoso chef. Attenzione: un posto a rischio innamoramento.

IL PIATTO MIGLIORE: Brioche di noci nere e nespole.

La Galleria Fotografica:

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