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Dolomis

Vino
Recensito da Vania Valentini

48 mesi sui lieviti

In un vigneto insediato ad una altezza di 350 m sul Dosso di San Rocco, a Sud di Trento, si trovano 7 ettari di Chardonnay che affondano le loro radici nella dolomia, una roccia sedimentaria carbonatica costituita principalmente dal minerale dolomite. La dolomia è formata da carbonato di calcio e magnesio ed era del tutto sconosciuta prima della seconda metà del 1700, quando venne identificata da parte del geologo Deodat de Dolomieu e dell’amico chimico Nicolas-Théodore de Saussure nelle montagne delle Dolomiti. Unica nel suo genere, questa roccia ha la capacità di restituire, nelle migliori cuvée della denominazione, verve salina e forza propulsiva, per vini di distintiva personalità e amati dagli appassionati. Devono quindi aver visto giusto, Massimo Pradella, Marco Debiasi e Vittorio Marangoni, amici e imprenditori trentini accomunati dalla passione per le bollicine quando, qualche anno fa, decisero di ridare vita a questo prezioso appezzamento di proprietà.

Ed è nel 2021 che vede la luce la prima bottiglia di Dolomis, un Millesimato 2017 Brut Nature da uve Chardonnay che ha riposato sui lieviti 36 mesi; un Trento Doc raffinato e grintoso, avvolgente e tenace, caldo e salino, dalla spinta acida vitale e in grado di plasmarsi per ore a contatto con l’aria senza mai flettere sul piano della freschezza e della purezza. Ma la conferma arriva a solo un anno dal suo esordio e con l’uscita sul mercato di Dolomis 48 mesi: il tempo qui ha amplificato ulteriormente il talento di una grande annata e la tempra di una materia prima dalla vivezza disarmante, forgiando un sorso di austera raffinatezza e che impressiona nella sua rara capacità di fondere agrumi, roccia, profondità e slancio. La roccia di dolomia è l’indiscussa protagonista di questa cuvée, non è un caso, quindi, che essa sia anche ispirazione per un packaging che racconta la roccia sia nei suoi spigoli che nei suoi strati sedimentati nel  tempo: la sua polvere impreziosisce, infatti, l’etichetta di Dolomis, perché la sua storia si gusta, si vede e si tocca. Dolomis 48 mesi non può certamente mancare sulla tavola delle Feste: perfetto in aperitivo ma anche la Vigilia di Natale crostacei, primi piatti di pesce, o pesci al forno.

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