Valutazione
Pregi
- La qualità della materia prima ittica.
- Il culto dell’accoglienza.
Difetti
- La tortuosa strada per raggiungere il ristorante.
- Alcuni dessert sottotono.
Alta cucina a pochi passi dal mare
La Taverna del Capitano è adagiata a pochi metri dal mare, nella Baia di Nerano, quasi all’estrema punta della Penisola Sorrentina; un posto magico e incontaminato, accessibile solo dopo una lunga serie di tornanti oppure dal mare.
In questo angolo di paradiso lo chef Alfonso Caputo riesce, con disarmante naturalezza, a condensare nel piatto i sapori e i profumi del territorio, in modo schietto e mai banale. Un sapiente conoscitore della materia prima, che provenga dal mare o dalla terra, ha la capacità di elevare degli ingredienti in apparenza “poveri” alla stregua di quelli più pregiati come nel gazpacho di pomodoro e gamberi rossi.
Il tutto parte da prodotti di altissima qualità, frutto di un’attenta ricerca tra i pescatori e i produttori della zona, poi trasformati con tecniche di cottura il più delle volte poco invasive e rapide. Una cucina sostenibile, che rispetta la stagionalità e si adatta a quello che il mercato offre.
L’unicità dei sapori e degli odori della Costiera
Il sandwich di nasello con i pomodori cuor di bue di Sorrento e la burrata di bufala è una portata all’apparenza semplice ma saporita e piacevole al palato, dove il pescato, appena cotto, tiene testa agli altri ingredienti. Evocativo, invece, il raviolo di dentice con bacche di mirto cotto sulla foglia del limone: qui, oltre ai piacevoli profumi della Costiera si fa apprezzare il sottile contrappunto dolce-amaro di fondo.
Ottima la mano nei primi piatti, con le paste secche fatte in casa: molto buoni i vermicelli con patelle e finocchietto per non parlare degli spaghetti alla Nerano, più volte descritti e decantati ma imperdibili ogni volta.
Questa tavola, da sola, vale la tortuosa strada da percorrere per raggiungerla, ma la Taverna del Capitano è anche molto altro. Come l’accoglienza e il savoir-faire di Claudio di Mauro e Mariella Caputo, capaci di mettere a proprio agio il cliente e consigliarlo anche nella scelta del vino, attingendo da una vasta carta, pensata con intelligenza, ricca di vere e proprie chicche enologiche proposte con ricarichi corretti.
O come il culto dell’accoglienza che si ripropone anche a colazione per i clienti fortunati che trovano posto in una delle poche di stanza al piano superiore. Assaporare gli eccezionali lievitati (sempre a cura dello chef), le marmellate, la frutta e i latticini della Penisola, comodamente seduti in terrazza, osservando la baia che i risveglia, è qualcosa di unico, difficile da descrivere ma imperativo da vivere.
[…] di Claudio di Mauro e della personalissima carta dei vini di Mariella Caputo s’è già detto in passato, il consiglio spassionato è quello di venire in questa Terra delle Sirene, e toccarla con mano, […]