Passione Gourmet Il Parco di Villa Grey - Forte dei Marmi - 2021 - Passione Gourmet

Il Parco di Villa Grey

Ristorante
Lungomare Italico 84, Forte dei Marmi (LU)
Chef Roberto Monopoli
Recensito da Adriana Blanc

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • La splendida villa, con il suo delizioso déhor.

Difetti

  • Il servizio un po' teso.
Visitato il 06-2021

Ritorno all’eleganza

Villa Grey, novecentesca dimora sita sul lungomare di Forte dei Marmi, è un’oasi di sobria eleganza; un rifugio accogliente che riporta l’avventore ai tempi d’oro del Forte, quando la Versilia era meta prediletta del turismo nostrano e i menù non erano ancora tradotti in cirillico. È in questa cornice che trovano spazio l’osteria pieds dans l’eau, dedita alla preparazione di pranzi e aperitivi da gustare direttamente sulla spiaggia di proprietà, e Il Parco di Villa Grey, ristorante stellato dell’omonimo Boutique Hotel.

Un ambiente rasserenante quest’ultimo, dipinto di calde sfumature tortora nella sala interna e nella nuovissima veranda, ambienti impreziositi da un rigoglioso déhor che in estate rappresenta un’oasi nell’oasi, promessa edificata di far raggiungere la pace dei sensi all’avventore.  

Al ristorante, il recente passaggio di consegne ha portato nella brigata un profondo rinnovamento. Oggi, al posto di Daniele Angelini, troviamo in cucina Roberto Monopoli. Classe ’84, di origini pugliesi, lo chef ha messo a segno diverse esperienze pluristellate: da Caino a Montemerano, da Claudio Sadler a Milano, con Alain Ducasse quando questi patrocinava L’Andana, a Castiglione della Pescaia, e infine da Giuseppe Mancino del Piccolo Principe di Viareggio.

Un evidente sodalizio quello con il ristorante viareggino, tanto che la sala de Il Parco di Villa Grey è oggi governata da Fabio Santilli, già maître presso il suddetto. Un cambiamento che si avverte chiaramente una volta che si prende posto al tavolo: il personale di sala, composto da una squadra giovane e sinceramente appassionata, ma con ancora qualche grossolanità da raffinare, è diretto a bacchetta dal maestro e l’atmosfera è un po’ quella che si respirava dietro i banchi di scuola, quando nell’aula aleggiava quella tensione dovuta all’interrogazione imminente e il panico colpiva un po’ tutti, dai più ai meno preparati. Agitazione che tuttavia risparmia l’alunno più brillante, Luca Florio in questo caso, l’abile sommelier in grado di mettere l’ospite a proprio agio con la sua squisita gentilezza e di suggerire abbinamenti davvero ben congegnati.

Un accento internazionale

La cena prende il via con gli scampi in olio cottura, battuto di mango e seppie all’aceto di mele. Un accostamento saporito, dove però il mango tende a prevaricare sulla delicatezza degli altri ingredienti. Molto interessante, invece, la doppia cottura del calamaro confit accompagnato dal suo nero, sebbene l’accostamento alla cicoria non sia del tutto convincente.  Il piatto più interessante della serata sono gli gnudi di ricotta, burro e salvia, Parmigiano croccante e spinaci. Il classico della tradizione toscana è qui scomposto e riproposto in una veste deliziosamente fresca che ne esalta al meglio ogni ingrediente. Divertente anche il gioco di consistenze, con il cuore morbido di ricotta che si scontra con la croccantezza degli spinaci e della cialda di Parmigiano Reggiano; l’uso di pochi ingredienti dai sapori decisi e i diversi giochi di consistenze rendono il piatto intrigante. Dai sapori netti sono anche il baccalà con piselli e la pluma Iberica con purea di zucchine alla menta; piatti ben eseguiti e piacevoli, seppur lontani dai lidi di Forte dei Marmi.

La cucina di Roberto Monopoli parla italiano, ma l’accento è internazionale. Una proposta che certamente strizza l’occhio alla clientela estera che bazzica questi luoghi, con ingredienti blasonati e di eccellente qualità, che tuttavia non attribuiscono specifici connotati alla cucina. Tenendo ovviamente conto di tutte le difficoltà apportate dal momento storico e dal recente cambio di personale, la sensazione che si ha è che sia ancora in atto un rodaggio i cui esiti al momento sono incerti, ma che in futuro potrà regalare deliziose sorprese.

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