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Autoctoni Gourmet

di Alberto Cauzzi

Una sfida ai fornelli per sancire il migliore abbinamento con il Pecorino Offida DOCG

Il mondo del vino è alla costante ricerca di nuovi modi di comunicare, specie per avvicinarsi a quel giovane uditorio rappresentato dalla ‘generazione Z’, che dei vecchi formalismi sembra averne piene le tasche. Ecco, quindi, che il Consorzio dei Vini Piceni, in collaborazione con la Camera di Commercio delle Marche e l’Azienda Speciale LINFA, si è impegnato a fondo in questa direzione, dando vita a un format coinvolgente e fuori dagli schemi: “Autoctoni Gourmet”.

L’Harena Chef Academy di San Benedetto del Tronto ha ospitato la prima edizione dell’evento: una sfida ai fornelli nella quale sei divulgatori del settore, ognuno dei quali è stato affiancato da uno studente dell’Istituto Alberghiero De Panfilis di Roccaraso, sono stati invitati a riprodurre il piatto Risotto, fonduta di Pecorino e indivia su crema di rape dello chef Arcangelo Tinari, del ristorante Villa Maiella, una Stella Michelin. Il fine ultimo della sfida? Creare il miglior abbinamento con l’Offida Pecorino DOCG, vino principe del territorio.

La gara

A vincere la sfida moderata da Tinto, voce della trasmissione ‘Decanter’ in onda su Rai Radio 2, sono stati il giornalista Giambattista Marchetto e la giovane studentessa Angela Aniello. Membri della giuria erano:  Leonardo Romanelli, giornalista e critico enogastronomico, Alberto Cauzzi di Passione Gourmet, Giorgio Savini, presidente del Consorzio Vini Piceni, e infine lo chef ideatore del piatto, Arcangelo Tinari.

Autoctoni Gourmet” – dichiara Giorgio Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche – “è un format nuovo su cui abbiamo scommesso con entusiasmo e fiducia, perché ha portato esperti, divulgatori di settori e creatori di contenuti digitali ad approfondire in maniera divertente una delle tante eccellenze che nascono in questo territorio. L’obiettivo è quello di dare una serialità a questo format mettendo in evidenza, edizione dopo edizione, tutti i vini che nascono nella nostra regione. L’attività si inserisce nel solco di quelle che Camera Marche porta avanti per l’agroalimentare, un comparto strategico per le Marche dove conta oltre 26.000 imprese e che contribuisce in modo significativo all’ottima performance dell’export. Nei primi nove mesi del 2022 abbiamo esportato prodotti enogastronomici per un valore di 405,4 mln di euro, il 22% in più rispetto a un anno fa”. 

Il Pecorino Offida DOCG, infatti, nel 2021 ha generato una produzione di 1 milione e 725 mila bottiglie. Un “rosso vestito da bianco” a detta di molti, che con la sua buona acidità e il corpo vigoroso si configura come un vino adatto all’invecchiamento, ma allo stesso tempo piacevolissimo se bevuto giovane. L’ennesimo esempio, insomma, di preziosa risorsa del territorio italiano, che vanta la più ampia varietà di vitigni autoctoni al mondo.

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