Passione Gourmet 10 anni di Amarone delle Famiglie Storiche - Passione Gourmet

10 anni di Amarone delle Famiglie Storiche

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Amarone 2012-2022: dieci anni e non sentirli

Il vino lo considero con dei tratti per certi versi umani e come l’uomo cambia atteggiamento spesso durante la sua crescita, durante il suo lento percorso le differenze, i cambiamenti e le fasi di crescita sono numerose, evolvendo migliora ma molte volte peggiora, si trasforma prima di arrivare inevitabilmente alla morte, perché anche i vini, come gli esseri umani, sono destinati a morire. L’occasione di testare un vino importante e complesso come l’Amarone dopo 10 anni dalla vendemmia è un’occasione da non perdere. Il fattore tempo per il vino è una variabile indecifrabile. Esistono alcuni vini capaci di evolversi per tantissimi anni, mentre altri a malapena possono arrivare alla vendemmia successiva.

L’Amarone è uno dei rossi al mondo più completi e affascinanti, più varietà a bacca rossa contribuiscono a plasmarlo, dopo essere state per mesi a prepararsi, a concentrarsi, a evolvere, a modificarsi. Un vino di pazienza, di fatica, che quando esce in commercio è “pronto a metà”, nel senso che ha ancora bisogno di tempo per aggiungere quelle sfumature così complesse e di evoluzione, e di smussare quei tannini a volte nervosi, il vino in fondo è intelligente, lo possiamo considerare scontroso e irrequieto da giovane, posato e saggio quando maturo.

Dalla fotografia scattata da questa degustazione, vi posso dire che assolutamente valeva la pena di aspettare, anche se l’annata 2012 non è considerata ottima e lo vedremo in seguito perché. In evoluzione l’olfatto migliora moltissimo, si aggiungono sfumature terziarie affascinanti: le radici, il cuoio conciato, il caffè, le fave di cacao, la carruba, note scure di humus, di sottobosco, di bitume, e all’inizio della sua vita mi piace pensare che sono presenti ma sopite, celate dall’irruenza di un frutto che va a coprire tutto. Sul palato assume i toni di una mano passata nel velluto, tutto armonia, cremosità, morbidezza, eleganza, raffinatezza. Un vino capace di accostare un grande piatto di carne o selvaggina, ma buono anche da solo, meglio ancora se gustato in compagnia.

Ma come è stata l’annata 2012 in Valpolicella?

Un’annata difficile, considerata a 4 stelle, segnata dall’umidità, con aprile e maggio molto piovosi, con tanto sviluppo fogliare. Seguita poi da un’estate caldissima: a giugno un’ondata di forte calore è coincisa con la fase della allegagione, durante la quale si sono toccate punte di 32° compromettendo lo sviluppo della vite, dando grappoli spargoli con acini più piccoli. Le temperature si sono poi stabilizzate a fine agosto e a settembre, rientrando nella norma e creando un clima ottimale per la maturazione delle uve, giunte all’appassimento sane e con un buon grado zuccherino. Ecco i campioni degustati facenti parte delle aziende delle Famiglie Storiche.

Amarone della Valpolicella Classico 2012 Campolongo di Torbe – Masi

Un cru fra la Valle di Negrar e la valle di Marano, esposto a sud ovest, che arriva fino ai 400 metri di altezza, calcareo a prevalenza con tufo vulcanico, vigne in pergola perché in alta collina l’impatto del sole è fortissimo. Appassimento fatto in vigneto in un casolare adibito a fruttaio senza tecnologia, ma con la ventilazione naturale che porta la botrite. Profondissimo il rubino, impenetrabile. Profilo olfattivo pregevole, dispensa note di frutta scura prugna, amarena, mora, poi chinotto, legno pregiato, pellame, tabacco dolce, liquirizia, cannella, pepe nero. Monumentale il palato, trama tannica impaccabile, volume avvolgente, calore, ricchezza ma precisione e rigore. Persistenza lunghissima su ricordi di moka e cioccolato amaro. Fantastico. 95/100

Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2012 Capitel Monte Olmi – Tedeschi

Monte Olmi appartiene alla famiglia dal 1918 e si mise in etichetta quando ancora pochissimi lo facevano. Il vigneto viene dalla parte più a sud di Marano ed è terrazzato. Il Monte Olmi si riconosce per la balsamicità che dà freschezza. Spettro olfattivo ampio e intrigante, evoluto, balsamico, che inizia dalla frutta rossa surmatura, confettura di prugne, note ematiche, di goudron, humus, sottobosco, cacao. Sorso compatto e generoso, dimostra volume, calore e densità, tannino finissimo, pennellato e un finale che si stende su note piccanti di paprika, incenso e pepe. Grandissimo. 94/100

Amarone della Valpolicella Classico Riserva Ca’ Florian 2012 – Tommasi

120 anni di azienda, quattro generazioni, Ca’ Florian è un vigneto che risulta fra i primi investimenti del bisnonno e che fu Riserva dagli Anni Novanta. La Valpolicella ha mille sfaccettature: questo ha un terreno povero e in questa annata calda la pergola ha sopportato meglio il calore, mantenendo integrità e piacevolezza. Color granato con unghia tendente all’aranciato. Al naso porge complessità e maturità, ti accolgono note vanigliate, affumicate, di pellame pregiato, la confettura di ciliegia e la frutta rossa macerata arrivano dopo. Il sorso è vellutato e armonico, uno dei più buoni fino a qui incontrati, molto sapido e caldo, ma scorrevole, una materia ricca e balsamica apre a una nota fresca che dona vivacità. Finale preciso e finissimo. 93/100

Amarone della Valpolicella Riserva 2012 Fieramonte – Allegrini

Granato compatto, dispensa al naso note intense di ciliegia in confettura, prugna, mora, note evolutive di moka, pellame, liquirizia e tabacco dolce da pipa. Bocca dalla grande intensità, strutturato, succoso, materico, tannino ancora vigoroso, dimostra ancora una  buona vena acida e lunga persistenza su sentori di liquirizia forte. 92,5/100

Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2012 – Zenato

Provenienti dal Garda, storicamente fra i più grandi negociant del territorio, poi hanno investito in Valpolicella, con vigne a 300 metri con tanta roccia bianca.  Prima Riserva 1980, una selezione di partite per farne un gioiello. Corvina, Rondinella, Oseleta e Croatina, allevate a Guyot, che dà tanta concentrazione in pianta. Colore profondo, al naso propone un’ouverture tutta giocata su toni surmaturi, ciliegia, prugna proseguendo poi su note balsamiche, radici, sottobosco, ruggine, goudron. Sul palato si concede morbido e voluttuoso, materia succosa e ricca, ampio e largo con un finale che stringe sulla spezia, sul balsamico, sul sapido. 92,5/100

Amarone della Valpolicella Classico 2012 Monte Cà Bianca – Begali

Monte Cà Bianca e un cru da vigneto di 2,3 ettari, sembrava un’annata ricca e potente, invece ha acquistato un equilibrio sorprendente con l’andare del tempo. Intenso al naso dove si colgono sentori di prugna secca, frutti rossi, marasca, scorza di agrume, spezie dolci, il dolce caldo del rovere e del cuoio. Sul palato fa sentire la sua materia, ricco, vellutato in prima battuta salvo poi mostrare un finale dritto, dinamico e preciso, finissimo con ricordi di bastoncino de liquirizia e leggere note speziate e piccanti. 91,5/100

Amarone della Valpolicella Classico 2012 Campomasua – Venturini

Dal 1963 famiglia di tradizione contadina che possiede oggi 17 ettari di proprietà intorno alla cantina a San Floriano. Il vino proveniente dal cru con molto scheletro, quindi povero, a 250 metri. Colore rubino molto intenso con unghia granato. All’olfatto mostra un frutto quasi surmaturo, in confettura, ciliegia, prugna, more, mirtilli, fiori essiccati, chiude con un soffio di chinotto, spezie dolci  e alloro. Il sorso è avvolgente, preciso senza sbavature, fine, caldo, materico, tannino dai toni eleganti e dal finale con sferzata fresca. Chiude lunghissimo su rimandi di pepe nero e agrume candito. 91,5/100

Amarone della Valpolicella Riserva 2012 – Brigaldara

Questo vino si fa ogni anno da un posto diverso, valutando l’annata, ma la 2012 proviene da un solo vigneto Case Vecie a 400 metri di altezza. Il rubino lascia posto a un color granato profondo conservando una bella lucentezza. Intenso e articolato al naso dove offre dapprima  sentori di frutta rossa dolce, marasca, mora e prugna e mostrare poi note speziate e di radici, bastoncino di liquirizia, rabarbaro, per finire con moka e mentolato. Strepitoso. All’assaggio si apprezza la precisione e  la bassa quantità di zuccheri. Scivola con classe sul palato, strutturato a metà bocca, con bella vena acida e tannini finissimi. Persistenti con rimandi di tabacco e liquirizia. 91/100

Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Monte Sant’Urbano 2012 – Speri

Un solo Amarone che arriva dalla balconata che guarda verso Fumane volgendo a sera, che permette di invecchiare con grande lentezza. Tanto calore in estate, con la Corvina elegante, la Rondinella e la difficile Molinara minerale. Luminoso il colore granato che ti accoglie alla vista. Buono il ventaglio olfattivo che esprime, prugna, ciliegia matura, balsamico, mentolato, chiude con ricordi di radici e vaniglia. Non lo è da meno il palato, che unisce carnosità fruttata, un tannino ancora vigoroso e un finale stretto e balsamico. 90,5/100

Amarone della Valpolicella 2012 – Torre d’Orti

Parte dalla Cavalchina, ma il nonno era appassionato di Recioto e se lo faceva in casa per sé. Alla fine degli anni Novanta la famiglia va a cercare i vigneti e li prende disastrati, nella zona est della denominazione su terra marnosa che dà ph bassi e acidità da dominare ripiantandoli con Corvina, Rondinella, Corvinone, e Oseleta.  Ancora bello vivo il colore, granato luminoso. Naso di buona complessità, dispensa sentori di prugna, ciliegia, fragola in confettura e ribes rossi, viola, note vegetali e di olive in salamoia. Altro Amarone che dimostra dinamismo e vivacità. Avvolgente sul palato,  dimostra maturità piena, una buona materia, un tannino di ottimo livello e una parte finale fresco sapida che dona allungo su toni speziati e mentolati. 90/100

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