Passione Gourmet Takeshi Iwai e Giuseppe Iannotti a 4 mani da AAlto - Passione Gourmet

Takeshi Iwai e Giuseppe Iannotti a 4 mani da AAlto

di Leonardo Casaleno

Takeshi Iwai e Giuseppe Iannotti condividono AAlto, per una visione comune di “cucina libera”

Cucina libera”. Intesa come la “volontà di rendere omaggio ad una scelta coraggiosa, nella concezione prima ancora che nei piatti”. Identificare i connotati di una cucina “libera” fa principalmente pensare alla facoltà di agire con proprio arbitrio e senza limitazioni. È questo il cardine alla base dell’iniziativa di Claudio Liu, patron del gruppo IYO e Takeshi Iwai, punta di diamante della scuderia di cucina del gruppo, che hanno aperto le porte dell’elegante AAlto a Giuseppe Iannotti, fresco di seconda stella Michelin cucita sulla giacca e grande conoscitore della cultura gastronomica giapponese la cui influenza è presente in maniera predominante nei piatti del suo Kresios a Telese Terme.

E non poteva esserci luogo migliore per questa interessantissima iniziativa con la quale si cerca di portare in tavola un paniere di idee e tecniche che, messe a fattor comune, si prefiggono l’obiettivo di regalare al commensale un viaggio – inaspettato – nei sapori del mondo, spaziando, appunto, senza schemi e confini, in “un foglio bianco che prenderà forma attraverso le linee e i colori inediti tracciati dagli chef”.

Il primo appuntamento è stato suggellato da una serata perfetta in cui i due cuochi, appunto, si sono scambiati idee condividendo le rispettive visioni di cucina. Ne abbiamo colto quale comune denominatore la grande passione ed il rispetto che lo chef campano e lo chef giapponese nutrono reciprocamente per le rispettive culture d’origine, tratteggiate da due stili molto personali identificabili per tutto il percorso, già solo dopo i primi sorprendenti assaggi.

Sussulti dall’altissimo gradimento arrivano con la tartelletta con battuta di manzo e alga nori (e polpo), le seppie, midollo e caviale e l’interattivo risotto a mano con gelato ai ricci di mare e olio alla vaniglia di  Takeshi Iwai, strepitosi per l’intensità gustativa, così come il cracker di semi, burro e muschio di Irlanda, il libidinoso uovo al tartufo bianco d’Alba e la zuppa di funghi di Giuseppe lannotti.

Piatti, questi, che danno saggio delle capacità di due cuochi tra i più interessanti nel panorama nazionale.

Una cena riuscita, non banale e di alta qualità – cui ne faranno seguito altre – andata sold out in meno di un’ora. Una commistione tra Italia e Giappone interrotta soltanto dal goloso intermezzo della pastina al formaggio, piatto signature del Kresios, e accompagnati da una centrata mescita che parte dalla Francia e arriva, ovviamente, fino al Giappone, passando per il confine friulano e per le Langhe, per approdare nuovamente in Francia.

La galleria fotografica:

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