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Mandrarossa, la Sicilia che non ti aspetti

Vino
Recensito da Irene Pinardi

Mandrarossa e il Vermentino Bio

Mandrarossa, top brand della menfitana Cantine Settesoli, dal 1999 produce vini che della Sicilia sanno raccontarne la biodiversità. Lo studio di oltre vent’anni, volto ad individuare le migliori combinazioni tra varietà di vitigno e tipologia di terroir – nell’analisi del comportamento delle uve su diversi terreni e attività di microvinificazione – portano ad una gamma di vini unici nel panorama siciliano: gli “Innovativi”, il Cartagho – 100% Nero d’Avola -, la linea “Storie Ritrovate” – ovvero “i vini di contrada”, “i vini dell’Etna” e il Passito di Pantelleria DOC -, il Calamossa (da uve bianche autoctone), e i “Varietali”.

Territorio e identità

Tre sono i territori vocati della Sicilia dalle mille sfaccettature dove Mandrarossa ha voluto approfondire il rapporto cultivar/terroir: Menfi, Etna e Pantelleria. In ognuno di questi areali, le cinque diverse tipologie di suolo – sabbioso, argilloso, medio impasto, calcareo e limoso – conferiscono ai vini struttura e personalità, in sintonia con ognuna varietà di uva.

Il primo di questi è il “Menfishire”, i cui 500 ettari di vigneti di proprietà, nella zona sud-ovest della Sicilia, godono di un’altitudine di 440 m.s.l.m, un clima fresco e asciutto, l’intenso irraggiamento solare e l’influenza del mare che porta con sé venti caldi da sud e forti escursioni termiche. Qui si producono vini di alta qualità dalle uve autoctone Grecanico e Nero D’Avola, i cosmopoliti Sirah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay, e ancora il Fiano, il Viognier, Petit Verdot, l’Alicante Bouschet, lo Chenin Blanc, il Sauvignon Blanc.

La winery di Mandrarossa, sorge in questi luoghi, in contrada Puccia, a sud di Menfi dove si integra perfettamente con il territorio circostante, dalle dolci colline adornate di vigne degradanti verso il mare. Ai piedi dell’Etna, troviamo il territorio definito “Mons Gebel”, 4 ettari selezionati dove si coltivano, gli autoctoni Carricante e Nerello Mascalese, che restituiscono altrettanti vini unici e di carattere. Le uve Zibibbo, invece, provenienti dai 2 ettari vitati di varie zone dell’isola di Pantelleria, chiamata “Cos Syra” dai greci, si fondono nel profumato Passito omonimo DOC – “Serapias”.

Larcéra Vermentino Terre Siciliane Igt Bio 2021

Nei comuni di Menfi, Santa Margherita di Belice e Contessa Entellina, nella parte sudoccidentale dell’isola, Mandrarossa ha dedicato 5 ettari alla produzione biologica di un vitigno caratteristico di regioni come Toscana, Sardegna e Liguria: il Vermentino. Questi vigneti su suoli calcarei di medio impasto, consentono all’apparato radicale delle viti di farsi spazio oltre i 2 metri di profondità, ottenendo riserve idriche e sali minerali, conferiscono ai grappoli freschezza e struttura. Alleate preziose sono anche le escursioni termiche che caratterizzano questi territori in prossimità del mare e ad altitudini tra i 200 e i 390 m, e l’esposizione a sud che garantisce luce e calore alle viti per grande parte della giornata.

Il Larcéra Vermentino Terre Siciliane IGT Bio 2021, nuova etichetta della linea “Innovativi”, si aggiunge alle altre tre già certificate VIVA, che rappresentano l’impegno della cantina menfitana alla sostenibilità in ambito agronomico e produttivo nel desiderio di mantenere un territorio integro.

L’annata 2021, che ne inaugura l’etichetta, è stata particolarmente favorevole per quanto riguarda le condizioni climatiche, garantendo ai frutti buona maturità ed un conseguente irrisorio intervento in cantina. Questo 100% Vermentino in purezza, a seguito del raffreddamento delle uve, della decantazione di 36 ore e della conseguente fermentazione che termina 6 mesi in acciaio, ne restituisce un’inedita espressione dell’alloctono vitigno.

Il Larcéra Terre Siciliane IGT, che richiama il nome di una contrada di Menfi, si presenta dunque di un bel giallo brillante, dalle note al naso di pera williams, fiori bianchi quali la fresia e l’iris bianco, elegante e fruttato, piacevole nella sferzata salina finale e nella leggera piccantezza, di buona persistenza al palato. Un’adesione profonda a ciò che restituisce la terra di Sicilia.

1 Commento.

  • Passione Gourmet11 Ottobre 2022

    […] d’Avola, Gracanico, Grillo, Fiano allo Chardonnay, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon, Vermentino (abbiamo recentemente assaggiato il loro bel Larcéra) e Petit Verdot e molte altre, quando a cavallo degli anni sessanta e settanta c’erano […]

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