Lanterna Verde
Valutazione
Pregi
- Un punto di riferimento nel panorama della cucina lombarda di montagna.
- La corposa carta dei vini con ricarichi tutto sommato onesti.
Difetti
- L'ubicazione non è proprio a portata di mano.
Un luogo ameno nel cuore della Val Chiavenna
Dal 1982 Lanterna Verde rappresenta un’eccellenza regionale consacratasi negli anni grazie alla valorizzazione dei prodotti del territorio: dall’allevamento sostenibile di trote all’utilizzo della farina di castagne del castagneto di famiglia; dall’uso delle erbe dei monti, a quello di latte, formaggi, uova, carni e salumi di piccoli produttori locali.
Un vero e proprio “eco-ristorante” a gestione familiare che ha fatto la storia della gastronomia della Val Chiavenna e che è oggi nelle mani di Roberto Tonola, figlio di Antonio, che rappresenta la seconda generazione nonché il trait d’union tra la certezza della tradizione e l’ambizione di innovare. Il risultato è un perfetto equilibrio di una carta che segue scrupolosamente la stagionalità, con alcuni classici del ristorante, come il Trittico della trota, tre lavorazioni del pesce d’acqua dolce che variano con le stagioni, e alcune novità come il Raviolo di ricotta e zafferano, tarassaco, pera acidula, con una sfoglia elastica e un ripieno suadente, e la ricca Pappardella ripiena di ragù di gallina, sileneSilene è un genere molto vasto di piante delle Cariofillacee, erbacee o suffruticose, con fiori bianchi, rosei o rossi a calice tubuloso, talvolta a forma di campana; ne fa parte lo strigolo.... Leggi e senape, con sentori balsamici ben dosati. Merita un assaggio anche il Capretto di Villa cotto nel lavèc, patate novelle e carciofi, dalla carne tenerissima e un fondo di cottura con scarpetta d’obbligo. La Spuma di kiwi, gelato al mascarpone e opalina è un altro classico, tra i dessert, tra i quali abbiamo trovato una golosa interpretazione di Meringa, fragole e piselli.
L’approccio glocal della Lanterna (Verde)
Nonostante qualche reiterazione stilistica (abbiamo ritrovato un condimento servito nell’amuse bouche anche in un piatto ordinato alla carta servito poco dopo), la cucina di Tonola è ben concepita, eseguita con precisione e non lascia spazio a particolari arzigogoli interpretativi risultando in primis appagante. Certo, l’anima gourmetÈ detta "gourmet" una persona di palato fine, esperto in vini e vivande. Termine combacia attualmente con un'idea creativa e avanguardista applicata al mondo gastronomico.... Leggi e il necessario compiacimento di clientela anche straniera (Sankt Moritz è a due passi) impongono l’utilizzo di alcuni prodotti di estrazione più “global” se pur eccellenti alle quali, tuttavia, preferiamo la materia prima locale, come lo strepitoso capretto delle valli limitrofe al ristorante.
Durante la bella stagione si pranza nel rilassante ed adombrato dehors, circondati dal suono della natura con un bel colpo d’occhio della cascata d’acqua che sgorga dai monti di fronte al ristorante. La sala interna invece è arredata Il servizio è familiare e gentile. Corposa ed interessante la carta dei vini che conta circa ottomila bottiglie con un focus esaustivo sulla Valtellina, ma anche sui barolo d’annata e sui Super tuscan, permette di bere molto bene a prezzi assolutamente abbordabili e offre la possibilità di divertirsi con vecchie annate, a prezzi interessanti; praticamente un paradiso anche per i gourmet della vicina Svizzera.
La Galleria Fotografica:
Il dehors. Pane, focaccia e grissini fatti in casa. Amuse bouche: spuma di patate e uova di trota. Asparagi alla carbonara. Trittico della trota. Raviolo di ricotta e zafferano, tarassaco, pera acidula. Pappardella ripiena di ragù di gallina, silene, senape. Il servizio del Capretto di Villa cotto nel lavèc, patate novelle e carciofi. Capretto impiattato. Fragole, meringa e piselli. Spuma di kiwi, gelato al mascarpone, opalina. Piccola pasticceria. Dalla bellissima carta vini. In accompagnamento con il Capretto. Il ristorante.