Passione Gourmet Porta De Ma - Passione Gourmet

Porta De Ma

Ristorante
piazza Giuseppe Garibaldi 21, 70043, Monopoli (BA)
Chef Davide Carrieri
Recensito da Antonio Sgobba

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Il tavolo con affaccio diretto sul porticciolo.
  • La qualità della ventresca di tonno pinna blu.

Difetti

  • Carta dei vini pretenziosa con ricarichi elevati.
  • Un po’ troppo ingessato il servizio.
Visitato il 03-2022

Materie prime pregiate in una location incantevole

Monopoli è una città che alla ribalta turistica ha saputo rispondere con un’offerta enogastronomica adeguata; mancava, tuttavia, qualche buona insegna fusion, carenza prontamente colmata con l’apertura pochi mesi fa di Porta de Mä. Il locale sorge a ridosso del porto vecchio della cittadina, gli ambienti sono arredati con gusto minimalista e vi sono anche un bel numero di sedute al bancone che consentono di cenare osservando i cuochi ai fornelli.

La cucina è diretta da Davide Carrieri a cui si affianca la consulenza di Angelo Sabatelli, che mette in campo tutta la sua esperienza maturata ai fornelli in Oriente. L’offerta gastronomica attinge a piene mani da quello che l’Adriatico giornalmente offre, senza dimenticare le pregiate materie prime provenienti dagli altri mari del globo ma di indubbia bontà, tonno rosso, astice blu e caviale, su tutti, protagonisti delle portate che più ci hanno colpito ed entusiasmato.

Una tavola Nippo-Pugliese

Esiste un bancone col pescato del giorno, in versione contenuta rispetto ai tradizionali banchi della zona, da cui scegliere il pesce che può essere preparato al naturale o secondo la fantasia della cucina. Vi sono inoltre una serie di piatti in cui Puglia e Oriente cercano di mescolarsi con risultati a volte molto interessanti.

L’Ostrica cruda con il ragù di braciola, a dispetto della descrizione, si è rivelato un abbinamento ben riuscito dove la nota ferrosa è ricorrente e tutti i sapori son in un equilibrio precario ma divertente. Cosa che non avviene invece nell’Ostrica con bloody mary e sedano, in cui l’ortaggio è fin troppo intenso per il sapore del mollusco. Eccezionale la Ventresca di tonno con la soia così come le Capesante arrosto col foie gras, piatti opulenti ma dai gusti noti. Poco mordente invece nel Carpaccio di scorfano con salsa di zenzero e caviale, con la salsa dal sapore predominante, così come l’olio al mandarino che annichilisce la triglia peraltro tagliata e presentata in maniera elegante.

Passata questa prima fase ci auguriamo un maggior rispetto delle materie prime locali, non sempre adatte ai saporiti condimenti orientali; riconosciamo invece a questi Chef una tecnica sopraffina che viene fuori in un golosissimo Spaghetto con la cicala greca scelta tra il pescato del giorno. Potenzialità che ci lasciano ben sperare e dare una valutazione volutamente arrotondata per eccesso.   

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